Moroso flagship store a Milano: Winter Wonderland, un allestimento da fiaba

Moroso flagship store a Milano: Winter Wonderland

Moroso flagship store a Milano: Winter Wonderland, un allestimento da fiaba

Moroso flagship store a Milano: Winter Wonderland

Per la stagione festiva Moroso presenta, nel proprio flagship store di via Pontaccio 8/10 a Milano, Winter Wonderland, un allestimento speciale che evoca attraverso un incantevole scenario da fiaba la calma che solo un paesaggio invernale è in grado di infondere.

Un’edizione speciale della poltrona Bouquet, di Tokujin Yoshioka e del divano Pebble Rubble del duo svedese Front, rivestito per l’occasione con una selezione di tessuti che ricrea la magia delle superfici avvolte dalla neve accompagnato dai tavolini Lakelet, diventano l’occasione per raccontare l’impegno dell’azienda nella sostenibilità e rendere omaggio al suo savoir-faire artigianale.

Un pensiero ben rappresentato da una piccola capsule di accessori che, prendendo spunto dalla tradizione, la rendono viva attraverso l’uso di materiali preziosi e contemporanei: plaid in lana mohair tessuta al telaio da giovani artigiane udinesi, cuscini ricamati e “scarpèts”–calzature diffuse in tutta la montagna friulana realizzate tradizionalmente solo con ritagli di stoffa–confezionate per l’occasione con scampoli di tessuti che non possono più essere utilizzati nella  produzione industriale degli imbottiti.

Una seducente coreografia che accoglie le persone celebrando la magia delle feste e coinvolgendo le in un processo creativo che vuole dare valore al riuso di materiali nobili e senza tempo e, al contempo, evidenziare l’importanza insostituibile del lavoro manuale.
moroso.it
#moroso #thebeautyofdesign

 

Moroso flagship store a Milano: Winter Wonderland Un pensiero ben rappresentato da una piccola capsule di accessori che, prendendo spunto dalla tradizione, la rendono viva attraverso l’uso di materiali preziosi e contemporanei: plaid in lana mohair tessuta al telaio da giovani artigiane udinesi, cuscini ricamati e “scarpèts”–calzature diffuse in tutta la montagna friulana realizzate tradizionalmente solo con ritagli di stoffa–confezionate per l’occasione con scampoli di tessuti che non possono più essere utilizzati nella  produzione industriale degli imbottiti. Una seducente coreografia che accoglie le persone celebrando la magia delle feste e coinvolgendo le in un processo creativo che vuole dare valore al riuso di materiali nobili e senza tempo e, al contempo, evidenziare l’importanza insostituibile del lavoro manuale.

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