Rebecca Baglini cura l’art direction e lo styling custom made dell’ultimo tour di Dargen D’Amico

Rebecca Baglini cura l’art direction e lo styling custom made dell’ultimo tour di Dargen D’Amico

Rebecca Baglini ha curato l’art direction e lo styling custom made di Dargen D’Amico per il suo ultimo tour “Dargen nei Teatri”.

Rebecca Baglini

Il progetto di styling custom made per Dargen nasce dalla volontà di giocare tra palco e platea, tra l’artista e il pubblico, ironizzando sull’esperienza musicale a teatro vissuta come se si stesse comodi a casa propria, abbandonando le maschere della società e sentendosi liberi di essere se stessi, insieme in pigiama. Essere, così, la contrapposizione di un popolo dormiente.

Dargen, ma anche la band che lo accompagna con gli strumenti sul palco, indossa infatti il pigiama, creando contrasti di colore e giochi di fantasia, e diventa un simbolo potente di rottura e provocazione. Il pigiama infatti, tradizionalmente legato alla sfera privata e al relax, viene reinterpretato come mezzo per sfidare le barriere tra palco e platea, promuovendo un senso di familiarità e spontaneità.

Rebecca, con grande intuizione, utilizza contrasti di colori e fantasie per sottolineare l’ironia e il desiderio di Dargen di creare una connessione autentica con il suo pubblico, rompendo con l’immagine di una società statica e conformista.

La narrazione creativa trae ispirazione da Jean Cocteau, genio poliedrico del Novecento, che incarna le contraddizioni culturali, sociali e politiche della sua epoca. Considerato una sorta di Shiva, giocoliere a sei braccia che si destreggiava tra vari strumenti in quanto poeta, ma anche romanziere, drammaturgo, scrittore di arte e musica e brillante artista visivo.

Come lui, Dargen D’Amico nel corso della sua carriera è stato ed è tuttora cantante, paroliere, producer, presentatore e imprenditore, portatore di messaggi sociali e politici.

I look pensati dal Team Baglini rafforzano questo concetto attraverso un’estetica che abbraccia l’umorismo e la leggerezza.

A supporto dell’ironia e della leggerezza che caratterizzano il progetto, Moschino, con il suo stile unico, ha creato capi e accessori per il tour. I costumi, decorati con motivi di brioche, uova, pizza e anguria, riflettono la convivialità e l’improvvisazione delle emozioni, creando un momento di partecipazione collettiva e ironica. C’è anche la presenza delle botteghe artigianali storiche, come quella di Telerie Spadari, a Milano dal 1946 che, grazie a questa tipologia di progetto, riesce ad emergere portando la qualità e la cura del loro lavoro.

Così come Hevò, realtà pugliese ecosostenibile, dove da oltre 50 anni l’artigianalità italiana incontra l’innovazione nella moda.

 

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