Carne alla griglia: ecco i criteri per scegliere la migliore e rimanere in forma

Tempo di grigliate: ecco i criteri per scegliere la carne migliore

Carne alla griglia: ecco i criteri per scegliere la migliore e rimanere in forma

Carne alla griglia: ecco i criteri per scegliere la carne migliore e rimanere in forma

Non è facile orientarsi per preparare una grigliata, soprattutto per accontentare le esigenze di tutti gli ospiti e magari con un occhio di riguardo alla linea. L’esperto spiega a livello biochimico le differenze, le proprietà e i pregiudizi sulla carne

Carne alla griglia: ecco i criteri per scegliere la carne migliore e rimanere in forma

Quella della grigliata è una soluzione che unisce e nello stesso tempo semplifica la spesa, accontentando amici e parenti in occasione di partite o aspettando le Olimpiadi.
Ma quale carne scegliere? Quale è la più sana? E quale non fa ingrassare o addirittura fa perdere peso? E’ vero che non fa così bene?

“E’ sicuramente una scelta vincente soprattutto perché non aumenta la glicemia e quindi non fa ingrassare. Appagare il cervello è anche una questione di chimica alimentare e la carne gioca un ruolo chiave, avendo un elevato potere saziante e non si ha la necessità di cercare altro cibo. E’ un alimento fondamentale nell’alimentazione umana – interviene Paolo BIANCHINI, consulente nutrizionale e nutraceutico di Salò e autore del Metodo Bianchini – perché ricca di proteine di facile assorbimento e con elevato valore biologico e quindi ricca di aminoacidi essenziali. La presenza di creatina stimola l’aumento di energia dell’organismo e della massa muscolare, mentre un acido linoleico è capace di modificare la composizione corporea favorendo sia l’aumento di massa muscolare, sia la perdita di grasso. Non dimentichiamo i numerosi minerali e in particolare ferro, sodio, potassio e zinco in particolare che è confermato promuova la sintesi di testosterone”.

Carne alla griglia: ecco i criteri per scegliere la carne migliore e rimanere in forma

MEGLIO QUELLA ROSSA O QUELLA BIANCA?

Dal punto di vista nutrizionale, la carne rossa e la carne bianca hanno dei valori molto simili. “Troviamo infatti un apporto proteico di 20/30 gr per 100gr di carne rossa e di 22/35 gr per 100 gr di carne bianca. La maggiore differenza nutrizionale tra queste due carni – prosegue Bianchini – riguarda il contenuto di grassi e colesterolo, che nella carne rossa è leggermente superiore. Tuttavia, anche i tagli magri della carne rossa possono essere considerati “poveri di grassi”, proprio come per la carne bianca. Ovviamente questi valori sono diversi in base alle razze, ai tagli all’età ed al sesso dell’animale, questo sia per la carne rossa che per quella bianca.

SCOPRI LE DOSI DI PROTEINE DA ASSUMERE AL GIORNO

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Uno studio fatto su abitanti del Chianti mostra come il consumo di proteine animali sia inversamente correlato alla mortalità, ovvero chi mangia più carne campa di più.
“Lo studio InChianti, durato vent’anni e finanziato anche dal Ministero della Salute, si evidenzia come un aumento delle proteine vegetali non ha alcun effetto migliorativo sulla salute, rendendo ben chiaro che non sono le proteine di per sè ad allungare la vita, ma gli altri macro e micro nutrienti della carne, a partire dai grassi saturi. Detto ciò non è importante quanta carne si può mangiare in un giorno ma quante proteine bisogna assumere in un giorno siano esse da carne, pesce o uova. Un uomo adulto – spiega Bianchini – dovrebbe assumere almeno circa 30 gr di proteine a pasto, considerando che 100 gr di costata e 100gr di orata apportano entrambi circa 21 gr di proteine. Nel caso della donna, le dosi di proteine diminuiscono a  20 gr, mentre per un bambino (dai 10 ai 16 anni) almeno 15”.

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