Kafka nel centenario della morte: Praga gli rende omaggio con una serie di iniziative culturali

Kafka nel centenario della morte

Kafka nel centenario della morte: Praga gli rende omaggio con una serie di iniziative culturali

Kafka nel centenario della morte

Nel giugno 1924, il padre del modernismo moriva in un sanatorio viennese. Oggi la moderna Praga (ma non solo) lo celebra con una serie di iniziative culturali. Alcune da prendere assolutamente al volo, altre in calendario fino a estate/autunno.   

Il più grande scrittore boemo in lingua tedesca di tutti i tempi, considerato tra i maestri del modernismo, protagonista con il suo stile unico della letteratura mondiale del Novecento, Franz Kafka è tra i cittadini più illustri di Praga, che –nel centenario della morte, avvenuta per tubercolosi in un sanatorio di Kierling, vicino a Vienna, il 3 giugno 1924- gli rende omaggio con un calendario di iniziative culturali.

Con una vita vissuta quasi esclusivamente nella capitale, quando quei territori appartenevano ancora all’impero austro-ungarico, Kafka ha lasciato tracce del suo passaggio, della sua produzione e del suo pensiero praticamente ovunque in città. Nato, primogenito di famiglia ebraica di 6 figli, nei pressi della piazza della Città Vecchia, seguiva i genitori alla sinagoga Vecchio-Nuova, amava passeggiare sul Ponte Carlo, da studente gravitava attorno al Klementinum e a Palazzo Kinsky, capitava che si intrattenesse con gli amici al Café Savoy o al Louvre. Oggi il Museo Franz Kafka è tappa imprescindibile, in qualsiasi periodo dell’anno.

Kafka nel centenario della morte

Museo Franz Kafka, Praga

Ma è ora l’occasione di un viaggio improvvisato a Praga in nome di Kafka, cui sono dedicate diverse iniziative da non perdere.

C’è tempo fino al 30 giugno per visitare la mostra Oded Ezer: l’enigma di Samsa, allestita alla Galleria Robert Guttman del Museo ebraico di Praga. Con chiaro richiamo a La metamorfosi di Kafka, il più affermato designer e art director israeliano di oggi, si sbizzarrisce disegnando la copertina di 24 libri “inediti, perduti o forse mai esistiti” a firma del protagonista-scarafaggio del romanzo. Copertina e titolo preludono in realtà a… pagine vuote. Un chiaro invito a scatenare la propria immaginazione, in perfetto stile Kafka.

Per i patiti del genere, purché parlino inglese, dal 17 al 20 giugno anche una fitta serie di dibattiti organizzati, in sinagoga o in biblioteca, dal Museo ebraico e da università straniere, alla presenza di esperti internazionali su vari aspetti inerenti Kafka e la sua opera, dal ruolo del sogno a quelle delle donne, dalla fede all’amore, dall’arte all’anima passando per ispirazione, amicizia, empatia ecc.

E se proprio non potete partire subito, potete approfittare anche delle vacanze estive per visitare la mostra Attraverso gli occhi di Kafka: tra immagine e linguaggio, appena inaugurata alla Galleria della Boemia Occidentale di Pilsen e aperta fino al 28 ottobre prossimo. Immagini e libri, noti e meno noti, provenienti da diverse collezioni e firmati dai maggiori esponenti del modernismo ceco, come Bohumil Kubista, Max Horb, Max Oppenheimer, Bedrich Feigl ed Ernst Ascher.

Kafka nel centenario della morte

Tornando invece a Praga, al Museo della letteratura si è da poco alzato il sipario su I giochi di Franz Kafka, mostra interessante che insolitamente ai celebri e stra-discussi testi letterari e biografici predilige manoscritti e documenti relativi alla sua opera teatrale. Fino al 15 settembre.

www.visitczechia.com/it

 

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