Sita Ricerca: la sostenibilità è un tema sempre più caldo per il mercato abbigliamento
Sita Ricerca, società di consulenza e ricerche di mercato sul consumatore specializzata nei settori lifestyle e retail, appartenente al Gruppo Pambianco, ha illustrato nel webinar su “Consumi fashion, second hand e sostenibilità” i risultati del proprio Osservatorio Fashion Sentiment sugli atteggiamenti e gli stili di consumo sostenibili e in relazione al fenomeno crescente del Second Hand.
Rientrata pienamente fra i temi caldi dell’opinione pubblica post pandemica la sostenibilità è un aspetto che influenzerà sempre di più le scelte di consumo anche nel fashion. Già oggi il 59% dei consumatori dichiara che sarà più attento alla sostenibilità dei capi d’abbigliamento, ben 8 punti in più rispetto al 2023.
È un atteggiamento che si declina in una crescente attenzione a fattori come: la capacità dei produttori di ridurre le emissioni (27%) e di utilizzare energia rinnovabile (21%), il riciclo delle materie prime e dei filati (23%), l’acquisto di prodotti di Seconda Mano (16%) e, in misura minore anche se significativa, alla disponibilità ad acquistare capi a basso impatto anche se costano di più oppure la propensione all’acquisto di capi “4 stagioni”.
A ciò si aggiunge anche un’attenzione particolare alla sostenibilità sociale, esplicitata nella valutazione delle condizioni di lavoro e nel pagamento di un salario adeguato da parte delle aziende (11%). Non è un’attenzione nuova ma oggi è decisamente più sentita che in passato.
Il prezzo rimane però una variabile importante: il 53% dei consumatori non è disposto a pagare di più un prodotto sostenibile perché ritiene che l’eventuale costo della sostenibilità non debba ricadere sul prezzo finale e perché i prezzi sono già alti e non tutti possono permettersi di pagare di più.
“L’acquisto di Seconda Mano è una pratica sostenibile crescente e trasversale ai target e che potrebbe drenare risorse al mercato del Nuovo. Abbiamo quindi deciso di monitorare questo mercato in maniera continuativa anche attraverso il nostro Fashion Consumer Panel” afferma Paolo Zani, Partner e Responsabile del FCP.
Nel 2023 oltre il 10% delle famiglie italiane ha acquistato capi di abbigliamento usato con una spesa media di 71 euro per un totale 196 milioni di euro.
È un fenomeno in crescita che già oggi pesa per l’8% dei volumi complessivi di abbigliamento acquistati dalla clientela del Seconda Mano.
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