A Lodi il nuovo Spazio Giuliano Mauri
Nasce l’esposizione permanente dell’Archivio Giuliano Mauri
Francesca Regorda, Vicepresidente Associazione Giuliano Mauri ha presentato oggi alla stampa a Lodi la nuova sede dell’Associazione e dell’Archivio Giuliano Mauri presso le Scuderie di Palazzo Barni. Sono intervenuti Andrea Furegato, Sindaco di Lodi, Cristina Baroni, Segretario Generale Fondazione Comunitaria di Lodi) e Ezio Rana, Segretario Generale Fondazione BPL.
A 15 anni dalla scomparsa dell’artista Giuliano Mauri, l’Associazione a lui dedicata, nata per volontà degli eredi, apre uno spazio permanente dedicato al “Poeta della Natura”, che occuperà le scuderie del seicentesco Palazzo Barni nel centro di Lodi, in corso Vittorio Emanuele, a cinque minuti dalla stazione ferroviaria.
Lo spazio ospiterà la collezione d’archivio dell’artista ed è pensato come luogo di racconto, di studio, di didattica, di restauro e di memoria, legati alla relazione uomo-natura attraverso l’arte di Giuliano Mauri.
L’archivio è composto da oltre 1000 opere che raccontano, nella loro unicità, l’intero percorso artistico di Mauri: quadri, disegni, progetti, neon, vetri, tele di canapa grezza, fotografie, video, maquette e prototipi di opere realizzate nell’ambiente. Segue poi l’archivio cartaceo, composto da riviste, pubblicazioni, lettere, testi, tesi di laurea.
Il primo allestimento, realizzato per l’inaugurazione prevista a primavera, toccherà ogni fase della vita artistica di Mauri – anche quelle meno conosciute – dagli anni ’60 con le prime opere di stampo militante alle Cattedrali Vegetali e rimarrà esposto fino a dicembre 2024. Dal 2025 lo spazio sarà diviso in due sezioni, una permanente con le opere principali dell’artista e una in movimento, dove, attraverso una programmazione studiata, verranno presentate esposizioni tematiche e di approfondimento dedicate alla vita e all’arte di Mauri, che restituiranno il suo pensiero e la sua filosofia, più che mai attuali.
L’obiettivo principale del progetto è rendere pubblico e fruibile l’archivio dell’artista, che fino a questo momento è rimasto privato e aperto solo su appuntamento, dando la possibilità di conoscere le opere e il pensiero di Giuliano Mauri, in modo diverso rispetto a quanto fatto sin d’ora: approfondendo la sua arte e la sua poetica naturale, attraverso la visione diretta delle sue opere, consentendo una collaborazione diretta e stretta con le scuole, studenti, critici e storici, che avranno la possibilità di studiare la filosofia dell’artista.
Un’occasione per comprendere meglio come l’arte di Mauri riesca ad avvicinare l’uomo alle proprie origini, promuovendo un dialogo tra uomo e natura attraverso la poesia dell’arte.
Uno spazio di 130 metri quadrati abbastanza grande da permettere di presentare in maniera esaustiva la sua opera e il suo pensiero, e nello stesso tempo sostenibile dall’Associazione.
Aperto al pubblico nei seguenti orari:
- mercoledì, giovedì, venerdì dalle ore 9 alle 13
- sabato e domenica dalle ore 9.30 alle 13 e dalle 15 alle 18
- Aperture straordinarie (diurne e serali) su appuntamento
Il principale sostenitore del progetto è la Fondazione Comunitaria della Provincia di Lodi, che ha sostenuto l’iniziativa e ha favorito l’apertura da parte dell’associazione di un Fondo dedicato a Giuliano Mauri, attraverso il quale potranno essere raccolte donazioni con una campagna di fundraising che consentirà il lancio e il mantenimento del nuovo spazio espositivo. Una formula utilizzata anche da altre realtà del Terzo Settore, che consente trasparenza ed efficienza.
La Fondazione Banca Popolare di Lodi ha anch’essa contribuito con un importante contributo, mentre a sostenere il progetto sono Comune di Lodi, Fondazione Castello di Padernello e donatori privati. Sponsor Tecnico Area Architecture, Italian Branch.
Giuliano Mauri è stato il primo Artista italiano entrato a far parte del Movimento Europeo “Art In Nature” nato nel 1981 grazie all’incontro tra i critici d’arte Vittorio Fagone e Dieter Ronte. I primi artisti che aderiscono a questo movimento sono tre: Giuliano Mauri, Nils-Udo e Herman Prigann.
Considerato l’artista ambientale più importante del secondo ‘900 italiano, Mauri racconta con le sue installazioni il rapporto originario tra uomo e natura.
Philippe Daverio lo descriveva così: “Un pensiero anarchico e poetico. Un atteggiamento semplice e aristocratico, per cui si distaccava dalle banalità. Giuliano sapeva di avere il dono delle fantasie, aveva diritto a quell’aria di superiorità che è concessa ai poeti.”
DICHIARAZIONI
“Uno spirito di piena condivisione e un grande moto di entusiasmo hanno accompagnato l’Amministrazione comunale a sostenere un’iniziativa che arricchisce la città in modo particolarmente significativo.
Grazie al prezioso lavoro dell’associazione creata in nome di Giuliano Mauri viene donato a Lodi uno spazio permanente dedicato alle opere del “Poeta della Natura” che spicca tra le figure eminenti che il mondo dell’arte lodigiano ha potuto annoverare nel tempo, traendone prestigio e ammirazione.
Le opere dell’artista verranno messe a disposizione del pubblico all’interno delle Scuderie di Palazzo Barni, nel cuore del centro storico, in Corso Vittorio Emanuele, e saranno senz’altro tantissimi i visitatori che potranno provare la forte emozione che sempre viene trasmessa dalle realizzazioni di un artista affascinante e di pura originalità
La visione dell’arte di Mauri, rivolta, come noto, a un dialogo costante con la natura, corrisponde a un nuovo modo di concepire l’opera d’arte, a una nuova concezione artistica in cui l’opera si lega meravigliosamente al luogo in cui si trova, agli elementi che la circondano, concedendo suggestioni veramente emozionanti.
Ribadisco l’importanza e il significato altissimo di questa esposizione permanente, un vero gioiello, a cui la città saprà affezionarsi e che richiamerà uno spiccato interesse.
Lodi, ora, è più ricca sul fronte culturale, e sicuramente da questa novità potrà derivare buoni frutti, in tante direzioni”. (Sindaco di Lodi, Andrea Furegato)
“Dalla scomparsa di Giuliano Mauri 15 anni fa, mi sono sempre impegnata nel gestire l’archivio dell’artista. Un archivio importante, un luogo di ricordi, di idee, di pensieri e di progetti che hanno segnato l’arte del ‘900 italiana e non solo. Giuliano Mauri è stato precursore di un’arte più che mai attuale; mantenerne viva la memoria è per me l’obiettivo principale, raccontando la sua arte, sensibilizzando l’uomo al rispetto ambientale.
L’apertura di uno Spazio permanente dedicato all’arte e al racconto del “Poeta della Natura”, all’interno delle Scuderie di Palazzo Barni, è un importante punto di partenza, per l’Associazione, per Giuliano Mauri e per la città di Lodi. Un ringraziamento speciale va a Mauro Parazzi, Presidente della Fondazione Comunitaria della Provincia di Lodi, il primo a credere e a sostenere il progetto.” (Francesca Regorda, Vicepresidente Associazione Giuliano Mauri)
“Per noi il sostegno all’associazione Mauri non si esaurisce con il contributo economico – spiega Cristina Baroni, segretario generale della Fondazione Comunitaria di Lodi -. Li abbiamo accompagnati, attraverso un confronto continuo, in un percorso che ha condotto a questo importante obiettivo. Una formula operativa che portiamo avanti anche con le altre realtà del territorio che promuovono progetti nei diversi settori. In questo processo si colloca la scelta dell’associazione di aprire un Fondo presso la Fondazione Comunitaria per raccogliere donazioni in modo continuativo e per offrire la possibilità a imprese e cittadini lodigiani e non di sostenere direttamente la cultura”. “Lo Spazio espositivo dedicato a Giuliano Mauri è infatti solo uno degli interventi finalizzati al potenziamento dei luoghi del Lodigiano destinati ad arte e cultura, che la Fondazione Comunitaria sta da anni mettendo in campo – conclude Cristina Baroni – L’esempio più recente è il Polo Culturale Maria Cosway appena aperto, che ospita la mostra del Bergognone”. (Cristina Baroni, Segretario Generale Fondazione Comunitaria di Lodi)
«Il sostegno offerto per la realizzazione del polo espositivo dedicato all’opera di Giuliano Mauri rilancia idealmente l’itinerario che avevamo inaugurato con la realizzazione della Cattedrale Vegetale, costruita vicino al Ponte dell’Adda, e di cui oggi rimane testimonianza nel volume “Il Sogno Realizzato” che abbiamo voluto pubblicare – commenta Guido Duccio Castellotti, Presidente della Fondazione Banca Popolare di Lodi – Oggi, grazie alla messa a disposizione di Palazzo Barni e al supporto di diverse realtà del Territorio, l’intera opera di Mauri trova gli spazi e la cornice adeguati per continuare a essere conosciuta, studiata e apprezzata. Questo progetto dedicato al lavoro di Mauri, si colloca in continuità della nostra azione in favore della Comunità – spiega Castellotti -. Un impegno con cui intendiamo partecipare costantemente alla crescita e all’espressione originale del Lodigiano anche nella sfera della cultura». (Guido Duccio Castellotti, Presidente Fondazione BPL)
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