Il peso della coppia
Laura Rivolta, sessuologa psicologa psicoterapeuta
Parliamo di peso fisico, della famigerata “bilancia”, perché? Numerose ricerche confermano che la convivenza porta all’aumento del peso della coppia.
Del resto le prove, evidenti, le troviamo negli album di nozze ai post sui social.
A chi non è capitato di cercare su internet vecchi compagni delle superiori per poi scoprire che si sono assolutamente trasformati? Tutti sanno che la vita di coppia porta ad una maggiore “cedevolezza”, a ritenere che il mantenimento della forma fisica sia un optional, per di più impegnativo ..del resto qualcuno accanto lo si ha già!
Il divano, le serie TV, spesso accompagnate da snack da sgranocchiare insieme… il passo verso la perdita della forma fisica è brevissimo e difficile da correggere.
Per non parlare della scoperta o riscoperta del piacere di cimentarsi in cucina, le porzioni che abbondano, ma anche la tentazione del junk food, sirena silenziosa e ammaliante, appetitosa e veloce da consumare…difficile resistere, soprattutto quando entrambi nella coppia ne subiscono il fascino.
Senza voler evocare scenari pseudo apocalittici, rimane una grande verità: il ritmo della vita di coppia è in larga parte scandito dai pasti. Una lunga e pericolosa somma di pranzi, cene, obblighi domenicali verso amici e/o le rispettive famiglie ..così, i tempi più o meno lunghi di convivenza, portano al rischio “ bilancia” che ci vede aumentare e anche di tanto …
Alla base c’è un dato fondamentale: la forte influenza dell’amore sul nostro desiderio di cibo.
La fase iniziale della relazione, di innamoramento, è sempre “snellente”, si perde interesse nel cibo perché l’interesse è focalizzato su chi si vuole conquistare o chi ci attrae. Anche la fine di un amore ha sintomi simili, con il peso perso che rappresenta il dolore o il desiderio di rimettersi in gioco nella forma più smagliante.
E se gli inizi della vita di coppia portano spesso sul “dolce” crinale delle rotondità, nel divenire la legittimazione a mangiare tanto, male o distrattamente aumenta.
Se i motivi sono i più vari, dalle amarezze coniugali e/o di convivenza allo stress, l’impatto ricade comunque sulla forma fisica, quindi sulla salute, ma anche sull’autostima e la forza interiore.
Il mangiare diventa così atto consolatorio, anti ansia e anti stress, un modo per contrastare noia e/o solitudine che quando viene percepita in coppia raddoppia di intensità. In altre parole, il cibo perde la sua funzione primaria nutritiva per acquisire un ruolo di supplenza delle attenzioni o dell’affetto dell’altro.
DECALOGO degli antidoto per ridimensionare il possibile “peso di coppia”.
- Acquisire consapevolezza delle ragioni dell’importanza di rimettersi in forma, per la propria salute fisica e psicologica, così da far radicare le motivazioni che spingono al cambiamento.
- Documentarsi attraverso qualsiasi fonte – internet, libri , video- sugli effetti benefici del restare in forma, dalla salute alla autostima, senza dimenticare del boost che esercita su ognuno anche la semplice estetica.
- Agire la remise en forme con il coinvolgimento del partner : la condivisione moltiplica le possibilità di successo di qualsiasi progetto. Condividere un piano d’azione, unire le forze, sono fattori che determinano massima efficacia degli sforzi profusi , soprattutto nei momenti più critici .
- La condivisione del percorso potenzia la complicità e la connessione della coppia, creando un concerto rispetto alle decisioni più efficaci per raggiungere l’obiettivo, come iscriversi insieme in palestra, fare camminate domenicali, mangiare cibi salutari. Avere progetti comuni infonde energie, rende più felici e garantisce un ma un benessere maggiore, individuale e di coppia.
- Il rinforzo positivo reciproco rappresenta la linfa in grado di stemperare comprensibili asperità o tensioni della coppia, essendo impegnata a “rispettare” le decisioni prese.
- Non arrendersi, soprattutto all’inizio. Con il tempo sarà più semplice, ma lo sforzo maggiore e decisivo , è quello iniziale.
- Annotare in un taccuino i risultati ottenuti e le emozioni provate, così da utilizzarlo come rinforzo per persistere nel progetto salutista! Condividerlo con il partner può diventare un’ottima strategia per darsi sostegno, attenzione e cura reciproci.
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