CALLAS – PARIGI, 1958 nei cinema il 6, 7 e 8 novembre e in sale selezionate il 5 novembre
A 100 anni dalla nascita, il cinema rende omaggio a una delle più grandi cantanti di tutti i tempi
In anteprima alla Festa del Cinema di Roma e nelle sale italiane per la prima volta in versione completamente restaurata a colori in 4K e Dolby Atmos l’indimenticabile debutto di Maria Callas all’Opéra Garnier di Parigi
Nel dicembre del 1958 la divina Maria Callas (1923-1977) esordiva all’Opéra di Parigi nel concerto La Grande Notte dell’Opera: quella serata storica, ripresa e trasmessa in diretta in tutta Europa, sarebbe diventata uno degli eventi del secolo.
A cento anni dalla nascita di Maria Callas, rivivremo le emozioni del celebre debutto parigino grazie a CALLAS – PARIGI, 1958, presentato alla Festa del Cinema di Roma (sezione Storia del Cinema) per arrivare poi nelle sale italiane dal 6 all’8 novembre e in sale selezionate con un’anteprima il prossimo 5 novembre (elenco a breve su www.nexodigital.it ).
Quella del 19 dicembre 1958 – quando Maria Callas, la sola e unica “Divina”, voce emblematica dell’opera nel XX secolo, debuttò alla sfarzosa Opéra di Parigi con un’esibizione diventata leggendaria – fu una serata memorabile. Era presente tutta l’alta società parigina, a partire dal presidente francese René Coty: nella sala gremita c’erano Jean Cocteau, il duca e la duchessa di Windsor, Charlie Chaplin, Brigitte Bardot e molti altri. Quella notte, la Callas salì sul palcoscenico dell’Opéra Garnier con un vestito di alta moda e con una parure di diamanti da un milione di dollari. Aprì il concerto con l’interpretazione di “Casta diva” dalla Norma di Bellini che l’avrebbe resa immortale, seguita dall’angosciosa scena del “Miserere” dal Trovatore verdiano, per poi alleggerire l’atmosfera con la maliziosa “Una voce poco fa” dal Barbiere di Siviglia di Rossini. Il culmine giunse però nella seconda parte della serata, con la messa in scena del secondo Atto completo della Tosca di Puccini, una storia feroce, in bilico tra molestie sessuali e violenza fisica e psicologica. La forza drammatica del libretto si esprime in una sequenza ininterrotta di momenti musicalmente straordinari, tra cui la celeberrima aria “Vissi d’arte”. Questa interpretazione della Callas era popolarissima già all’epoca come si può vedere dall’entusiasmo che scatenò nel pubblico: così travolgente da fare interrompere la recita per alcuni minuti. La diva, affiancata da un antagonista possente come il baritono Tito Gobbi nel ruolo di Scarpia, ci regala qui un’impareggiabile performance virtuosistica.
Il repertorio della serata mostra la Callas al suo meglio, sia nel momento del recital sia, nella seconda parte, come grande interprete lirica. Nella sua arte, la recitazione era importante tanto quanto la dimensione vocale.
Il film rende disponibile questa storica performance per la prima volta interamente a colori e in 4K Ultra HD ‒ meticolosamente restaurata a partire dalle bobine originali da 16 mm, scoperte di recente, e da una sorgente sonora recentemente ritrovata ‒ facendola rivivere in una veste visivamente nuova. Il restauro visivo, però, è solo una parte della storia. Il suono, altrettanto prezioso, è stato restaurato con estrema cura, attingendo direttamente dagli archivi personali di Maria Callas. Ogni nota e ogni sfumatura della voce ineguagliabile della celebre soprano sono state preservate per i posteri. Il minuzioso mixaggio del suono e la masterizzazione sono stati affidati alle mani esperte dei Miraval Studios, affinché l’esperienza uditiva fosse accattivante tanto quanto quella visiva.
Presentato da Volf Productions & Composite Films, CALLAS – PARIGI, 1958 è distribuito al cinema in esclusiva da Nexo Digital in collaborazione con RTL 102.5, radio ufficiale dell’evento, e con i media partner Sky Arte e MYMovies.it.
CALLAS – PARIGI, 1958
Director: Tom Volf
Production & Restoration: Samuel Francois-Steininger
Durata: 90 minuti
Prodotto dal team che ha realizzato il pluripremiato docufilm Maria by Callas.
TRAILER QUI: https://www.youtube.com/watch?v=dpQvRFJDAVE
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