Viaggio in Appennino: autunno gourmet tra itinerari storici e natura
Nonostante la stagione delle lunghe ferie sia quasi giunta al termine, possiamo ancora concederci qualche piacevole week end. Settembre e ottobre, mesi in cui le temperature tornano ad essere piacevolmente miti, sono infatti ideali per ritagliarsi una breve vacanza e scoprire nuove destinazioni senza dover fare i conti con le folle estive. Scopriamo allora dove prenotare la prossima vacanza, ciò che conta è che la meta lasci un segno!
Chi vuole cambiare aria ed è alla ricerca di una pausa dalla vita frenetica delle città, dove trascorrere qualche giorno, non può sbagliarsi: c’è un luogo incantevole che ci aspetta, ancora tutto da vivere! Si tratta dell’Appennino Reggiano, dove godere dell’unicità dei paesaggi immersi in un rilassante contesto naturalistico e paesaggistico. E’ grazie al valore naturalistico, la ricchezza di biodiversità e di cultura, che questo territorio nel suo complesso dell’Appennino Tosco-Emiliano è diventato una delle Riserve della rete globale “Uomo e Biosfera” – MaB dell’UNESCO. Innumerevoli gli spunti e le occasioni per trascorrervi dei giorni e passeggiare lungo semplici sentieri trasformati in autunno dal tripudio di colori del foliage, che rende la natura ancora più suggestiva e affascinante.
Meta ideale per rilassarsi e praticare attività, l’Appennino Reggiano è un universo di panorami, paesaggi e scenari naturalistici, ammirati a livello nazionale ma anche internazionale, che si incrociano con un’architettura dominata dalle pietre locali. La pietra, che dà quella freschezza tanto desiderata per gli ambienti interni d’estate e che mantiene il calore della casa in inverno, è sicuramente il materiale più utilizzato nei borghi. Grande è il fascino autentico e senza tempo di questo materiale semplice e resistente ma al contempo nobile che troviamo nei caratteristici piccoli centri con le case che rappresentano la tradizione architettonica di un tempo, che continua a rinnovarsi.
Una proposta turistica che unisce tutta l’Italia è andare alla scoperta di suggestivi itinerari storici fra i castelli matildici ed escursioni rigeneranti.
Le pievi e i castelli che punteggiano l’Appennino Reggiano sono il retaggio di una storia millenaria che ha visto il casato Canossa protagonista nel Medioevo. E’ qui, in uno dei numerosi castelli della Contessa Matilde, quello di Canossa, che all’epoca della lotta per le investiture l’imperatore Enrico IV si recò nel 1077 per ottenere, umiliandosi in veste di penitente, il perdono di Papa Gregorio VII. Matilde è certamente una delle figure più importanti e interessanti del Medioevo italiano: vissuta in un periodo caratterizzato da continue battaglie, da intrighi e scomuniche, seppe dimostrare una forza straordinaria, sopportando anche grandi dolori e umiliazioni, mostrando un’innata attitudine al comando. Protagonista storico del territorio è anche il Castello di Carpineti, sede preferita di Matilde. Del castello oggi rimangono una torre quadrata fortificata, mirabilmente restaurata e dotata di una scala interna che porta alla cima dove si ammira un panorama impagabile, una pieve e poche rovine.
Non lontano da Carpineti merita una visita la Pieve di San Vitale, anche se oggi dell’antica pieve rimane visibile soltanto il nartece, che conserva l’originale bellissimo portale del XII secolo affiancato da semicolonne in arenaria con capitelli, sormontate da una lunetta con una fascia decorata ad intreccio. All’interno un prezioso, suggestivo, piccolo museo dove sono conservati pregevoli elementi scultorei.
Non può mancare la visita alle Fonti di Poiano, geosito protetto a livello europeo situato all’interno del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano, a ridosso del greto del Secchia. Si tratta di risorgenti carsiche famose per la loro acqua salata dalle proprietà benefiche e terapeutiche: vengono infatti sfruttate efficacemente per la cura di malattie come la colecisti, per disfunzioni epatiche, stipsi, diabete ed obesità. Da qui si possono ammirare le maestose pareti dei Gessi Triassici del fiume Secchia, bianche rocce di oltre 200 milioni di anni fa. Un luogo incantevole anche per passeggiate e un piacevole pic-nic, all’insegna di una giornata in totale relax.
Chi volesse scoprire un capolavoro paesaggistico di grande suggestione, un must assoluto è l’esperienza alla Pietra di Bismantova, situata nel comune di Castelnovo ne’ Monti, la cui forma massiccia viene paragonata al Devils Tower, nel Wyoming. Infatti, la sagoma della Pietra di Bismantova è simile ad una nave che sembra essersi arenata, come l’Arca di Noè. Immancabile l’escursione a piedi ad anello completo intorno all’altopiano. La salita è pendente ma non troppo ripida, salvo il punto finale in cui il terreno è dissestato. Arrivati in cima, alla sua sommità pianeggiante, si potrà godere di una vista panoramica di 180 gradi su tutto l’Appennino Tosco-Emiliano. Oltre alla possibilità di fare trekking per raggiungere la cima, per i più arditi c’è la possibilità di fare arrampicata lungo la roccia che abbraccia la sagoma della Pietra. E’ a questa perla reggiana, adorata da tutti gli amanti della natura e del trekking, che si è ispirato Dante Alighieri per descrivere il Purgatorio. Giunti sin qui, è d’uopo la visita all’Eremo della Pietra di Bismantova, una chiesa incastrata nella roccia. Una leggenda racconta che l’eremo sia stato costruito da un eremita che viveva in quelle grotte.
Camminare fra gli alberi, addentrarsi nei sentieri è un’esperienza benefica e salutare. Per chi avrà quindi più tempo a disposizione, potrà spingersi fino a Ligonchio a circa 1000 metri di altezza, al centro del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano, dove visitare il piccolo paese e fare una passeggiata fra faggete secolari e pinete lungo l’importante sentiero storico che racconta il passato della zona. Il percorso, panoramico, ricalca quello della linea ferroviaria ex Enel Decauville in Val d’Ozola, realizzata più di un secolo fa nel corso della costruzione degli impianti per la produzione di energia idroelettrica. Il progetto fu realizzato per costruire la diga sul torrente Ozola in località Presa Alta, con le corrispondenti condotte idroelettriche ubicate sopra il paese. Nei carrelli posizionati sui binari a scartamento ridotto inventati nel 1873 dall’ingegnere Paul Decauville, cui devono il nome, vennero trasportati i materiali per il cantiere. Di notevole aspetto architettonico le strutture delle due centrali idroelettriche.
Una destinazione che coinvolge come l’Appennino Tosco-Emiliano si conosce ancora meglio a tavola. E’ l’occasione per fare una sosta nei ristoranti dei luoghi e conoscere e gustare una ristorazione genuina locale di qualità, incentrata su un’ampia scelta di specialità enogastronomiche locali e sui prodotti a km 0 e stagionali. La cucina, di tradizione antica, è basata su carne di maiale e pecora, patate, funghi porcini e castagne, gnocco fritto con salume o pecorino, tortelli, cappelletti in brodo, scarpazzone. Brilla per eccellenza il Lambrusco reggiano. Qui ci sono i migliori produttori artigianali del territorio che propongono prelibatezze e prodotti tipici, un’occasione per fare…shopping!
Non si può dire di avere conosciuto la gastronomia emiliana senza aver sperimentato l’Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia DOP e senza aver visitato un’acetaia, un’esperienza unica che racconta della pazienza, della passione e del legame con il territorio che questo prodotto rappresenta nei suoi diversi gradi di maturazione (minimo 12, 20 e 25 anni!!). Per chi fosse interessato, ci sono anche visite guidate in acetaia con degustazione di Oro, Argento e Aragosta in purezza, i colori dei tre bollini applicati sulle tipiche bottigliette, identificativi di altrettante qualità di prodotto.
Qui, in montagna, il formaggio più famoso al mondo, il Parmigiano Reggiano, viene prodotto da oltre mille anni, con un metodo di produzione rimasto naturale. Si può trovare in decine di caseifici sul territorio. Interessante la visita a un caseificio o a una latteria.
La stagione invoglia a passeggiate in questo grande polmone d’Italia per ammirare una natura spettacolare, un periodo magico per un’esperienza incantevole e inusuale da godere con la famiglia, in coppia, con cari amici, ma anche in solitaria.
Visto che abbiamo dovuto tralasciare molte località e visite, il nostro consiglio è quello di dare un’occhiata alle proposte di www.appenninoreggiano.it, sito ufficiale di Informazione turistica dell’Appennino Reggiano, e di www.visitemilia.com, sito ufficiale di Visit Emilia – Destinazione Turistica Emilia per le province di Parma, Piacenza e Reggio Emilia della Regione Emilia Romagna, sempre perfettamente aggiornati. Iniziando da qui, il programma del viaggio verrà da sé.
Pronti per una nuova e bella fuga?
INFORMAZIONI UTILI
Alloggi
Relais Borgo Vercallo, situato in un borgo di origine longobarda porta d’accesso all’Appennino Reggiano, dove il connubio tra gli antichi muri in pietra con la raffinatezza degli arredi, pavimenti e decorazioni ricercate conferiscono importanza storica. E’ composto da una grande dimora dall’atmosfera intima e calda e da incantevoli appartamenti indipendenti, mentre i cortili e il giardino privato con piscina consentono di organizzare eventi e meeting riservati (ritiri aziendali e team building, ritiri e workshop mindfulness, yoga, meditazione e pilates..). www.borgovercallo.com
Il Mulino in Pietra, agriturismo (B&B e anche ristorante) in località Casina, una perla immersa tra i colli della provincia di Reggio Emilia dove riposare tra lenzuola antiche, ricamate a mano con il sapore di un tempo andato e dove il riciclo, il recupero e la sostenibilità dettano le regole degli arredi. www.mulinoinpietra.com
Il Rifugio dell’Aquila a Ligonchio, un villaggio turistico che si affaccia su uno dei paesaggi più suggestivi del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano, la Val d’Ozola, una delle strutture più belle, sostenibili e capienti di tutto l’alto crinale. L’intera struttura è in legno, minimizza l’impatto ambientale ottimizzando il comfort abitativo ed è riscaldata a cippato. https://ilrifugiodellaquila.com/
Ristoranti
Il Rifugio della Pietra, ai piedi della Pietra di Bismantova
Ristoro Le Fonti di Poiano
Le principali ricette tradizionali locali sono raccolte nel libro “Il gatto nel piatto” https://www.appenninoreggiano.it/it/scheda/ricette-il-gatto-nel-piatto
Itinerari
Informazioni sui sentieri intorno a Ligonchio e alla loro percorribilità https://dreamingligonchio.it/sentieri/
https://www.appenninoreggiano.it/it/scheda/decauville-di-ligonchio
Visite
Castello di Carpineti, visita guidata a cura di Gruppo Storico Il Melograno – www.gruppostoricoilmelograno.com
Pieve di San Vitale – per orari e giorni di apertura www.pievedisanvitale.eu
Acetaia Razzoli (proprietà del campione di sci Giuliano Razzoli), Villa Minozzo con degustazione finale dei diversi gradi di maturazione – www.acetaiarazzoli.com
Latteria Sociale San Giorgio, Casina, con degustazione finale di Parmigiano Reggiano di differenti stagionature – www.parmigianoreggianosangiorgio.it
Eventi locali
https://www.appenninoreggiano.it/it/eventi/manifestazioni-e-iniziative
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