Lo Scalone Antico al Museo Poldi Pezzoli: nuova illuminazione

Lo Scalone Antico al Museo Poldi Pezzoli: nuova illuminazione

Lo Scalone Antico al Museo Poldi Pezzoli: nuova illuminazione

Lo Scalone Antico al Museo Poldi Pezzoli, la scenografica scala barocca impreziosita da un’elegante fontana, collega l’ingresso e gli ambienti del piano terra alle sale del piano superiore ed ora ha una nuova illuminazione.

Lo Scalone Antico fu ideato come scenografica entrata nell’appartamento di Gian Giacomo Poldi Pezzoli sfruttando un antico salone barocco già presente nel palazzo decorato con otto monumentali statue in pietra arenaria collocate in nicchie, opera di uno scultore milanese del XVIII secolo.

Per enfatizzare lo stile barocco Giuseppe Bertini aggiunse stucchi (distrutti nel 1943) e un’elegante fontana neo-barocca.

Giovedì 27 luglio il Museo Poldi Pezzoli, in occasione del compleanno del suo fondatore, ha presentato la nuova illuminazione dello Scalone Antico, un progetto che si inserisce tra le priorità del piano strategico presentato dall’architetto Alessandra Quarto lo scorso aprile.

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L’obiettivo è stato quello di migliorare la fruizione delle opere e degli ambienti del luogo che accoglie i visitatori nelle sale del Museo.

La nuova illuminazione accentua il ritmo fatto di pieni e vuoti, di luci e ombre, ricostruendo l’originaria scenografia pensata da Giuseppe Bertini; un’armonia che permetterà ai visitatori  di cogliere i dettagli delle pitture esposte.

Il progetto illuminotecnico è a cura del lighting designer Pietro Palladino che grazie al sistema di illuminazione di ERCO, ha permesso di ottenere un’illuminazione omogenea e diffusa, creando una gerarchia percettiva che guida il visitatore alla scoperta dei dettagli architettonici e scultorei.

Il progetto è stato possibile grazie al generoso contributo dell’Associazione Amici del Museo Poldi Pezzoli.

Il conte Gian Giacomo Poldi Pezzoli d’Albertone, nasce a Milano il 27 luglio 1822 e muore a Milano il 6 aprile 1879. Figlio di Rosina Trivulzio (1800-1859) e del parmense Giuseppe Poldi Pezzoli (1766-1833) che aveva ereditato da uno zio Giuseppe il cognome, il titolo e una ingente fortuna accumulata dalla famiglia nel Settecento come esattori delle imposte del Ducato di Milano, cresce in un ambiente ricco di stimoli culturali ed artistici.

Dal 1849 il conte Gian Giacomo Poldi Pezzoli raccoglie importati opere di pittura, e numerosi oggetti d’arredamento, armi, bronzi, terrecotte, opere d’oreficeria, tappeti e li pone nel palazzo paterno restaurato per l’occasione.

Il conte muore a soli 57 anni per un attacco cardiaco di angina pectoris nel palazzo di famiglia di Milano. Come da sue disposizioni testamentarie il suo appartamento e le collezioni in esso contenute vengono trasferite alla Fondazione Artistica Poldi Pezzoli che istituì il museo, aperto ufficialmente al pubblico il 26 aprile 1881.

Il conte Gian Giacomo Poldi Pezzoli è sepolto a Bellagio nel parco della villa Trivulzio in un mausoleo neo-gotico innalzato per lui da Carlo Maciachini, architetto del Cimitero Monumentale di Milano.

www.museopoldipezzoli.it

 

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