Ravenna, regina del mosaico

Ravenna, regina del mosaico

Ravenna, regina del mosaico

Ravenna, regina del mosaico

Viaggio a Ravenna, città straordinaria e unica, ben 3 volte eletta capitale e città dagli 8 siti Patrimonio Mondiale UNESCO

Si scrive Ravenna, si legge mosaico! Che Ravenna sia la capitale mondiale del mosaico l’abbiamo letto più e più volte. Ricca di cultura e di arte musiva di rara bellezza (qui si trovano i mosaici più belli del mondo), ha un passato glorioso: è stata ben tre volte eletta capitale, dell’Impero Romano d’Occidente, del Regno goto di Teodorico e dell’Impero Bizantino.

Ravenna, regina del mosaico

Straordinaria custode di valori inestimabili, unici al mondo, ben visibili nei monumenti paleocristiani e bizantini, Ravenna è una delle città maggiormente rappresentate nella lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO con ben otto siti nella stessa città, record nel patrimonio italiano, iscritta nella World Heritage list dal 1996 per la suprema maestria dell’arte del mosaico.

Ravenna, regina del mosaico

Innumerevoli le sue attrattive ed esperienze memorabili: dalle meraviglie musive uniche alle bellezze dei percorsi letterari che onorano la figura di Dante e narrano il culto ravennate per il Sommo Poeta, all’eccellente enogastronomia.

Ravenna, regina del mosaico

Poiché camminare fa bene, allacciamoci le scarpe, dimentichiamo l’orologio e dirigiamoci verso i punti da non perdere per scoprire cosa riserva questo gioiello romagnolo!

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Esperienza unica di grande suggestione è la visita al Mausoleo di Galla Placida, un autentico scrigno di meraviglie del V secolo d.C. fatto costruire dalla stessa imperatrice benché mai utilizzato come tale. La semplicità dell’esterno nasconde un cuore fatto di stupefacenti mosaici, tra cui il cielo ricoperto di stelle dorate della cupola, dove dalle finestre di alabastro filtra una luce calda e avvolgente che crea un’atmosfera fatata.

Maestosa e scenografica la Basilica di San Vitale del VI scolo, ai vertici artistici dell’arte tardo-romana. Basterà varcare la soglia per capire di essere all’interno di uno dei capolavori musivi indiscussi dell’arte paleocristiana e bizantina, autentiche meraviglie che hanno ispirato poeti e viaggiatori e oggi anche i fashion designer, la cui fonte sono i sontuosi abiti e gioielli di Teodora, moglie dell’Imperatore Giustiniano, e le eleganti mises delle sue damigelle.

Ravenna, regina del mosaico

Capolavoro assoluto che merita una visita prolungata, di straordinaria seduzione e immenso valore è la Basilica di Sant’Apollinare Nuovo del VI secolo, fatta costruire dal sovrano gotico Teodorico accanto al suo palazzo, in cui è possibile ammirare decorazioni musive di gusto orientaleggiante, realizzate con tessere d’oro sfavillanti, che rappresentano l’antico porto di Classe e la processione di Santi e Sante che celebrano la fede in Cristo.

Vero viaggio nell’arte musiva che ha trovato in questo luogo la sua più ampia espressione è il Battistero Neoniano, uno dei monumenti più antichi della città, preservato pressoché intatto, soprattutto nella parte interna: marmi, stucchi, ma in particolare mosaici. Quelli della cupola sono un inno alla vita e alla bellezza.

Il viaggio dentro Ravenna continua con la Cappella Arcivescovile di Sant’Andrea, decorata con un pregevole ciclo di mosaici in cui viene celebrata la figura di Cristo. E’ preceduta da un piccolo vestibolo decorato con marmi e mosaici: nella volta a botte sono raffigurati un centinaio di uccelli variopinti e gigli bianchi.  Tra i reperti d’eccellenza del Museo Arcivescovile, imperdibile è la visita alla famosissima cattedra in avorio intarsiato di Massimiano.

Dante Alighieri ha trovato in Ravenna l’ultimo rifugio dove riparare alle peregrinazioni del suo esilio e dove ha vissuto gli ultimi anni della sua vita. Qui il Sommo Poeta finì di lavorare alla sua opera maggiore, la Commedia, che è ricca di rimandi alla città, e qui riposa. La sua tomba, realizzata da Camillo Morigia, è della fine del 1700. Di fronte alla tomba, nella Zona del Silenzio, tutti i giorni ha luogo il rito della lettura perenne della Divina Commedia. Un Canto al giorno, prima del tramonto, letto da cittadini, studenti e visitatori, per rivivere l’opera immortale del “padre” della lingua e della cultura italiana.

Figura di culto quella di Dante a Ravenna che ha ispirato anche artisti della street art nella creazione dei propri murales, vivaci e caleidoscopici. Il gigantesco murales che ritrae il volto di Dante, multicolor e stroboscopico, è firmato dal Kobra, uno dei migliori street artist famoso a livello internazionale. Omaggio dell’artista brasiliano al Sommo Poeta, si trova in pieno centro storico.

Ricca e articolata l’offerta museale di Ravenna. Chi ama l’arte non può perdersi la visita al MAR, Museo d’Arte della Città ospitato in un complesso abbaziale del Cinquecento. Qui, accanto a mostre temporanee e mosaici che guardano la contemporaneità, si possono ammirare una collezione di arte antica e moderna, con opere di Vasari, Guercino e Klimt, e la sua opera più celebre, la lastra tombale del cavaliere Guidarello Guidarelli, realizzata nel 1525, resa celebre dalla letteratura dannunziana che ne ha fatto una leggenda, la cui bellezza sconvolgente affascina i visitatori e le ragazze, che, ammaliate, qui si soffermano per dire “cheese”.

Ravenna non è solo storia, cultura e arte, il suo territorio offre tante possibilità anche agli amanti della natura, del mare e delle attività all’aria aperta. A pochi chilometri dal centro della città si trovano spiagge di sabbia chiara e fine della costa Adriatica, ben attrezzate e accoglienti, le secolari pinete e la natura incontaminata del Parco del Delta del Po, dove osservare le specie faunistiche e contemplare la natura dell’area.

Città tripudio d’arte sì, ma anche importante tappa golosa! Una destinazione che appassiona e coinvolge come Ravenna si conosce ancora meglio sotto il punto di vista dei sapori e a tavola. Tra le specialità tipiche più amate la famosa piadina, tradizionalmente piada, buona con i ciccioli o farcita con tutto, ma anche da sola. È, per dirla con Giovanni Pascoli, «il pane, anzi il cibo nazionale dei Romagnoli».

Ampia la scelta di piatti che non si possono non ordinare, come la pasta fresca tirata al mattarello dalla sfoglina, la tipica figura romagnola della tiratrice di sfoglia, i cappelletti, tagliatelle, strozzapreti, garganelli al pettine, spoja lorda e i passatelli. E ancora i salumi di Mora Romagnola, una razza suina robusta autoctona dal pelo scuro fra le più pregiate d’Italia. Brillano per eccellenza il rosso Sangiovese e il bianco Albana di Romagna.  Eccellenti le specialità locali e la pasta fresca del Mercato Coperto, affascinante edificio storico risalente al 1922, oggi restaurato, arredato con pezzi unici di antiquariato e modernariato, con ambienti destinati alle varie botteghe alimentari e ristoranti con proposte di gustosi piatti tipici (Piazza Andrea Costa 2).

Visto che abbiamo dovuto tralasciare numerosi dettagli informativi su Ravenna, per saperne di più  il nostro consiglio è quello di dare un’occhiata alle proposte di Ravenna Incoming ai seguenti link:

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dove sono proposti itinerari e tour guidati, anche su misura, nei luoghi più indimenticabili e iconici della città. Iniziando da questi eccellenti contatti, il programma di scoperta di questa meravigliosa città, che molte piacevoli sorprese saprà rivelare ai visitatori che vorranno conoscerla a fondo, verrà da sé. E allora che la visita cominci!

 

Silva Valier

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