San Valentino: l’amore al centro
di Laura Rivolta, psicologa – psicoterapeuta
Come ogni anno l’avvicinarsi di febbraio colora di rosso e riempie di cuori le nostre città, le nostre bacheche social e persino le nostre mail.
San Valentino, simbolo eccellente di amore e innamoramento, sta arrivando.
Cupido, delizioso angioletto con l’arco in posa a lanciare il dardo, ci ricorda l’importanza del sentire amoroso, un’emozione da rinnovare e ricordare.
Che siano le vetrine dei negozi, le pubblicità, le foto dei nostri amici, il risultato è il medesimo: tutto e tutti intorno a noi si attivano per ricordarci questa data con cioccolatini, fiocchi, scatole a cuore, scritte. Un corale invito alla rilevanza, a sottolineare l’avvicinarsi della data, una “festa” per commercianti, speranzosi di aumentare le proprie vendite, per i social, a caccia di click sulle celebrazioni dell’amore Vip e non. La trepidazione genera movimento, stimola acquisti ma anche riflessioni: sul nostro concetto di amore, di coppia, sulla nostra necessità o volontà di celebrare questa ricorrenza.
Una cosa è certa, il caro Valentino è un Santo piuttosto divisivo. C’è chi lo ama e giorni prima ricerca il dono più carino, il ristorante intimo per avere un tempo ed uno spazio dedicato all’incontro con l’amato, un’opportunità per narrarsi la meraviglia del proprio legame, per comunicare buoni propositi che possano ricordare e celebrare l’amore per l’altro.
C’è chi, invece, lo odia, derubricandolo ad evento commerciale senza senso, festa di commercianti, non di chi si ama, che ogni giorno dell’anno può/deve comunicare il proprio amore, nella quotidianità e nell’impegno reciproco.
Il paradosso, o presunto tale, è che ciascuno può appartenere ad entrambe le categorie, di lovers & haters, in diverse fasi o momenti della propria vita.
Come amo ripetere, la possibilità o la necessità di parlare di qualcosa è già una fonte di opportunità.
Parlare di quanto sentiamo, di quello che proviamo, è un atto di riflessione e condivisione.
Sarebbe però possibile un passaggio ulteriore, un’evoluzione dei classici pensieri su San Valentino.
E se lo considerassimo un giorno in cui celebrare l’amore per se stessi?
Nella mia carriera professionale ho potuto appurare che sono tantissime le persone che faticano ad amare se stessi, che ogni giorno agiscono comportamenti lesionistici. C’è chi pone in essere comportamenti autodistruttivi e adotta stili di vita negativi, mentali e/o fisici, chi opta per l’immobilismo, cristallizzando status di infelicità e tristezza, chi preferisce annullarsi pur di adattarsi a ciò che è meglio per l’altro.
Amare se stessi è il primo step per amare, per star bene con l’altro, per costruire un rapporto di nutrimento e crescita reciproca.
E se per amare bisogna prima amarsi, ecco un piccolo decalogo per San Valentino 2023, da inaugurare con un gesto, un piccolo dono o un simbolo a Vostra scelta per ricordare l’inizio del Vostro atto d’amore.
Da oggi quando ci alziamo ci rivolgiamo un sorriso, anche piccolo, solo per noi
Da oggi ci impegniamo a provare gratitudine per ciò che siamo e per quanto abbiamo fatto
Da oggi dedichiamo 10 minuti del nostro tempo a leggere una citazione celebre in grado di ispirarci
Da oggi avremo più pazienza verso di noi
Da oggi volgeremo lo sguardo nella giusta direzione, evitando confronti e inadeguatezze, consapevoli della nostra unicità
Da oggi ci alleneremo alla positività
Da oggi ci impegneremo a lasciar andare tutto ciò che è inutile e superfluo
Da oggi ci applicheremo ad avere una comunicazione più chiara e aperta
Da oggi ascolteremo i nostri bisogni
Da oggi proporremo con gioia all’altro di condividere uno spazio, un tempo di nutrimento e crescita
Da oggi compiremo un gesto consapevole di gentilezza, per noi e per chi lo riceverà
Da oggi dedicheremo dei minuti ad alzare gli occhi, a guardare l’orizzonte, per rompere la routine e essere ricettivi alle nuove opportunità.
Sono piccoli grandi gesti in grado di ricordarci che il nostro primo vero amore dovremmo essere noi.
Non si tratta di narcisismo o di egoismo ma del loro esatto contrario. È la presa di coscienza di come il benessere personale sia la porta di ingresso alle relazioni interpersonali a imporci di prendercene cura.
La consapevolezza di essere l’unica persona con la quale sicuramente passeremo l’interezza della nostra esistenza ci deve spingere alla cura, alla gentilezza, a celebrare, e quindi ricordare, di amarci, per amare. Buon San Valentino!
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