Indagine Nomisma su “I nuovi luoghi di lavoro” e gli effetti dell’ufficio biofilico
Europa Risorse SGR racconta il caso “Welcome”,
l’ufficio biofilico del futuro che sta sorgendo a Milano,
con la partecipazione straordinaria di Kengo Kuma e Stefano Mancuso
I dati del risparmio:
- 245 euro al mq all’anno (quasi 2 milioni e mezzo di euro all’anno per un ufficio di 10.000 mq) risparmiati per le sue qualità biofiliche
- 14 euro al mq all’anno in meno per il consumo di energia elettrica
Un luogo capace di favorire l’integrazione dell’uomo con la natura, il benessere fisico e mentale dei lavoratori, ma anche che sappia ispirare e ospitare momenti di condivisione.
È questo l’identikit dell’ufficio del futuro “Welcome, feeling at work”, l’ufficio biofilico ideato da Europa Risorse SGR che sorgerà nei pressi di Parco Lambro a Milano, raccontato dal suo Presidente Antonio Napoleone insieme a Kengo Kuma e Yuki Ikeguchi di KKAA, principale interprete mondiale dell’architettura organica, e Stefano Mancuso, botanico di chiara fama, coinvolti nel progetto.
“Siamo partiti dalla volontà di fare l’ufficio più verde e sostenibile di Milano, vicino al grande polmone del Parco Lambro, e per questo abbiamo scelto KKAA. Poi ci siamo resi conto di quanto sia invece importante pensare soprattutto alle “persone” che ci lavoreranno e al loro benessere psico-fisico. Applicando questo pensiero abbiamo creato un ambiente di lavoro più sano, luminoso, dinamico, sociale e immerso nella natura, che è poi il contesto che più fa sentire le persone a proprio agio. Nell’ambiente “biofilico” le persone sono più contente di venire in ufficio, si ammalano meno e sono più creative e produttive e, alla fine, questo si trasforma in un significativo risparmio sui costi di produzione per l’azienda: un “win-win-win” tra persone, aziende e pianeta!” – afferma Antonio Napoleone, Amministratore Delegato Europa Risorse.
Per questo Europa Risorse presenta oggi, nella sede di Assolombarda a Milano, l’osservatorio “I nuovi luoghi di lavoro”, realizzato da Nomisma. La ricerca, nata per valutare gli elementi chiave che contraddistinguono il luogo di lavoro ideale per il benessere psicofisico dei dipendenti, ha coinvolto, attraverso interviste in profondità i responsabili HR di 10 imprese e, tramite una quantitative survey strutturata, 500 lavoratori collocati nell’area Metropolitana di Milano.
L’indagine condotta da Nomisma vede la sostenibilità ambientale rivestire un ruolo sempre più rilevante per imprese e lavoratori, una responsabilità collettiva che spinge le persone ad adottare scelte di vita sempre più ecosostenibili. A guidare le azioni della collettività vi sono in primo luogo l’amore per la natura (89%), seguìto dalla responsabilità verso le generazioni future (88%), dal senso del dovere etico e morale (85%), dalla ricerca di una condizione di vita che favorisca il benessere (82%) e infine l’amore per gli esseri animali e il loro habitat (81%). Ne consegue l’idea di un commitment diffuso nell’adottare azioni concrete a sostegno della sostenibilità. L’88% degli intervistati considera molto importante attivare azioni che limitino il consumo di plastica e l’83% ritiene che, per contrastare i cambiamenti climatici, ciascuno debba modificare il proprio stile di vita.
Per la quasi totalità dei lavoratori (95%), la progettazione di abitazioni e uffici del futuro biofilici – ossia in grado di consentire l’integrazione dell’uomo con l’ambiente circostante e in particolare con la natura – è considerata un elemento fondamentale. Questo perché i lavoratori desiderano per il loro futuro un luogo di lavoro capace di sostenere il proprio benessere psico-fisico (87%), un luogo capace di aumentare l’ossigeno e purificare l’aria (86%), uno spazio capace di favorire la produttività dei dipendenti grazie ad un ambiente confortevole (85%), un luogo che contribuisca a migliorare la reputation aziendale (76%) e favorire la presenza in ufficio grazie alla luminosità degli ambienti connessi con la natura (74%).
Sulla base di questa ricerca, “Welcome” si pone come una risposta concreta. L’82% degli intervistati ritiene che l’ufficio “Welcome” possa incidere in maniera elevata sui risultati prodotti dai lavoratori, il 78% ritiene che possa contribuire al miglioramento del benessere psicologico e, infine, il 73% pensa che vi possano essere risvolti positivi anche sui risultati dell’organizzazione.
Considerando il piano individuale, il 91% degli intervistati crede che il progetto “Welcome” potrebbe contribuire in maniera significativa su salute e benessere della persona, per l’84% sulla motivazione, per l’81% su produttività e creatività e per il 74% sull’engagement del lavoratore.
Welcome è anche il primo edificio al mondo che in larga scala utilizza la Fabbrica dell’Aria di Stefano Mancuso, riconosciuto tra i world changer per il suo approccio innovativo, e PNAT per purificare l’aria al suo interno.
“Dobbiamo pensare a una città compatibile con l’ambiente e la mia opinione è che grandi risultati possano essere raggiunti semplicemente utilizzando e introducendo le piante nei luoghi della vita urbana. La mia idea di città del futuro è questa: una città in cui qualunque superficie sia coperta di piante” ha dichiarato Stefano Mancuso.
“Sino ad oggi, la direzione intrapresa dall’architettura è stata quella di rescindere il rapporto tra uomo e natura. In futuro, il ruolo delle costruzioni sarà quello di connettere i due mondi, esattamente come avviene in Welcome Milano, dove l’architettura propone modi di lavorare e stili di vita nuovi”, sostiene Kengo Kuma.
“L’architettura biofilica del progetto Welcome è progettata con elementi organici e spazi che sono il più vicino possibile ad un ambiente naturale, nell’ottica di favorire una vita lavorativa urbana creativa e lungimirante”, dichiara Yuki Ikeguchi, partner di Kengo Kuma and Associates, designer di “Welcome”.
Ma qual è la situazione attuale dei lavoratori milanesi?
La ricerca di Nomisma prosegue analizzando la relazione che le persone hanno con il proprio luogo di lavoro e quanto questo sia orientato al futuro. Soltanto il 37% dei lavoratori si sente ispirato entrando in ufficio e solo il 17% prova felicità, mentre il 30% dei rispondenti ha dichiarato di provare ansia e il 38% noia. Negli ultimi 12 mesi, i fattori che hanno determinato uno stato d’animo negativo al lavoro sono dipesi dalla ricerca di maggiori soddisfazioni economiche (45%), da una diminuzione della concentrazione dovuta ad ambienti poco favorevoli per lavorare (24% che sale al 41% per coloro che si recano in ufficio con uno stato di ansia), dalla ricerca di incarichi più mirati e soddisfacenti (26%) e dalla ricerca di nuove opportunità di carriera (24%). I fattori in grado di determinare gli aspetti positivi del lavoro sono invece la flessibilità lavorativa (25%, che sale al 32% per coloro che si recano in ufficio provando sensazioni di felicità), il work-life balance (24%), coerenza nell’etica e nei valori aziendali (12%), e una completa attenzione al benessere della persona (8%).
Cosa desiderano i lavoratori?
L’87% degli intervistati ritiene che tra le responsabilità delle istituzioni e dei datori di lavoro vi sia quella di garantire il benessere psico-fisico della persona nell’ambiente di vita quotidiano e in quello lavorativo.
A guidare la scelta della sede aziendale ideale per i lavoratori sono quindi sia elementi hard e di layout (legati alla struttura dell’edificio e all’organizzazione della luce, del verde e degli spazi, nonché alla collocazione all’interno della città) sia aspetti soft (che impattano sulla crescita professionale della persona e sull’organizzazione del suo lavoro in azienda).
La trasmissione dei valori del brand, la flessibilità del lavoro e degli spazi, la tutela e il benessere delle persone, la retention dei talenti e, infine, delle soluzioni e un layout per «fare insieme» come, ad esempio, un maggior numero di sale riunioni, spazi per conference call singole o di gruppo, spazi dedicati al fitness e al relax e auditorium per workshop con gli stakeholder sono solo alcune delle azioni messe in atto dalle imprese intervistate. Sul piano della sostenibilità le case history di successo mostrano l’orientamento verso una produzione-consumo sostenibile, incentivi alla mobilità green, un’attenzione nella riduzione degli imballaggi e la produzione e l’utilizzo di energia pulita.
“La pandemia ci ha insegnato un nuovo modo di lavorare, più flessibile e che, se utilizzato nella maniera corretta, consente di massimizzare l’equilibrio vita-lavoro di ciascuno di noi. Per questo motivo, ci siamo adoperati per creare una policy di Smart Working che tenga conto delle nuove esigenze dei dipendenti con l’obiettivo di creare una condizione di benessere generale per tutti.” – afferma Matteo Melchiorri, Human Capital Officer Fastweb.
“I drivers che guidano la scelta di una sede aziendale, come la flessibilità del lavoro e degli spazi, la tutela e il benessere dei lavoratori, la retention delle persone di talento, l’attenzione alla sostenibilità ambientale sono ormai degli elementi essenziali per le nuove generazioni.” – sottolinea Jacopo Moschini, Presidente Confindustria Lombardia giovani.
Accanto ai dati della ricerca di Nomisma, emergono i sorprendenti numeri del risparmio dell’ufficio biofilico progettato da Kengo Kuma and Associates.
Quasi 2 milioni e mezzo di euro all’anno risparmiati su 10 mila mq all’ufficio biofilico milanese Welcome, per un inquilino che ne occuperà gli ambienti per 10 anni (fonte Stok, The Financial Case for High-Performance Buildings, 2018).
Si risparmiano anche 14 euro al mq all’anno in termini di consumo di energia elettrica ed infine sono stati condotti degli SPACE TESTS realizzati da DEGW per gli inquilini interessati a Welcome su un affitto base di 350 euro al mq/anno, il risparmio sarebbe di 35 euro mq/anno.
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