FederModaMilano: 403 milioni di euro per i saldi invernali milanesi 2023

FederModaMilano: 403 milioni di euro per i saldi invernali milanesi 2023

FederModaMilano: 403 milioni di euro per i saldi invernali milanesi 2023

Prevista una crescita di oltre il 10% rispetto allo scorso anno con 154 euro di spesa pro capite.

Fra il 30 e il 40% la percentuale media di sconto

 Andrea Colzani, presidente FederModaMilano: tanti turisti stranieri, iniezione di fiducia per l’intero comparto moda

Al via il 5 gennaio i saldi invernali. FederModaMilano (aderente alla Confcommercio milanese) stima per Milano un budget a famiglia di 338 euro ed una spesa pro capite di 154 euro.  Il giro d’affari complessivo prevede una crescita di oltre il 10% rispetto al 2022, assestandosi sui 403 milioni di euro.  La percentuale media di sconto praticata dal mondo retail per questi saldi invernali milanesi, stimata da FederModaMilano, sarà del 30 – 40%.

Da questi saldi invernali – rileva FederModaMilano – si attende un trend positivo per realizzare liquidità e mitigare i ripetuti aumenti di energia e di gas che le imprese hanno dovuto sostenere faticosamente a più riprese, convivendo anche con il fenomeno oramai tanto diffuso degli sconti sul web e sulle piattaforme dei grandi marchi praticati con ampio anticipo. L’andamento positivo delle vendite di dicembre infonde fiducia negli operatori del fashion che, dopo due anni di pandemia vedono nel primo evento commerciale dell’anno nuovo una riproposizione in chiave di normalità di questo rito collettivo tanto atteso dai consumatori alla ricerca, dopo le festività, del capo d’abbigliamento particolare o dell’accessorio moda ribassato.

Per Andrea Colzani, presidente di FederModa Milano, i saldi sono un momento importante per economia, consumatori e imprese: “La massiccia presenza dei turisti a Milano, soprattutto stranieri, (con eccezione degli orientali e dei russi), con numeri paragonabili agli anni pre-Covid – afferma – costituisce un’iniezione di fiducia per l’intero comparto moda dopo gli anni bui della pandemia. Gli operatori attendono un’occasione di riscatto in un panorama commerciale in continua evoluzione, sempre più difficile da delineare e da interpretare”.

 

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