Medicina Estetica, l’importanza del check up della pelle
Bellezza e armonia: per il raggiungimento di questo risultato, un controllo dal dermatologo è un “must” prima di sottoporsi ai trattamenti estetici per migliorare il nostro “look”
Durante la prima visita del paziente, chi si rivolge a un medico di Medicina Estetica, è d’obbligo – da parte di quest’ultimo – l’acquisizione di un’anamnesi dettagliata per sondare patologie pregresse o in atto, l’eventuale terapia farmacologica in corso e anche per esaminare lo stile di vita che influenza profondamente lo stato della pelle e le relative problematiche cutanee.
Come inizia il check up cutaneo?
Con l’ispezione dell’epidermide che deve essere eseguita prima a occhio nudo, per valutare uniformità di colorito, luminosità, rugosità, visibilità dei pori, teleangiectasie, discromie nevi, cheratosi e poi con luce fredda e lente di ingrandimento allo scopo di dettagliare maggiormente alcune regioni o alcuni aspetti.
Dopo l’ispezione va eseguita la palpazione cutanea, volta a evidenziare discontinuità (cheratosi, basaliomi, cisti sebacee, grani di miglio), untuosità o secchezza della cute o tendenza ad arrossamento. Un altro parametro importante da valutare è la sensibilità cutanea perché permette di prescrivere terapie cosmetologiche e trattamenti di Medicina Estetica idonei a desensibilizzarne la cute. Medicina Estetica, l’importanza del ceck up della pelle
Parliamo ora di specialità
Che cosa fa esattamente il Medico Estetico?
E’ lo specialista che mette a disposizione le sue competenze per agire direttamente su un inestetismo che provoca disagio nel paziente o agisce per la prevenzione degli stessi (come l’invecchiamento cutaneo).
E il Dermatologo?
Studia la struttura della pelle, ne analizza il funzionamento, diagnostica e tratta i disturbi che possono verificarsi in questo esteso organo del corpo. Entrambi sono professionisti laureati in medicina.
Centri di Medicina Estetica
Sono delle vere e proprie strutture sanitarie che devono rispondere ai requisiti specifici dettati dalle regioni di appartenenza dove operano professionisti laureati in Medicina e Chirurgia e infermieri professionali.
Si eseguono trattamenti specialistici di dermatologia, chirurgia estetica, scienza dell’alimentazione e, naturalmente, Medicina Estetica con metodiche per migliorare l’aspetto estetico dei pazienti o a correggerne difetti morfo funzionali.
Si adoperano presidi medici (filler, peeling chimico, tossina botulinica) e apparecchiature medicali (ultrasuoni, radiofrequenza, laser ecc.) di esclusiva pertinenza medica o di personale preparato al loro utilizzo.
E’ quindi importante che Medico Estetico e Dermatologo lavorino in sinergia per la buona riuscita del trattamento estetico cui la paziente si sottopone, soprattutto se ci sono dubbi circa la tecnica scelta.
“A questo proposito, afferma il Dottor Dario Tartaglini, Direttore Sanitario di BETAR MEDICAL, Centro Specializzato in Medicina Estetica di Milano, non è consigliato sottoporsi a un trattamento laser quando si ha in corso una terapia orale con antibiotici, cortisone, trattamenti ormonali sostitutivi e farmaci immunosopressori.
Questo perché si potrebbe incorrere in macchie cutanee e a un mancato raggiungimento del risultato tanto sperato. Inoltre, particolare importanza rivestono l’alimentazione e funzione intestinale, attività sportiva, l’esposizione a raggi UV, inquinamento o agenti irritanti, la storia ponderale, le abitudini cosmetiche, il fumo, l’assunzione di alcol”.
Così come sono da evitare, informa ancora Tartaglini, trattamenti con acido ialuronico in presenza di herpes, eczemi e malattie della pelle tipo la dermatosi autoimmune.
Dottor Tartaglini, due parole sull’epilazione laser e le relative precauzioni. Ci sono aree da trattare con maggior cautela?
Le tecnologie utilizzate per l’epilazione hanno come bersaglio la melanina, di conseguenza ci sono limitazioni legate principalmente ad alterazioni della pigmentazione.
Nei nevi, l’aumento del numero di melanociti suggerisce che l’energia laser potrebbe essere assorbita dagli stessi con conseguenti alterazioni cliniche, dermoscopiche e istologiche: questo deve essere tenuto presente, specialmente nei pazienti che hanno fattori di rischio per lo sviluppo di melanoma o con storia di nevi displastici.
I trattamenti sul viso devono essere effettuati con molta attenzione, in modo particolare vicino agli occhi.
E, per concludere?
“Non va dimenticato – sottolinea Dario Tartaglini – che la nostra pelle (ed in particolare quella del viso su cui puntiamo l’attenzione) è il frutto di un “mix” di genetica (quello che ci portiamo nel nostro DNA: guardate la vostra mamma e probabilmente capirete come sarete tra qualche anno e come sarà la vostra pelle), benessere (la cura che abbiamo di noi stessi a 360°: movimento, sedentarietà, fumo, e altri fattori), ambiente (se viviamo in un ambiente molto inquinato, se lavoriamo all’aperto o al chiuso), nutrizione (quello che mangiamo); dobbiamo non solo nutrire, idratare e mantenere la nostra pelle utilizzando dei trattamenti specifici e adatti alla nostra epidermide, ma possiamo anche andare a correggere eventuali difetti (che possono essere rughe, luminosità, elasticità).”
Info: Dottor Dario Tartaglini – Direttore Sanitario BETAR MEDICAL – Studio Polispecialistico di Medicina e Chirurgia – Via Melzi D’Eril, 26, 20154 Milano – Tel. 02/36684785/6 – info@betarmedical.it – www.betarmedical.it
Stefania Bortolotti
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