‘Sophia Loren Restaurant’- Original Italian Food apre nel cuore di Milano
Dopo il grande successo riscosso dall’apertura a Firenze nell’aprile del 2021, ‘Sophia Loren Restaurant’ – Original Italian Food, il primo della catena di ristoranti dedicato alla famosa attrice napoletana, prosegue il proprio percorso di aperture scegliendo, come seconda tappa del suo piano di espansione, il capoluogo meneghino. Il nuovo ristorante ha infatti aperto i battenti in via Cesare Cantù 3, nell’isolato tra Piazza Duomo e Piazza Cordusio ed è stato inaugurato ieri sera alla presenza della Signora Loren.
La partnership siglata tra la società Dream Food, presieduta da Luciano Cimmino, imprenditore già alla guida del gruppo italiano Pianoforte Holding, a cui fanno capo i brand Yamamay e Carpisa e la diva stessa, prevede infatti oltre ad un accordo di licenza con la Signora Loren per una catena di locali con il suo brand, un vero e proprio piano di sviluppo, sia in Italia sia all’estero.
Per il ristorante di Milano è stata scelta una location d’impatto nella zona di Piazza Cordusio, la celebre piazza milanese meta di cittadini e turisti, diventata recentemente palcoscenico delle nuove tendenze di global retail e presenta lo stesso format di quello di Firenze: il ristorante è infatti stato progettato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Redaelli e associati, in collaborazione con Costa Group, azienda leader per la creazione di arredi per il settore del food&beverage.
Caratterizzato da ampie vetrate che si affacciano su via Cantù, il locale si sviluppa su una superficie di 400 mq e si estende su un unico livello, dividendosi in 3 sale principali: la prima, da cui sia accede al locale, dedicata al cocktail&wine bar, le altre due al ristorante.
Con i suoi 150 coperti, il ristorante Sophia Loren – Original Italian Food offre un servizio di ristorazione, bar, caffetteria, pasticceria e cocktail&wine bar, proponendo un menu italiano tradizionale ma esclusivo e ricercato, per un pubblico attento ed esigente.
All’entrata del locale il cliente viene subito attratto dal protagonista indiscusso: la pizza – firmata da Francesco Martucci, premiato come miglior pizzaiolo del mondo per 4 anni consecutivi. Il banco dedicato alla preparazione della pizza è delimitato da un’ampia vetrata che delimita la zona dedicata ai forni, rivestiti da una texture color oro brillante, una superficie tridimensionale che ricorda uno scrigno prezioso, per custodire e esaltare la materia prima di qualità superiore, caposaldo della tradizione della pizza napoletana: il celebre “Oro di Napoli“. Questo oro diviene il fil rouge dell’intero concetto architettonico – spaziale.
I forni divengono l’elemento di cerniera per introdurre nelle zone dedicate al ristorante: accedendo alla “navata” adibita a sala ristorante si è come trasportati in un’altra dimensione dove ogni area personalizzata si caratterizza per la cura del dettaglio. Le sedute si alternano tra divani e poltroncine circolari ed avvolgenti con tessuti in vero cuoio e dalle tonalità tipicamente mediterranee.
Tutti gli elementi d’arredo, come i tavoli in vetro retro laccato decorato e le vetrate nelle tonalità cangianti e sgargianti, evocano la solarità e l’energia che solo l’atmosfera mediterranea e la sua natura può donare.
La precisa geometria della disposizione planimetrica crea una serie di spazi sensuali ed accoglienti dove i clienti sono abbracciati e stimolati attraverso il cambiamento di dimensioni e forme: si genera una sequenza di spazi, ciascuno definito, ma che contemporaneamente scorre l’uno nell’altro per guidare piacevolmente l’ospite.
Gli spazi sono visibili gli uni agli altri per enfatizzare le generose dimensioni del locale, eppure ognuno di essi si riserva di far sentire a proprio agio il fruitore. La divisione delle aree è discreta consentendo di frazionare gli ambienti per creare spazi più intimi e conviviali.
Le immagini di Sophia, opportunamente illuminate e collocate nelle partizioni verticali, a volte ricreate con anelli calati dal soffitto diventano protagoniste e completano, con altri preziosi elementi di autentica oggettistica ed alcune opere di grande valore, l’attenzione posta alle pareti. Prima tra tutti è l’installazione di Luigi Masecchia, artista italiano conosciuto nel mondo per la sua capacità di trasmettere arte con un numero infinto di tappi metallici che, come dei pixel, ricostruiscono il volto sinuoso di Sophia. Il poliedrico artista napoletano Ernesto Tatafiore si è invece occupato di disegnare le illustrazioni dei sottopiatti e dei tavoli in vetro che riportano il volto di Sophia.
Al centro della disposizione planimetrica è stato posto il vero ‘cuore’ del ristorante: una grande corte delimitata da ampie vetrate decorate a soffitto e a parete. Un giardino d’inverno dove la natura è l’indiscussa protagonista: tecnologie innovative Coelux ricreano la luce solare naturale esattamente come il moto di rivoluzione naturale del nostro sistema solare.
Una sala riservata ad eventi privati discretamente filtrata con elementi tridimensionali raffiguranti Sophia completano la distribuzione interna del ristorante.
Nelle stagioni più temperate è possibile anche pranzare e cenare nel dehor, delimitato da fioriere arricchite da orchidee variopinte.
Per quanto riguarda la cucina, come per il ristorante di Firenze, oltre alle pizze firmate da Francesco Martucci, per 4 anni consecutivi miglior pizzaiolo del mondo 2022 con il locale ‘I Masanielli’ a Caserta, due dei primi piatti lo ‘Spaghetto al Pomodoro’ e il ‘Mezzo Pacchero Provola e Pancetta’ sono stati firmati da Gennarino Esposito, chef con due stelle Michelin patron del ristorante ‘Torre del Saracino’, a Vico Equense e la pasticceria da Carmine di Donna già guida della pasticceria del ristorante pluristellato ‘Torre del Saracino’.
Particolare cura è stata dedicata alla scelta del caffè che più autenticamente rappresentasse l’ineguagliabile espresso servito a Napoli.
Dopo una lunga selezione, che ha incluso anche piccole torrefazioni con esperienze pluridecennali, la scelta è caduta su Caffè Vesuvio, “cuore napoletano”.
Esclusiva del locale di Milano, la collaborazione con Ostricaro Fisico®, ostriche e frutti di mare, freschi e di qualità, un viaggio nel gusto della tradizione partenopea.
‘Il piano di aperture di questo progetto ambizioso e innovativo iniziato nel 2014 prosegue con Milano, scelta come seconda tappa del nostro viaggio per condividere sia con i milanesi che con i turisti di passaggio un pezzetto della tradizione culinaria napoletana. Sophia Loren, musa ispiratrice del progetto, scelta per la sua calcata mediterraneità dal carisma che oltrepassa qualsiasi confine geografico e generazionale, continuerà ad accompagnarci in questo percorso che prevede un piano di aperture in Italia e all’estero. La prossima tappa sarà Bari con apertura prevista entro la fine dell’anno.’
Luciano Cimmino
Presidente di Dream Food e di Yamamay e Carpisa
‘Ho abbracciato da subito con molto entusiasmo questo progetto perché racchiude in sé alcune delle cose che amo di più: la cucina italiana e partenopea, i momenti di condivisione attorno a un tavolo con la mia famiglia e i miei amici e poi diversi dei personaggi che ho interpretato sono in qualche modo legati alla cucina. Sono contenta che il viaggio prosegua con Milano perché è una città straordinaria.’
Sophia Loren
‘L’intenzione del progetto era quella di creare uno spazio moderno, sofisticato e raffinato dove l’eleganza ed il calore dei materiali accuratamente scelti generassero un’installazione contemporanea, un’estetica leggera e luminosa che permette di valorizzare ed interpretare le dimensioni dello spazio esistente.’
Arch. Ivo Redaelli
https://sophialorenrestaurant.com
IG e FB: @sophialorenrestaurant
Bolier Plate
Dream Food La Società, proprietaria di ‘Sophia Loren Restaurant’- Original Italian Food, è partecipata dalle famiglie Cimmino e Carlino, da Francesco Pinto, dall’imprenditore Sergio Ubaldo, da Nicola Giglio – un imprenditore italiano basato a Hong Kong, dall’Arch. Ivo M. Redaelli e da una società finanziaria presieduta da un professionista della City milanese, Rosario Bifulco.
Francesco Martucci
Miglior Pizzaiolo del mondo 2022: questo è solo l’ultimo dei riconoscimenti ottenuti da Martucci, punto di riferimento per gli appassionati del settore e non solo. Colui che ha riscritto la Storia della pizza: la sua “Mani di velluto” – la pizza più imitata degli ultimi 10 anni – ha rivisitato la salsiccia e friarielli, rendendola pop e sogno proibito dei pizza lovers. Grande studio delle materie prime, stagionalità, recupero di vecchie ricette: la sua infinita passione per il cibo di qualità lo porta a girare per ristoranti stellati in giro per il mondo nei suoi giorni liberi: qui vede, annusa, prova, “ingloba”. Sensazioni che fa sue e ripropone ad ogni nuovo menù, ogni volta più ambizioso. Perché mangiare una sua pizza non è mai “solo una pizza”, ma emozioni da mordere.
Gennaro Esposito
Gennaro Esposito, Chef due stelle Michelin, della Torre del Saracino a Vico Equense (Na) ha aperto il suo ristorante nel 1991 e si è fatto presto ammirare per la creatività di alcuni piatti che lo hanno reso celebre. Gennaro Esposito è universalmente riconosciuto come una guida sicura e prolifica per i giovani chef. Il suo stile resta – sempre e comunque – quello della retro-innovazione, abbinata alla stagionalità e alla cura delle materie prime.
Arch. Ivo Maria Redaelli
Nel 2002 consegue la Laurea in Architettura all’Università della Svizzera italiana, Accademia di Architettura di Mendrisio e nel 2003 ottiene l’equiparazione della stessa in Italia presso il Politecnico di Milano. Nel 2004 si iscrive all’Albo dell’Ordine degli architetti di Milano. Inizia a lavorare nell’Atelier di Mario Botta a Lugano nel 2002 a diversi progetti italiani ed internazionali. Attualmente è socio co-titolare dello Studio di Architettura ed Ingegneria Redaelli e associati con sede a Vimercate (MB), con il quale sviluppa e realizza progetti (residenziali,
pubblici, spazi sacri, piani urbanistici, hotel, ospedali, industrie), in Italia e all’estero. Per maggiori informazioni: www.redaelliassociati.it
Sophia Loren Restaurant Milano
Via Cesare Cantù 3
20123 Milano
Sophia Loren Restaurant Firenze
Via dei Brunelleschi, 11
50123 Firenze
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