Il Principe di Melchiorre Gioia – Una storia inutile

Il Principe di Melchiorre Gioia

Il Principe di Melchiorre Gioia – Una storia inutile

Il principe di Melchiorre Gioia è il nuovo lungometraggio del regista Andrea Castoldi, prodotto da CF-FILM e Distribuzione Indipendente, in collaborazione con Film Commission Lombardia Faeria S.r.L., nelle sale dal 27 ottobre 2022.

Dopo l’esordio con Ti si legge in faccia e il successo nel panorama della distribuzione indipendente dei due film successivi Vista mare e Non si può morire ballando, Castoldi torna alla regia con un  film ispirato a una “storia inutile”.

Realizzato in modo autonomo e indipendente, ma dall’impatto economico più impegnativo, il film è stato girato in tre settimane a Milano e a Gallarate. Ambientato in due distinte epoche, il 1998 e l’oggi, la difficoltà principale è stata proprio raccontare gli anni ‘90 senza i mezzi di una grossa produzione, cercando di ottimizzare tempo e risorse.

Il Principe di Melchiorre Gioia
Andrea Castoldi

Di genere commedia, grottesco, con interprete Silvio Cavallo, attore che arriva dal cabaret e che ha una vena comica, completano il cast Matilde Veneri (Lucia), Valeria Bonalume (La Ballerina), Cristian Tuzzato (Il Colla), Marco Speziali (Paul Trendy), Danny Duyko (il brasiliano) e Marcella Magnoli (La Nonna).

SINOSSI
Milano, 1998. Via Melchiorre Gioia, l’arteria che collega la periferia con il centro di Milano, è la via della perdizione notturna a buon mercato, accessibile a tutti. Ci sono locali di travestiti e prostitute. È soprattutto la zona del Principe (Silvio Cavallo), che quasi ogni sera agghindato con una finta pelliccia grigia, capelli biondi ossigenati, occhiali da sole di plastica gialli, arriva in autobus per dare inizio alle sue notti brave. Una vita notturna costellata di personaggi improbabili che come arrivano poi spariscono. Vive con la nonna che lo accudisce come fosse un eterno adolescente. Impiegato in fabbrica, decide di lasciare il lavoro per noia. Una storia di ordinaria sconfitta con un principe ben lontano dall’essere tale.
Milano, oggi. Il Principe è un cinquantenne, disoccupato e affetto da una svogliatezza cronica, che si arrabatta senza troppo impegno con lavoretti di volantinaggio che lo conducono nei luoghi e nei ricordi dei bagordi di un tempo.
Le due linee temporali si dipanano come i binari del tram e tracciano la storia di un perdente, per indole e per scelta. In una società fondata su obiettivi da raggiungere e risultati da ottenere, il nostro è un antieroe predestinato. Un professionista della sconfitta.

Il principe di Melchiorre Gioia – Una storia inutile

Dal 27 ottobre al cinema

Durata: 86 minuti

 

Condividi