Area perioculare: tutte le tecniche iniettive, rigenerative e chirurgiche per il rimodellamento e ringiovanimento del sopracciglio
Presentate le ultime novità nel campo della medicina estetica al Congresso Agorà a Milano, 6-8 ottobre 2022
Area di grande interesse per i pazienti, il sopracciglio ha riscoperto una sua centralità nei canoni estetici e nella moda stessa, cambiata dal secolo scorso. Un’attenzione che non può essere sottovalutata ma che anzi, grazie a tecniche combinate e sempre più all’avanguardia, regala all’intera zona uno sguardo più aperto e un volto più luminoso.
Lo sguardo è il primo canale di comunicazione tra due persone ed è anche la prima area del corpo a mostrare i segni dell’invecchiamento. Le sopracciglia, infatti, in seguito al processo di invecchiamento dell’area perioculare, tendono con il passare degli anni a scendere verso il basso. Il risultato di questo scivolamento è quindi uno sguardo triste, appesantito e stanco: la posizione delle sopracciglia determina anche la posizione delle palpebre superiori, la cui pelle tende ad essere meno tesa, togliendo luce e spazio all’occhio. Per questo motivo, molte persone, sia uomini che donne, decidono di sottoporsi ad interventi chirurgici o a trattamenti estetici per contrastare e combattere i segni del tempo. I disturbi causati dalle sopracciglia cadenti, infatti, non sono solo di natura meramente estetica ma a lungo possono diventare anche funzionali: ne è un esempio il gesto di corrugare la fronte per migliorare la vista può generare una tensione muscolare finendo per provocare mal di testa e cefalee. Inoltre, tutti i tessuti che fanno da cornice all’occhio vanno incontro a cambiamento: osso, tessuto adiposo e cute, contribuendo allo scivolamento verso il basso del sopracciglio.
Quando parliamo di “contorno occhi” intendiamo quella precisa zona che circonda gli occhi, nota appunto come area perioculare che ha caratteristiche particolari quali una cute più sottile, con un numero di follicoli piliferi, grasso sottocutaneo, ghiandole sebacee e sudoripare inferiori rispetto al resto del corpo. Anche la circolazione linfatica e sanguigna di questa zona è piuttosto rallentata. Proprio per queste peculiari caratteristiche distintive, la pelle del contorno occhi appare molto suscettibile al ristagno di liquidi e di sangue; inoltre, quest’area risulta chiaramente più secca e permeabile rispetto alle altre zone del viso. Tutto ciò quindi si traduce in una naturale predisposizione verso borse, occhiaie e rughe d’espressione.
Come intervenire, dunque?
La sessione “Tecniche iniettive, rigenerative e chirurgiche per il rimodellamento del sopracciglio e ringiovanimento dell’area perioculare” coordinata dalla Dott.ssa Monica Renga – Medico Estetico coadiuvata da specialisti del settore, mette al centro una struttura anatomica complessa e delicata.
“Il trattamento e miglioramento in questa regione è sia tecnicamente impegnativo che gratificante per il paziente. Dovrebbe essere affrontato con conservatorismo e cautela poiché anche gli errori più piccoli diventano visibili e possono essere difficili da trattare” spiega la Dott.ssa Renga.
La deformità dell’area del sopracciglio si manifesta dapprima come una depressione dei tessuti molli della regione laterale e mediale dell’orbita a causa di una deplezione del tessuto osseo sottostante, condizionando un mancato supporto ai tessuto grasso, muscolare e cutaneo.
I pazienti che ottengono risultati migliori con la gestione non chirurgica della deformità periorbitale non hanno una lassità eccessiva pelle spessa e senza ptosi eccessiva dei tessuti molli. Una tecnica efficace consiste nell’iniettare l’area periorbitale del tetto e più superficialmente nel sottocutaneo con un filler riempitivo con G prime intermedio, per ottenere un aspetto più giovane dell’area periorbitale.
Tra i vari trattamenti disponbili, è da menzionarsi quello con tossina botulinica per il terzo superiore del volto condiziona un cambiamento della posizione e della forma del sopracciglio. In alcuni casi i pazienti richiedono un sollevamento della coda del sopracciglio al fine di un miglioramento estetico. Dati della letteratura evidenziano come il trattamento con tossina botulinica dei depressori mediali e laterali e dell’elevatore del sopracciglio, ne condizioni in modo significativo altezza e forma con un diverso impatto sulle caratteristiche morfomeriche e di posizione del sopracciglio. Il trattamento di ciascuno di questi gruppi muscolari singolarmente produce un effetto diverso sulle caratteristiche del sopracciglio
Nell’ambito della medicina estetica del volto però, il terzo superiore è stato spesso affrontato con la sola tossina lasciando ai fillers il compito di ringiovanire le restanti aree del volto. Recentemente il trattamento della tempia è diventato di uso più comune, rimanendo però tra i trattamenti riservati a medici con più esperienza. I filler della regione frontale si sono spesso limitati a coadiuvare l’azione della tossina nella correzione delle rughe di movimento, tralasciando troppo spesso gli aspetti di correzione volumetrica e limitando quindi le azioni positive meccanico estetiche del contouring. Aspetto fortemente limitante del trattamento di quest’area è la ricca rete vascolare artero-venosa, che rende il trattamento pericoloso se effettuato sul piano sbagliato.
L’azione sinergica della tossina e dell’acido ialuronico migliorano l’aspetto globale del terzo superiore e dell’area periorbitaria. Il ripristino del contouring adeguato della fronte e della tempia ha un effetto estetico immediato dovuto alla distensione dei tessuti e ad un miglioramento di forme, superfici e riflessione della luce. Il ritrovato supporto che i filler danno al muscolo frontale consente una progressiva più efficace azione di lifting che si rende evidente nel tempo. Questo effetto risulta possibile per una ritrovata competenza muscolare resa più efficace dall’inibizione dei muscoli antagonisti da parte della tossina botulinica.
L’associazione di tossina botulinica e fillers a tecnologia Vycross a livello del terzo superiore e della tempia, si conferma quindi una combinazione efficace per un ringiovanimento dell’area con ritrovato effetto estetico grazie ad un miglioramento funzionale. Altre metodiche quali l’uso di fili di trazione, di energy device, tecniche rigenerative e altro ancora verranno discusse come trattamenti di combinazione ad alta efficacia nel trattamento di questa delicata area anatomica.
In conclusione, essendo questo distretto anatomico sotto la costante attenzione dei pazienti, si può parlare – anche a causa della pandemia – ad un cambio di scenario nel panorama della Medicina Estetica portando altresì molti giovani a sviluppare una sensibilità estetica e una consapevolezza maggiore volta al miglioramento di sé con risultati naturali ed efficaci. Non più solo segni del tempo, i Millennials desiderano uno sguardo accattivante, luminoso, che piaccia. La pandemia ha dato il colpo di coda facendo diventare quest’area centro di attenzione a causa dell’uso quotidiano e protratto delle mascherine che ha quindi incrementato la richiesta di trattamento della parte superiore del volto.
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Agorà – Società Italiana di Medicina ad Indirizzo Estetico è una Società Scientifica Italiana attiva nello sviluppo e nella formazione della Medicina Estetica in Italia e nel mondo. La S.M.I.E.M. (Scuola Superiore Postuniversitaria di Medicina ad Indirizzo Estetico di Milano), creata e gestita fin dal 1986 dall’ A.S.I.U.M. (Associazione Specialisti Idroclimatologi dell’Università di Milano) e patrocinata da vari Enti e Associazioni nazionali ed internazionali, trova dal 1996 in Agorà (Associazione per l’Aggiornamento Medico) la continuità della propria consolidata tradizione di insegnamento. Dal 1998 inoltre, Agorà organizza e promuove l’annuale Congresso Internazionale di Medicina Estetica, un importante appuntamento internazionale per un costante confronto interdisciplinare ed aggiornamento scientifico su tutte le novità di settore. www.societamedicinaestetica.it
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