JAZZMI 2022, il fantastico mondo jazz
JAZZMI, ideato e prodotto da Associazione JAZZMI, Ponderosa Music & Art e Triennale Milano Teatro, in collaborazione con Blue Note Milano, è il festival che porta ogni anno a Milano il meglio del jazz italiano e internazionale. Quest’anno si svolge dal 29 settembre al 9 ottobre con un’edizione speciale che abbraccia più luoghi, suoni e tradizioni.
La direzione artistica è affidata a Luciano Linzi e Titti Santini, che annunciano: «Il jazz è simbolo di integrazione tra culture, armonia tra musicisti e tra appassionati di tutto il mondo. Per questo, pur nei tempi terribili che l’umanità sta vivendo, pensiamo che il jazz continui ad avere un ruolo fondamentale, a offrire occasioni di incontro, condivisione e arricchimento. Il jazz dimostra sempre una vitalità assolutamente senza fine. Si rigenera, si proietta in avanti, si mescola dialogando sempre con altri stili e altri influenze».
Siamo al settimo compleanno del festival, con un programma di oltre una quarantina di concerti, ospitati in diversi spazi, nei teatri e nei club. Dal Teatro della Triennale, epicentro della manifestazione, all’area dell’ex Macello di Viale Molise, poi nei locali, il Blue Note, l’Alcatraz, Santeria Toscana 31 e i Magazzini Generali. Nei teatri Dal Verme e Degli Arcimboldi. Inoltre, eventi speciali, film, mostre, incontri con gli artisti.
«Anche il programma di quest’anno manterrà le linee guida disegnate nel corso di questi sette anni. Dare un quadro della scena jazz che sia il più variegato e completo possibile», precisa Luciano Linzi, direttore artistico JAZZMI.
La rassegna inizia con l’inedito concerto al Teatro Dal Verme, che metterà in scena sullo stesso palco un curioso incontro tra generazioni: da una parte il vibrafonista Saverio Tasca e i Casino Royale, storico collettivo della scena alternativa milanese anni Novanta; dall’altra, l’eclettico ed estroso cantautore-polistrumentista Venerus e la vocalist Marta Del Grandi.
Imperdibile lo show dell’8 ottobre alla Santeria Toscana 31 di Bobby Solo in duo con il pianista di BB King e John Lee Hooker Boogie Boy. Numerosi gli ospiti internazionali di grande talento.
Mancherà a tutti Jaimie Branch, trombettista, compositrice, bandleader e vocalist, improvvisamente deceduta a New York a metà agosto. Avrebbe dovuto esibirsi a Milano in duo con Jason Nazary.
Spiccano quest’anno le presenze al nostro festival di due nomi molti in auge Oltremanica come la trombettista-compositrice Emma Jean Thackray (venerdì 7 ottobre in Triennale) e il tastierista Joe Armon-Jones (il 30 settembre sempre in Triennale). Da non perdere nemmeno Ill Considered, un terzetto post-afrobeat londinese il cui ultimo disco, “Liminal Space” è bellissimo (in Triennale il 2 ottobre) e il tastierista Alfa Mist (il primo ottobre alla Santeria Toscana 31), artista che fa della contaminazione il suo credo. Contaminazione, tra l’altro, anche alla base di “The Paradox”, il progetto elettro-jazz del leggendario pioniere della techno di Detroit Jeff Mills e del tastierista francese di origine guyanese Jean-Phi Dary (il 6 ottobre in Conservatorio).
Abbiamo i nuovi giganti del jazz americano: Uri Caine in duo con il cantante Theo Bleckmann (il 30 settembre in Triennale) e al maestoso batterista Billy Hart, in quartetto con il sassofonista Ethan Iverson (il 2 ottobre al Blue Note per due set). In concerti anche altri due straordinari esponenti della scena jazz contemporanea come i pianisti Craig Taborn (il 9 ottobre in Triennale) e Vijay Iver (il 4 ottobre in Triennale). Senza dimenticare il trombettista Avishai Cohen, artista di base a New York della scuderia Ecm (dal vivo, alla testa del suo classico quartetto, il 7 ottobre in Triennale).
Per la scena jazz italiana ci saranno due grandi della nostra tromba, Fabrizio Bosso (alla testa del quartetto We Wonder il 29 settembre in Triennale) e Paolo Fresu (con il progetto dedicato a “Heroes” di David Bowie che coinvolge anche Petra Magoni il 20 settembre in Conservatorio), così come l’intramontabile sassofonista Claudio Fasoli (9 ottobre in Triennale). E le fisarmoniche dal virtuosismo inarrivabile del duo composto da Antonello Salis e Simone Zanchini (il 2 ottobre alla Triennale).
Avremo Mario Biondi, in concerto il 2 ottobre agli Arcimboldi con il suo primo gruppo, l’High Five Quintet, e Raphael Gualazzi (il 9 ottobre al Conservatorio Verdi).
Presenza fissa del cartellone di JAZZMI sin dalla prima edizione il pianista Enrico Intra, uno degli autentici padri del jazz italiano
Oltre ai set di Hart-Iverson, il quintetto di Jeremy Pelt, tra i trombettisti più apprezzati delle ultime generazioni, e il cantante soul britannico Myles Sanko, (rispettivamente il 4 e 7 ottobre).
Oltre ai concerti, quest’anno JAZZMI promuove una transizione ecologica di Milano, in collaborazione con il progetto “Forestami”. L’obiettivo dell’iniziativa è potenziare la de-pavimentazione e la rinaturalizzazione della città, piantando tre milioni di nuovi alberi entro il 2030.
JAZZMI 2022
Dal 29 settembre 2022 al 9 ottobre 2022
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