Gambe gonfie per il caldo: cosa fare? I consigli degli esperti
L’ondata di caldo africano che attanaglia tutta la Penisola e l’Europa ci terrà compagnia ancora per un bel po’, un caldo che può avere ripercussioni anche sulla salute delle gambe, che accumulano ritenzione idrica e appaiono gonfie e appesantite. Un disturbo che affligge un gran numero di donne e anche di uomini di tutte le età.
Il caldo complica certamente la situazione: l’aumento della temperatura dei liquidi corporei predispone ad una vasodilatazione che aumenta il loro ristagno negli spazi tra le cellule, determinando quel senso di appesantimento a fine giornata, associato spesso a gonfiore delle caviglie e all’insorgenza di varicosità.
E’ un aspetto di cui parliamo molto con le pazienti in queste settimane – spiega il prof. Sergio Noviello, Direttore di Milano Estetica – ma a prescindere dai vari trattamenti di Medicina Estetica a cui è possibile ricorrere durante l’anno, alcune buone regole aiutano velocemente almeno ad attenuare questo disagio.
Ecco, quindi, alcuni semplici consigli per avere gambe più leggere e asciutte e combattere la ritenzione idrica.
Movimento:
evitando le ore più calde in città… possiamo e dobbiamo fare movimento e attività fisica moderata con costanza. Questo non vuol dire necessariamente dedicarsi a una pratica sportiva intensa, ma approfittare della possibilità di poter stare finalmente all’aria aperta per fare ogni giorno – o almeno 3-4 volte a settimana nei momenti più freschi della giornata – 25-30 minuti di passeggiate a piedi o in bicicletta, mantenendo un ritmo veloce. Il primo consiglio per ridurre la presenza di disturbi venosi è sempre quello di praticare moto regolarmente durante il giorno. Basta prendersi 5 minuti ogni ora per fare due passi in modo da mantenere attiva la pompa muscolare che spinge il sangue dai piedi al cuore.
Potere dell’acqua:
dal nuoto alle docce fredde (mi raccomando, no temperature polari), l’acqua ha un effetto benefico sulla circolazione, stimolando la vasocostrizione periferica. Utili anche pediluvi con erbe rinfrescanti o sale, alternando acqua fresca e tiepida. Bere due litri di acqua al giorno è un’abitudine imprescindibile in questi giorni sia per la ritenzione idrica, sia per l’aumentata sudorazione che comporta perdita di Sali minerali importanti, che solo bevendo molta acqua si può contrastare.
Abbigliamento:
soprattutto con l’aumentare delle temperature meglio evitare i jeans troppo aderenti o leggings di tessuti pesanti/sintetici. Anche l’uso prolungato di scarpe piatte (come ballerine e sandali bassi) o di tacchi troppo alti andrebbe limitato. Sì a calzature con un tacco leggero (4-5 cm) che stimolano la contrazione dei muscoli della gamba.
Alimentazione:
in coincidenza di queste giornate super calde – anche se siamo in vacanza – è meglio seguire un regime adeguato: sì a cereali, legumi, insalate, verdura, frutta (frutti rossi, fragole, agrumi e kiwi che favoriscono i processi depurativi), prediligendo alimenti con poco sale. Anche se non si ha voglia di cucinare va ridotto il consumo di insaccati, formaggi e cibi grassi in genere. Infine, fondamentale ribadirlo ancora, bere almeno 2 litri di acqua al giorno e come snack spremute e succhi con poco o senza zucchero.
Per concludere, è sempre valido il rimedio della nonna: tenere sollevate le gambe durante la notte è un classico per combattere il gonfiore. Come? No al cuscino sotto le ginocchia, sì a un supporto sotto il materasso.
Prodotti topici e massaggi
Mirati al drenaggio dei liquidi in eccesso ci sono poi una serie di prodotti sia topici che sistemici; nel primo caso esistono spray rinfrescanti che svolgono un’azione emolliente, lenitiva e rinfrescante. Sempre ad uso topico – spiega Rosy Trindade, estetista e titolare del Brazilian Beauty Center di Milano – durante i massaggi drenanti e anticellulite, le mie operatrici ed io utilizziamo dell’olio di vinaccioli ed altri oli essenziali che contrastano la ritenzione idrica e la cellulite favorendo il drenaggio linfatico e fornendo aiuto al microcircolo.
Ottimi sono anche gli olii di rosmarino, salvia e timo che aiutano a liberarsi dei liquidi in eccesso, nonché delle tossine presenti in profondità; olii che tra l’altro migliorano l’aspetto della pelle rendendola più levigata e tonica.
Tutti questi olii vengono utilizzati in fase di massaggio adottando tecniche di sfioramento fino al completo assorbimento del prodotto; è comunque opportuno sottolineare come i massaggi vadano sempre eseguiti dalla periferia del corpo verso il cuore e, per quanto concerne i massaggi di drenaggio linfatico, dalla periferia verso i linfonodi eseguendo delle leggere azioni di pompaggio su questi ultimi così da favorirne lo svuotamento.
Per bocca offriamo alle frequentatrici del nostro salone tisane drenanti a base di olio di timo che sono fantastiche promotrici del sistema linfatico e della circolazione venosa; ma il capitolo delle tisane drenanti è talmente vasto da possedere una letteratura ad hoc.
Un esercizio da fare a casa
Un bell’esercizio per il fai-da-te consiste nel distendersi supine con una piccola palla (ma anche un asciugamano od una maglietta appallottolata possono fungere allo scopo) da collocare sulla coscia all’altezza dell’inguine. Restando sdraiate sulla schiena- prosegue Rosy Trindade- raccoglieremo al petto un ginocchio così da comprimere la palla tra l’interno coscia e l’inguine in modo da eseguire una leggera pressione in corrispondenza del linfonodo inguinale. Ripetendo tale esercizio cinque o sei volte eseguiamo un pompaggio volto a svuotare tale ghiandola. Non dimentichiamo di eseguire lo stesso sull’altra gamba.
Preventivamente all’esercizio con la palla possiamo aver eseguito un’operazione finalizzata al drenaggio del sistema linfatico delle gambe favorendo la risalita della linfa fino al linfonodo inguinale così poi da svuotarlo con l’esercizio sopra descritto. Il sistema linfatico è un sistema circolatorio, simile a quello sanguigno, ma molto più delicato e superficiale; le operazioni di massaggio saranno quindi lente e delicate, accarezzando la gamba con il taglio della mano, esercitando una pressione leggera, ma costante, come se volessimo far risalire delle gocce d’acqua lungo la pelle della gamba dopo esserci docciate. In alternativa all’uso della mano di taglio è possibile utilizzare una tecnica equipollente che prevede la spremitura della gamba utilizzando una sequenza di appoggi delle mani, l’una dopo l’altra come tanti piccoli passettini, con le dita lievemente estroflesse e le mani per quanto possibile ricurve assialmente.
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