Ritocchi soft style per il viso
Lifting? No grazie! Tutto quello che viene richiesto ai trattamenti di Medicina Estetica è che diano risultati quanto più possibile naturali e che rispettino l’unicità di ogni viso.
Un volto più giovane, ma naturale senza gli stravolgimenti e gli eccessi che a volte finiscono per deformare, anziché migliorare il viso. E’ proprio per seguire questo “trend” che sempre più donne decidono di mettere un freno ai segni del tempo che passa ricorrendo a trattamenti di Medicina Estetica non invasivi.
Insomma, sentirsi a proprio agio nella propria pelle è il motivo per cui oltre il 30% delle italiane si dice ben predisposta verso l’eventualità di rivolgersi a “trattamenti estetici”. Il motivo? Più che una tendenza, è un punto d’arrivo: ringiovanimenti, rivitalizzazioni e ritocchi puntano ad essere sempre il meno artefatti possibili…
“E’ il caso dei filler all’acido ialuronico – osserva il Dottor Dario Tartaglini, Direttore Sanitario di BETAR MEDICAL, Centro Specializzato in Medicina Estetica di Milano – una soluzione di impiego per un grande classico del ringiovanimento che, infiltrati lungo i contorni del viso, funzionano come un “tirante” capace di distendere i tratti e ridefinire l’ovale. I filler a base di questo elemento sono un aiuto prezioso per dare un aspetto fresco al viso e sono impiegati per lo più per colmare i solchi, più o meno profondi, delle rughe”.
Non sempre però questo migliora la situazione, rischiando addirittura a volte di peggiorare il viso.
“Bisogna tenere conto – prosegue il clinico – che il processo di invecchiamento porta il viso a cadere seguendo la forza di gravità: mettere acido ialuronico in punti interessati dai cedimenti – come ad esempio nelle pliche nasogeniene – non fa che aggiungere del peso che porta i volumi del viso a scivolare ancora più in basso.
A questo punto, il filler all’acido ialuronico viene utilizzato non per riempire, ma per “liftare” i tratti e rendere così più compatto e disteso il viso. Per raggiungere questo risultato viene infiltrato, con una serie di micropunture, del tutto indolori, ai lati del viso, lungo l’attaccatura dei capelli, partendo dalle tempie e scendendo davanti all’orecchio per terminare dietro il lobo auricolare: si crea così un volume laterale che stira la cute e solleva il viso con un effetto lifting immediato” – sottolinea il Dottor Tartaglini.
L’effetto liftante dell’acido ialuronico lungo i contorni migliora l’aspetto del viso subito e nella sua globalità: non solo l’ovale risulta più definito, ma anche gli angoli della bocca così come il sopracciglio si risollevano leggermente facendo dimenticare l’aria stanca che il volto tende ad assumere con il passare degli anni.
“Persino il collo ne beneficia diventando più disteso con risultati che peraltro migliorano nel tempo: l’acido ialuronico ha infatti una forte azione idratante che migliora il turgore della pelle mentre il suo aspetto biostimolante sollecita la produzione di elastina e collagene in modo che la cute ritrovi naturalmente elasticità e compattezza” commenta l’esperto.
“La tecnica del filler offre risultati visibili qualsiasi sia il grado di invecchiamento del viso. Su un volto molto segnato dal tempo, le infiltrazioni lungo i lati del viso si possono associare ad altri trattamenti come il botulino così da ottenere un risultato più significativo. Le diverse tecniche non vengono però impiegate nella stessa seduta, ma in tempi successivi, a distanza di almeno una settimana una dall’altra” – aggiunge il Dottor Dario Tartaglini.
Dopo la seduta si possono riprendere subito le consuete attività, senza nessuna particolare precauzione ad adottare, se non quella di proteggere la pelle dal sole, come si dovrebbe fare sempre, del resto, per evitare che le radiazioni Uv accelerino il processo di invecchiamento.
“I risultati ottenuti – puntualizza Tartaglini – possono durare dai quattro agli otto mesi, in base alla risposta personale della pelle e delle abitudini di vita: il fumo e l’esposizione massiccia al sole, ad esempio, accelerano il riassorbimento dell’acido ialuronico da parte dell’organismo mentre una corretta routine cosmetica può essere utile per allungare la tenuta. Prevedere un piccolo ritocco dopo due mesi, con una dose di acido ialuronico inferiore, permette di dilatare nel tempo la permanenza della correzione”, fa notare l’esperto.
Dottor Tartaglini, per concludere, oggi che cosa si chiede alla Medicina Estetica?
Fondamentalmente si chiede di cancellare dal viso i segni della stanchezza e dello stress e di combattere qualche segno del tempo, recuperando una buona qualità della pelle, più tonica e meno lassa, con un colorito omogeneo e senza macchie cutanee. Il tutto senza mai stravolgere i lineamenti: avere un viso o uno sguardo fresco e luminoso non deve voler dire modificare la propria espressione, snaturarsi in nome della bellezza. Bastano dei trattamenti mirati, sicuri e veloci per ottenere grandi risultati estetici: pelle più bella, aspetto più fresco e vitale e anche qualche anno in meno!
Oltre ai filler all’acido ialuronico, quali sono i trattamenti più richiesti? Qual è il focus della sua attività?
Il Botox rimane l’alleato numero uno contro i segni del tempo nella parte superiore del volto. Il trattamento deve essere praticato però alla perfezione per non incorrere in un risultato poco naturale e non in armonia con i tratti. Anche i fili offrono grandi potenzialità nella lotta ai segni del tempo, sia quelli che vengono iniettati per stimolare la rigenerazione dei tessuti che quelli che servono per rimodellare i tratti, sempre in maniera naturale e soft. Quindi il “focus” della mia attività è concentrato sull’ottenere una pelle più radiosa e rimpolpata, tonica e turgida. Tratti distesi e aspetto più luminoso e sano sono gli obiettivi, rispettando però l’unicità dei volti e quindi della personalità di ognuno. Risultati naturali è l’imperativo della nuova Medicina Estetica.
Info: Dottor Dario Tartaglini – Direttore Sanitario Betar Medical – Centro di Medicina Estetica – Via Melzi D’Eril, 26 – 20154 MILANO – Tel. 02/36684785/6 info@betarmedical.it – www.betarmedical.it
Stefania Bortolotti
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