“Napoleone. Nel nome dell’arte” al cinema solo l’8, 9, 10 novembre

Napoleone. Nel nome dell’arte al cinema

“Napoleone. Nel nome dell’arte” al cinema solo l’8, 9, 10 novembre

“Napoleone. Nel nome dell’arte” è il docu-film che Nexo Digital presenta per celebrare il bicentenario della morte del celebre politico e generale francese. Questa attesissima pellicola sarà nelle sale cinematografiche soltanto nelle date dell’8, 9 e 10 novembre 2021 e si soffermerà sulla passione che Bonaparte nutriva per l’arte. Napoleone Bonaparte (Ajaccio 15 agosto 1769 – Longwood, Isola di Sant’Elena, 5 maggio 1821), politico e generale francese, fondatore del Primo Impero francese, protagonista della prima fase della storia contemporanea europea detta età napoleonica, dopo Gesù Cristo è l’uomo più famoso della storia. Un grande organizzatore, un uomo che aveva visione e sapeva creare consenso.

Il docu-film “Napoleone. Nel nome dell’arte” ha una guida eccezionale, il Premio Oscar Jeremy Irons che racconta la grande passione di Napoleone per la cultura. Prodotto da 3D Produzioni e Nexo Digital in partnership con Intesa Sanpaolo e Gallerie d’Italia, su soggetto di Didi Gnocchi, che firma la sceneggiatura con Matteo Moneta, “Napoleone. Nel nome dell’arte” è diretto da Giovanni Piscaglia e propone la colonna sonora originale del compositore e pianista Remo Anzovino.

Napoleone - Pinacoteca di Brera
Napoleone – Pinacoteca di Brera

Durante “l’angosciosa deriva di Sant’Elena”, prima della morte, Napoleone pensava – leggiamo nelle memorie – che i posteri lo avrebbero ammirato non solo per le battaglie, ma per avere portato al popolo cultura e bellezza, creando la scuola pubblica e l’idea moderna di museo universale.

Napoleone. Nel nome dell’arte

Punto di partenza del film è l’incoronazione di Napoleone a re d’Italia nel Duomo di Milano il 26 maggio 1805: un momento che sottolinea lo stringente legame col mondo greco-romano, con quello rinascimentale e persino con l’eredità longobarda, rappresentata dalla Corona Ferrea che Napoleone volle indossare al culmine della cerimonia. Inoltre, per la prima volta dopo 200 anni, è stato fatto trascrivere, orchestrare ed eseguire in Duomo il Te Deum di Francesco Pollini, che fu composto e suonato per l’incoronazione e che è stato solo recentemente ritrovato. Il manoscritto, facente parte delle musiche della corte napoleonica conservate in San Gottardo in Corte, è stato rinvenuto nella Biblioteca del Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano grazie ad una ricerca condotta dal Centro documentazione Residenze reali lombarde, studiato da Licia Sirch e appositamente trascritto. Nel film lo vediamo eseguito in prova generale presso la Sala delle Cariatidi di Palazzo Reale e poi nella cattedrale di Milano dall’Orchestra Fondazione “I Pomeriggi Musicali”, diretta da Marco Pace, con il mezzosoprano Giuseppina Bridelli. Per l’occasione seguiremo anche il restauro del manto indossato quel giorno da Napoleone e degli oggetti cerimoniali che lo accompagnavano, preziosa opera di recupero legata al progetto Restituzioni di Intesa Sanpaolo.

Napoleone. Nel nome dell’arte

Milano, scelta come prima capitale del regno d’Italia, città di forti simpatie napoleoniche, è luogo fondamentale del film. Dalla Biblioteca Nazionale Braidense – con il manoscritto autografo de Il cinque maggio di Manzoni e i volumi della Description de l’Egypte – alla Pinacoteca di Brera, uno dei fulcri della narrazione. Se infatti, a partire dalla campagna d’Italia, la penisola fu oggetto di meticolose spoliazioni di opere d’arte, è vero che con Brera venne fondato il primo “museo universale” italiano, un “piccolo Louvre” dove converge il meglio della produzione italiana. Se Milano fu centro di ricezione e smistamento di opere, Roma fu certamente luogo privilegiato di “estrazione”, nonché portale attraverso cui riconnettersi ai miti di Alessandro Magno, Augusto e Adriano. Dal Museo Pio Clementino e dai Musei Capitolini, il film racconta l’odissea delle opere partite per Parigi e tornate a casa, in silenzio, di notte, nel 1816, grazie all’impegno di Canova.

Napoleone. Nel nome dell’arte

Con gli interventi di: Luigi Mascilli Migliorini, Storico, Università di Napoli e Direttore della rivista italiana di studi napoleonici; Salvatore Settis, Archeologo, storico dell’arte e Presidente del Consiglio Scientifico del Louvre; James Bradburne, Direttore Pinacoteca di Brera; Ilaria Sgarbozza, Storica dell’arte; Ernesto Ferrero, Scrittore, autore del romanzo “N”, premio Strega 2000; Cynthia Saltzman, Storica dell’arte e scrittrice; Jean-Luc Martinez, Presidente-Direttore Museo del Louvre; Assem El-Dessouki, Storico dell’Egitto Moderno; Aude Semat, Dipartimento di Arte Egizia, Metropolitan Museum, New York; Alberto Antonio Banti, Storico, Università di Pisa; Charles Bonaparte, ultimo discendente della famiglia Bonaparte; Peter Hicks, Storico, Fondation Napoléon; Chantal Prévot, Storica, Fondation Napoleon; Christophe Beyeler, Conservatore capo Musée Napoléon Ier, Fontainebleau; Marco Pupillo, Curatore Museo Napoleonico di Roma; Marco Belpoliti, Scrittore; Lucia Miazzo, Restauratrice; Vittorio Lingiardi, Psicoanalista; Benedetto Luigi Compagnoni, Direttore Archivio di Stato Milano; Adriàn Almoguera, Storico dell’architettura; Giuseppe Massimo Battaglini, Storico.

Napoleone. Nel nome dell’arte

La colonna sonora del film uscirà in tutto il mondo venerdì 5 novembre 2021 per Sony Classical e segna la settima collaborazione di Remo Anzovino con il progetto Nexo Soundtracks di Nexo Digital. Per l’autunno 2021 la Grande Arte al Cinema è distribuita in esclusiva per l’Italia da Nexo Digital con i media partner Radio Capital, Sky Arte, MYmovies.it e in collaborazione con Abbonamento Musei. La Grande Arte al Cinema è un progetto originale ed esclusivo di Nexo Digital.

Napoleone. Nel nome dell’arte

Napoleone. Nel nome dell’arte

Al cinema solo l’8, 9, 10 novembre 2021

Durata 100 minuti

Trailer: https://www.youtube.com/watch?v=HEO6Iag5PEU

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