Congresso Agorá 2021 – Osservatorio Nazionale di Medicina Estetica Agorà: i trend 2021

Congresso Agorà 2021

Congresso Agorá 2021 – Osservatorio Nazionale di Medicina Estetica Agorà: i trend 2021

Congresso Agorà

“Testa alta” e nuove sfide per la Medicina Estetica che, anche ai tempi del Covid19, continua ad ampliare il suo bacino d’utenza con uno sguardo innovativo e capillare.

I dati parlano chiaro: nuove richieste e nuovi target si avvicinano al settore a conferma della sua inarrestabile ascesa.

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Evergreen dei trattamenti filler, tossina botulinica e rivitalizzazione cutanea. Tra i Millennials si punta ai peeling, all’epilazione e ai trattamenti body contouring.

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A distanza di due anni dall’inizio della pandemia non muta il tasso di crescita che il settore della Medicina Estetica continua a raggiungere rispondendo in maniera sicura ed efficace alle richieste che il nuovo panorama sociale ha incrementato.

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Prof. Alberto Massirone, Presidente Agorà
Prof. Alberto Massirone, Presidente Agorà

“Le richieste non rallentano, semplicemente mutano, a causa anche dello stato emergenziale che stiamo vivendo”, afferma il Prof. Alberto Massirone – Presidente Agorà. Questa la prima fotografia presentata dall’annuale aggiornamento dell’Osservatorio Nazionale di Medicina Estetica redatto dalla Società Scientifica Agorà e presentato in occasione del Congresso Agorà. “Complice l’utilizzo della mascherina, le richieste, che tendono sempre più verso un modello di bellezza naturale, fresco e armonico nel pieno rispetto di forme e volumi, si concentrano prettamente nelle zone ora maggiormente esposte. Ma non solo: tutte le principali richieste di declinano in una ricerca di bellezza che parte dalla ritrovata attenzione alla prevenzione, oltre che dalla scarsa invasività, e che punta dritto al ritrovato miglioramento generale della propria immagine”, conclude il Prof. Alberto Massirone.

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Uno sguardo ai dati è la conferma che la Medicina Estetica continua la sua inarrestabile ascesa.

Si conferma tra le prime posizioni la richiesta di trattamenti con filler nella area labiale (45%, dato di poco incrementato rispetto al 2020), area naso geniena (37%) area zigomatica (26%) e del terzo inferiore del volto e bordo mandibolare (21%) con una distinzione per sesso e fascia d’età: se infatti per il 47% delle donne nella fascia d’età 30-40 risulta essere il trattamento più richiesto, il 42% degli uomini invece lo richiede in una fascia d’età più ampia ossia dai 40 ai 60 anni.

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Nel 2021, la domanda di trattamenti con filler è di poco preceduta da quella con tossina botulinica che si indirizza a trattamenti di zone sempre più specifiche confermando altresì alcuni dati: dalle rughe d’espressione glabellari (75%) o dell’area perioculare (68%), cresce al 44% la domanda di trattamenti nella zona del terzo inferiore. Cambia, anche se di poco, il panorama della richiesta: ne fanno richiesta maggiormente le donne (54%) nella fascia 40-60, seguita al 53% dagli uomini nella medesima fascia d’età.

Non muta nemmeno la terza posizione dove troviamo un evergreen: la rivitalizzazione cutanea che si attesta per il secondo anno consecutivo con richieste che vanno oltre il 90% per il viso, collo (70%) e décolleté (65%) nella fascia d’età 40-60 per le donne (35%) mentre per gli uomini, osserviamo la stessa percentuale, nella fascia 30-40.

Tra i trattamenti con peeling, troviamo a pari merito i trattamenti per macchie e iperpigmentazioni e dell’aging cutaneo (48%). Interessante il dato sul target delle richieste: per quello femminile la richiesta proviene principalmente (oltre il 45%) dalla fascia d’età 30-40 mentre per quella maschile si trovano quasi a pari merito (30%) la fascia d’età 18-30 e 30-40 a conferma del fatto che anche l’uomo, a qualsiasi età, cura sempre più e meglio la sua immagine di bellezza.

Tanti i trattamenti viso seguiti anche da quelli corpo con tecnologie di ultima generazione per il Body Contouring: tra i trattamenti maggiormente eseguiti quelli di intradermoterapia (oltre 55%), subito seguiti da quelli con carbossiterapia ad alti o bassi flussi (oltre il 45%), laser e cavitazione (35%) e sempre a pari merito meccanostimolazione e criolipolisi (25%). Altra grande riconferma il target: sia femminile che maschile (oltre il 54% nella fascia 30-40 anni), interessati a trattare in modo efficace inestetismi su addome, gambe e glutei e adiposità localizzata in modo non invasivo. La laser epilazione avvicina alla Medicina Estetica un nuovo target: nei pazienti di sesso femminile nella fascia d’età 18-30 ne fa richiesta oltre il 62%, nei pazienti di sesso maschile in una fascia d’età più alta, 30-40, ne fa richiesta circa il 43%. Una fascia d’età che si abbassa sensibilmente, attestandosi tra i 24-30 anni, quella che effettua trattamenti per la rimozione di tatuaggi (oltre 52%)

Si confermano anche le motivazioni per fascia d’età che avvicinano alla Medicina Estetica: se nella fascia d’età 18-30 si punta sull’emulazione, volta a combattere anche un problema di insicurezza, nella fascia 30-40 si pensa maggiormente alla prevenzione per contrastare efficacemente e precocemente i segni del tempo. In quella immediatamente dopo, 40-60, si presta maggiore attenzione ai trattamenti antiaging per ritrovare la miglior forma di benessere la stessa che si cerca di mantenere il più a lungo possibile nella fascia immediatamente successiva, over 60, che punta su anti aging e foto aging per correggere e ridurre inestetismi, rughe e lassità cutanee.

Anche il legame medico-paziente non muta ma anzi diventa sempre più solido: oltre il 50% dei nuovi pazienti ha consolidato un trattamento o un piano terapeutico rafforzando di conseguenza gli incontri (da 5 a 8 volte). Ad ulteriore conferma e nella piena trasparenza del rapporto medico-paziente, al termine del ciclo di trattamento, oltre il 50% dei Medici Estetici intervistati indirizza i pazienti, con specifiche storie cliniche, ad effettuare visite preventive e specialistiche con esperti di altre discipline.

In conclusione, se con l’insorgere della pandemia da Covid19 il trend della Medicina Estetica si attesta comunque oltre al 60% è sicuramente un dato importante la modifica delle richieste che questa ha comportato: dal trattamento della zona dello sguardo e perioculare maggiormente esposto con l’impiego della mascherina, ad un miglioramento delle labbra e skin quality generale, al trattamento dall’acne creatosi dal fenomeno maskne oltre che ad una profonda idratazione e stimolazione con una maggiore attenzione al risultato.

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www.congressomedicinaestetica.it

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