Il collagene “biotech”, la nuova frontiera della medicina estetica
Nella terra del Sol Levante, i bachi da seta producono un filamento dal quale si estrae una catena polipeptidica di collagene alfa1, compatibile con il tessuto epidermico dell’essere umano. Un nuovo collagene definito “ricombinanate” la cui genesi non è di derivazione animale, ma estratta dal filamento dei bachi da seta allevati in Giappone, un collagene monoelica, ideale per il ringiovanimento della matrice extra cellulare del derma, compatibile con i tessuti umani. Proprio per questo, il rischio di innescare reazioni allergiche e di sensibilizzazione, è praticamente quasi pari a zero. Il collagene viene definito biotecnologico e non viene estratto dai tessuti tendinei degli animali, bensì dal filamento dei bachi da seta, alimentati ed allevati secondo altissimi standard in Giappone, proprio per ottenere un prodotto di altissima qualità. In linea con le più aggiornate normative internazionali per la gestione degli allevamenti animali, il baco da seta Giapponese, viene allevato in carousel automatizzati per la gestione climatica al fine di mantenere un ambiente consono alla delicatezza dell’animale. Anche la loro alimentazione è rigorosa: vengono nutriti con un particolare gelso coltivato in una specifica regione Giapponese, integrato con nutrienti specifici, il tutto nel rispetto dell’alimentazione BIO. I bachi da seta, una volta tessuto il bozzolo, NON vengono soppressi ed il loro ciclo vitale viene rispettato. Una vera rivoluzione, se si pensa che il collagene, utilizzato in campo cosmetico ed estetico, può essere di derivazione bovina, suina e anche equina, con i limiti derivanti dall’organizzazione tridimensionale dei suoi elementi che, prima di svolgere la loro azione, devono essere frammentati per ottenere una riduzione del peso molecolare. Il baco da seta è esente da malattie trasmissibili agli umani, cosa che non si può escludere sia per i collageni d’estrazione tendinea, sia per quelli, ad esempio, di derivazione dal derma (porcino) in quanto sottoposti a processi di purificazione chimica, potenzialmente dannosi per l’uomo. Il processo di purificazione a cui è sottoposta la sostanza, consente una biocompatibilità umana al 99,9%. Inoltre, il fatto che si tratti di una catena amminoacidica (r-polipetide alpha1 chain) monoelica, ne determina una migliore e più rapida sintesi, attivando con maggiore velocità i processi di produzione di collagene tipo I autologo.
Espressione della passione dell’azienda italiana, con sede a Brescia, per i prodotti organici di alta qualità, il collagene Neosilk di 303 Pharma nasce da un’attenta ricerca di innovazione nel mondo della cosmeceutica, portata avanti dai due Partner e Founder della società, Marco Benedetti e Liliana Abrami, che dopo una consolidata esperienza nel settore farmaceutico, hanno affrontato il mercato nazionale e internazionale con una linea rivoluzionaria. “Dopo aver maturato un comprovato bagaglio a contatto con il mercato dei prodotti farmaceutici – spiega Marco Benedetti – abbiamo percepito l’esigenza, espressa dai consumatori, di nuovi prodotti ed il collagene biotecnologico, dei quali siamo esclusivisti, sta diventando un must. L’ingegnerizzazione della larva del baco da seta che consente la similarità della catena amminoacidica con quella umana, deriva le sue origini da un processo di tecnologia ricombinante, che permette l’espressione della catena stessa nella filatura del bozzolo. Comprendendone le potenzialità- prosegue Benedetti- abbiamo lavorato per sviluppare una linea topica che contenesse questo ingrediente, orientando la nostra attenzione e le nostre preferenze verso prodotti organici e naturali. 303Pharma si occupa di dermoceutica”. “Il collagene biotecnologico- prosegue Liliana Abrami co-founder- è stato riconvalidato e sottoposto a tutti i test necessari al fine di poterlo utilizzare anche in altri ambiti e non solo esclusivamente per il trattamento puramente estetico della pelle”.
Le applicazioni in medicina estetica
Neosilk agisce sulla bioristrutturazione della matrice extracellulare e sulla densità del derma -spiega il dottor Massimiliano Tocchio specialista in medicina estetica- già da subito si ha un effetto distensivo delle rughe e compattezza con un effetto riempimento soft ma visibile. Il trattamento si esegue su tutto il volto, evitando le zone del tear-through, si esegue regolarmente su mani collo e décolleté e su pazienti di qualsiasi età. È particolarmente utile sui volti svuotati ma che non desiderano avere correzioni altamente volumetriche.
E da prediligere l’utilizzo delle micro-cannule – prosegue il dottor Tocchio – in quanto, con pochi punti di accesso, si riduce il rischio di traumatizzazione dei tessuti e si permette così alla paziente l’immediato ritorno alla vita sociale. Mentre l’ago è da riservare per la correzione di rughe sottili in aree dedicate, come ad esempio le rughe perioculari. È un trattamento di mini-invasività, le pazienti trattate -infatti- non dimostrano segni di insofferenza o di non tollerabilità. Effetti collaterali specifici della molecola non vengono segnalati, potrebbero emergere, come per tutti gli altri iniettabili, “effetti indesiderati” da puntura ai quali possono aggiungersi dei piccoli lividi. Le controindicazioni sono le stesse di tutti i prodotti iniettabili, quindi malattie della pelle in fase acuta o malattie autoimmuni. Il numero di sedute consigliate dipende in base al grado di aging della paziente e quindi da un minimo di due/tre sedute a distanza di tre/quattro settimana l’una dall’altra con un mantenimento a circa quattro mesi dall’ultima seduta. Il prezzo è variabile a seconda dell’entità della correzione.
Le applicazioni oltre l’estetica
L’ortopedia è uno dei campi nei quali vi è maggiore riscontro – spiegano Benedetti e Abrami – soprattutto in caso di necessità di viscosupplementazione che superi l’acido ialuronico. E’ stato inoltre certificato un dispositivo medico iniettabile per il quale si sta valutando l’efficacia anche nella rigenerazione cartilaginea.
Le applicazioni in ambito veterinario
Due sono i prodotti realizzati per la veterinaria: un gel buccale per il trattamento delle stomatiti ed infiammazioni del cavo orale ed un dispositivo medico ad esclusivo uso veterinario per la secchezza oculare ed il mantenimento delle migliori condizioni per il trattamento farmacologico delle lesioni corneali.
Attualmente, l’azienda bresciana è impegnata anche nello sviluppo, progettazione, formulazione e la certificazione- registrazione di prodotti farmaceutici e dispositivi medici per aziende del settore che hanno una visione anche loro di innovazione sul mercato.
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