Giornata Mondiale della Salute Mentale
Sono ben 84 milioni (1 su 6) le persone che soffrono di disturbi della mente in Europa e 84.000 le persone che ogni anno muoiono per malattie mentali o suicidio. Numeri che portano la salute mentale al quinto posto tra le più comuni malattie non trasmissibili.
Non solo, l’impatto della pandemia da Covid-19 sarà evidente molto presto. Secondo i risultati di un ampio studio dell’Istituto di Sanità pubblica Belga, i tassi di depressione sono nettamente aumentati dal 10% al 16% (rispetto al 2018).
In Regno Unito, Spagna e Italia, rispettivamente il 57%, 67% e 59% della popolazione tra i 18 e i 75 anni ha dichiarato di sentirsi depressa e senza speranza per il futuro.
Secondo i dati di una ricerca realizzata dall’Istituto Elma Research (http://www.elmaresearch.com/) in sei Paesi europei (Francia, Germania, Gran Bretagna, Italia, Spagna, Polonia) in occasione del 10 ottobre, la “Giornata Mondiale della Salute Mentale”, il 58% dei cittadini hanno avuto sintomi di disturbi psicologici con una durata maggiore di 15 giorni durante il “lockdown”. Con punte del 63% in Italia, del 63% in Gran Bretagna e del 69% in Spagna, Paesi dove l’impatto del Covid-19 è stato più forte, mentre il dato risulta inferiore al 50% (47%) in Germania.
Fondazione Onda (https://ondaosservatorio.it/it/), Osservatorio Nazionale sulla salute della donna e di genere, da sempre attenta al tema della salute mentale, ha lanciato la nuova edizione dell’(H)-Open Weekend che si è tenuto dal 9 all’11 Ottobre scorso presso gli oltre 100 ospedali del network Bollini Rosa (www.bollinirosa.it) e in tutti i presidi dedicati alla salute mentale che hanno aderito all’iniziativa dedicata alle donne che soffrono di disturbi psichici, neurologici e del comportamento alimentare.
Per il settimo anno consecutivo, proprio in occasione della Giornata Mondiale della Salute Mentale che si celebra il 10 Ottobre, le strutture aderenti al progetto su tutto il territorio nazionale hanno aperto le porte alla popolazione femminile per l’intero fine settimana attivando consulti, colloqui psicologici, sportelli di ascolto, info point, conferenze e distribuendo materiale informativo sulla salute mentale con poster specifici su schizofrenia e suicidio giovanile.
L’obiettivo? Sensibilizzare la popolazione sull’importanza della diagnosi precoce e favorire l’accesso alle cure, aiutando a superare pregiudizi, stigma e paure legati alle malattie psichiche. L’edizione di quest’anno ha rivestito un significato ancora più particolare a fronte dell’emergenza sanitaria correlata al Covid-19 e al lungo periodo di “lockdown” in cui la salute mentale dei cittadini italiani è stata messa a dura prova.
“Siamo giunti alla settima edizione di questo Open Weekend sulla Salute Mentale che vede coinvolti oltre 100 tra ospedali e centri territoriali”, ha sottolineato Francesca Merzagora, Presidente Fondazione Onda. “Questa iniziativa ha assunto quest’anno una valenza ancora superiore alla luce delle conseguenze del Covid-19 che potrebbe purtroppo far aumentare i casi di depressione, già elevati soprattutto per la popolazione femminile (2 milioni le donne che ne soffrono).”
L’iniziativa ha goduto del patrocinio della Società Italiana di NeuroPsicoFarmacologia (SINPF – https://sinpf.it/), della Società Italiana di Psichiatria (SIP – https://www.psichiatria.it/) e di SIPG (Società Italiana di Psichiatria Geriatrica – http://www.psichiatriageriatrica.it/) ed è resa possibile anche grazie al contributo incondizionato di Angelini (https://www.angelinipharma.it/wps/wcm/connect/it/home), Janssen Italia (https://www.janssen.com/italy/), l’azienda farmaceutica del Gruppo Johnson & Johnson, Lundbeck e Neomesia.
Stefania Bortolotti
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