What’s New? a Lugano dal 19 settembre al 13 dicembre 2020
What’s New? Cosa c’è di nuovo?
Dal 19 settembre al 13 dicembre 2020 la Collezione Giancarlo e Danna Olgiati a Lugano presenta un nuovo allestimento costituito da opere di recente acquisizione di maestri affermati, affiancate a lavori di giovani protagonisti della scena artistica internazionale.
Sono trentaquattro opere esposte che si articolano in diversi capitoli autonomi: dall’arte astratta tra segno e materia, a un’indagine su luce e colore attraverso le opere di Franz West e Rudolf Stingel, fino a un omaggio a Jimmie Durham, Leone d’Oro alla carriera alla Biennale di Venezia del 2019. Una sezione importante è dedicata alla guerra, con riferimento agli eventi del ventesimo secolo.
Giancarlo e Danna Olgiati ci confidano che l’artista svizzero Niele Toroni, del quale espongono l’opera Impronte di pennello n.50 ripetute a intervalli regolari di 30 cm, acrilico su tela del 1989, 250×170 cm, è grande amico di Giancarlo.
Niele Toroni, che ha 83 anni, nel 1957 ha fondato il Gruppo BMPT con Daniel Buren e Michel Parmentier e si pone tra l’arte concettuale e il minimalismo.
Toroni è presentato in relazione alle opere monocrome Baked in silence (1960-61) di Piero Dorazio (1927-2005) e Avant testo 12-1-99 (1999) di Irma Blank (1934).
L’austriaco Franz West (1947-2012) è noto per le sculture e installazioni dalla forte componente performativa e interattiva, sono forme antropomorfe ma astratte. Nella nuova collezione Giancarlo e Danna Olgiati è esposta Untitled del 2011, cartapesta, cartone, lacca acrilica e acciaio, 250×170 cm. che si colloca in continuità con le brillanti tonalità dell’omonimo dipinto del 2012 del meranese Rudolf Stingel (1956) reduce da una grande antologica alla Fondazione Beyeler di Basilea lo scorso anno. Stingel dipinge soggetti figurativi e astratti, ricorre all’arte concettuale e alle installazioni.
Uno spazio di rilievo è riservato all’opera di Jimmie Durham (1940), artista americano appartenente a una comunità di indiani Cherokee, impegnato in politica e in campo dei diritti civili. Viene esposta la sua scultura Aazaard del 2018, un assemblaggio di ossa, plastica e componenti di automobili lussuose: materiali organici e simboli fondanti del sistema di vita occidentale.
La drammatica vicenda della prima guerra mondiale viene evocata attraverso la straordinaria serie di quattordici tavole litografiche di Natalia Goncharova (1881-1962) dal titolo La Guerra del 1914 e la celebre Parolibera (irredentismo) dello stesso anno di Filippo Tommaso Marinetti (1901-1986). L’irredentismo italiano fu un movimento d’opinione per la difesa dei valori nazionali liberando le terre soggette al dominio straniero.
Anche Fausto Melotti (1901-1986) con Lager del 1972 e Zoran Music (1909-2005) con Autoritratto del 1970 documentano le atrocità dello sterminio nazista. La grande fotografia dal titolo Seeking Martyrdom-Variation1 del 1995 testimonia lo sguardo dell’artista iraniana Shirin Neshat (1957) rivolto alla società medio-orientale e in particolare alla complessità della condizione femminile.
La palestinese Mona Hatoum (1952) e la cubana Ana Mendieta (1948-1985) delle quali sono esposte rispettivamente la scultura A bigger splash (2009) e l’opera Silueta Works in lowa (1976-78) raccontano la propria vicenda personale di esiliate sul tema della violenza e sulla vulnerabilità del corpo.
COLLEZIONE GIANCARLO E DANNA OLGIATI
Lungolago Riva Caccia 1, 6900 Lugano (CH)
tel. +41(0)91 8157973
www.collezioneolgiati.ch / www.masilugano.ch
Orari: venerdì-domenica 11.00-18.00
Ingresso gratuito
Judith Maffeis Sala
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