Consulenza gratuita per i pazienti psoriasici della Lombardia
I cittadini della Lombardia affetti da psoriasi avranno l’opportunità di entrare in contatto da remoto con un dermatologo della propria Regione: l’appuntamento è per mercoledì 30 settembre dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18 con il servizio di consulenza online PsoPoint, un vero e proprio punto di informazione virtuale sulla psoriasi che dopo il Piemonte arriva in Lombardia e dopo toccherà molte altre Regioni italiane.
È questa la seconda fase della campagna “Psoriasi visibile – Impatto invisibile. Guardiamo oltre le apparenze”, promossa da Amgen (https://www.amgen.it) insieme ad ADIPSO – Associazione per la Difesa degli Psoriasici (http://www.adipso.org/sito/it/), ADOI – Associazione Dermatologi-Venereologi Ospedalieri Italiani (https://www.adoi.it/) e SIDeMaST – Società Italiana di Dermatologia medica, chirurgica, estetica e delle Malattie Sessualmente Trasmesse (https://www.sidemast.org/), che vuole ridefinire la percezione della malattia, che colpisce corpo e psiche, e rinsaldare l’alleanza medico-paziente.
I pazienti psoriasici lombardi attraverso il portale www.impattoinvisibile.it potranno entrare in contatto da remoto con i dermatologi associati a SIDeMaST e ADOI; il dermatologo, attraverso una video-consulenza online, risponderà a dubbi e domande, fornirà informazioni sulla patologia, eventuali indicazioni sui percorsi, consigliando, se necessario, di recarsi presso un Centro specializzato nella cura della psoriasi della propria Regione.
“Il peso psicologico della psoriasi, con il bagaglio di ansia, depressione, stigma e isolamento sociale che si porta dietro, si ripercuote di frequente nel rapporto con il dermatologo, impedendo di fatto quell’alleanza terapeutica che contribuisce a raggiungere i migliori risultati nella terapia – spiega Mara Maccarone, Presidente ADIPSO –
inoltre molti pazienti ancora oggi non sono adeguatamente informati sulle possibili opzioni di cura e la loro efficacia.
Il dermatologo deve essere un alleato del paziente psoriasico, deve comprendere la sua esperienza di vita, deve andare oltre la diagnosi e la prescrizione della terapia e capire il vissuto emozionale della persona malata.”
In Lombardia si stima siano circa 320.000 le persone affette da psoriasi e di queste circa il 10% è colpito da una forma moderata-severa di malattia.
Purtroppo, una larga percentuale di psoriasici dichiara di non essere in cura da un dermatologo perché sfiduciato o per altri motivi.
Ma nel caso della psoriasi, il contatto con lo specialista è fondamentale.
“La psoriasi fino a non molto tempo fa era considerata incurabile, campagne di sensibilizzazione come “Psoriasi visibile – Impatto invisibile” hanno un valore altissimo perché le conoscenze su questa patologia sono aumentate in maniera esponenziale negli ultimi anni, la scienza medica si rinnova di continuo e nella psoriasi questo è particolarmente vero, abbiamo assistito a una crescita delle conoscenze dei meccanismi che portano alla malattia e delle conseguenze della malattia stessa sul corpo e sulla psiche – sottolinea Antonio Costanzo, Dermatologo e Membro del Comitato scientifico di SIDeMaST –
i pazienti cominciano a capire che la psoriasi è una malattia controllabile in maniera ottimale e, quindi, non devono avere remore a rivolgersi allo specialista dermatologo per avere un consiglio e sapere se sono più o meno idonei a seguire diversi trattamenti o per sapere se sono a rischio di sviluppare malattie associate alla psoriasi cutanea.
Queste campagne, dunque, sono benvenute proprio perché aumentano la conoscenza e la consapevolezza dei pazienti e rafforzano la relazione medico-paziente, in particolare con iniziative come PsoPoint, la consulenza da remoto con il dermatologo che serve anche ad indirizzare il paziente ai Centri di riferimento per la diagnosi e la cura della psoriasi.”
La relazione con il dermatologo è parte integrante del percorso di cura e necessaria ai fini della gestione della malattia.
Fondamentale nel percorso di cura della psoriasi il ruolo del Centro specialistico, dove i pazienti possono contare su diagnosi precoce e corretta, percorsi assistenziali strutturati e interventi terapeutici mirati.
“La possibilità di usufruire di un contatto da remoto con uno specialista dermatologo è molto importante – afferma Piergiorgio Malagoli, Dermatologo e Associato ADOI –
direi che il teleconsulto come la telemedicina sono strumenti diventati strategici perché la gestione in remoto dei pazienti o direttamente o attraverso i dermatologi del territorio, permette di ottimizzare il numero delle visite, gli spostamenti inutili e, soprattutto, un regolare afflusso agli ospedali che oggi è sicuramente più difficoltoso, e le cose non cambieranno nei prossimi mesi, in modo da poter selezionare con precisione quelle che sono le urgenze e quelle che tali non sono.
In Lombardia abbiamo già sperimentato il teleconsulto per forza di cose durante il lockdown perché quasi tutti i nostri pazienti erano in terapia con farmaci biologici che non potevano essere sospesi e anche durante quei mesi di chiusura siamo riusciti a mantenere il flusso di distribuzione dei farmaci e di controllo in remoto dei pazienti.
L’iniziativa PsoPoint è strutturata e questo consente un’efficacia maggiore dell’attività a differenza delle attività di teleconsulto spontanee e basate sulla buona volontà dei medici.”
Al centro della campagna “Psoriasi visibile – Impatto invisibile” di Amgen sono i pazienti affetti da psoriasi, che avranno tempo fino al prossimo 30 settembre per testimoniare e condividere la loro storia ed esperienza con la malattia psoriasica sul sito www.impattoinvisibile.it.
Al termine della raccolta, una giuria composta dai rappresentanti delle Associazioni pazienti, delle Società scientifiche e da giornalisti, selezionerà la storia che è più in grado di far emergere il vissuto psicologico e l’impatto invisibile della psoriasi ed ispirare una narrazione che la matita di Sergio Algozzino, uno dei più affermati illustratori italiani, tradurrà in immagini realizzando una “graphic novel” che verrà presentata e premiata al termine della campagna.
Amgen, con la sua esperienza ventennale nelle malattie infiammatorie, vuole ascoltare le esigenze dei pazienti con psoriasi e conoscere l’impatto psicologico che questa malattia può avere sul vissuto e nella vita del paziente.
Per questo, con la campagna “Psoriasi visibile – Impatto invisibile”, fa leva, oltre che sulle soluzioni terapeutiche innovative, sui bisogni psicologici del paziente, aiutandolo a portare allo scoperto il disagio emotivo e al tempo stesso a rafforzare la relazione con il dermatologo valorizzando l’importanza dei Centri di riferimento per la psoriasi.
“Amgen Italia è impegnata da sempre nello sviluppo di innovazioni terapeutiche da offrire alle persone con psoriasi moderata-severa per migliorare la loro salute e la qualità della loro vita, ma i farmaci da soli non bastano in una patologia così complessa come la psoriasi – spiega Maria Luce Vegna, Executive Medical Director Amgen – è necessario porre particolare attenzione ai disagi emotivi di questi pazienti e per farlo occorre favorire una adeguata relazione con il dermatologo di fiducia, rafforzando questo rapporto anche con gli strumenti che le tecnologie digitali mettono a disposizione oggi.
Una relazione duratura ed efficace medico-paziente migliora non solo il benessere di quest’ultimo ma facilita un atteggiamento positivo per migliorare il percorso terapeutico.”
Sul sito web www.impattoinvisibile.it sono disponibili, oltre alle informazioni sugli PsoPoint, tutte le risorse della campagna per medici e pazienti: informazioni sulla patologia, sul suo impatto psicologico, la mappa dei centri specialistici, sulle opportunità terapeutiche; la sezione per partecipare al contest e il video di presentazione della campagna con la testimonianza di una paziente e le sue emozioni tradotte in immagini da Sergio Algozzino.
Stefania Bortolotti
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