Stati Generali della Pelletteria Italiana: le soluzioni di Assopellettieri a sostegno del comparto
Aggregazione, digitalizzazione, internazionalizzazione, sostenibilità, credito e finanza: questi i cinque pilastri su cui Assopellettieri punta per il rilancio delle imprese. Si sono tenuti ieri a Firenze gli Stati Generali della Pelletteria Italiana convocati da Assopellettieri e organizzati in co-promozione con il Comune di Firenze per fare il punto sulla situazione del settore alla luce dell’emergenza Covid-19. Assopellettieri, fin dall’inizio di questa emergenza, si è battuta affinché fossero ascoltate le voci d’allarme delle aziende del settore, una filiera da 9 miliardi di euro (dati 2019) che per l’85% si compone di export. La scelta di Firenze come sede di questo appuntamento ha un importante valore simbolico: la Toscana rappresenta uno dei distretti produttivi più importanti del mondo della pelletteria, il 60% della produzione italiana del settore proviene da questa regione rappresentandone uno dei principali asset economici.
Nel corso della mattinata sono intervenuti Cristina Giachi vicesindaco di Firenze, Franco Gabbrielli presidente di Assopellettieri, Manlio Di Stefano sottosegretario di Stato per gli Affari Esteri e la Cooperazione Internazionale, Carlo Ferro presidente ICE-Agenzia, Mauro Alfonso A.D. Simest Spa, Eugenio Giani presidente del Consiglio Regionale della Toscana, Andrea Calistri vicepresidente Assopellettieri e delegato per il Distretto Toscano, Paola Castellacci A.D. di Adiacent Spa, Simona Bonafè eurodeputata.
«Voglio lanciare un messaggio positivo, abbiamo bisogno di reagire e non possiamo aspettare: dobbiamo rafforzare la nostra Associazione e lavorare insieme per superare le difficoltà – ha affermato Franco Gabbrielli presidente di Assopellettieri -. Assopellettieri oggi è qui per questo. Invito tutte le imprese, grandi e piccole, a unirsi, ognuna con le proprie caratteristiche e richieste. L’Associazione ha la possibilità di confrontarsi e interloquire con il Governo; i fondi ci sono e noi possiamo essere i portavoce delle aziende in questo passaggio. L’Associazione, attraverso la sinergia con ICE-Agenzia, Simest e Maeci, punta ad offrire soluzioni concrete per il rilancio delle imprese del comparto fornendo risposte alla crisi di liquidità, di mercato e di prodotto. In particolare con Simest attraverso l’erogazione di finanziamenti particolarmente vantaggiosi e con ICE-Agenzia mediante iniziative pensate per facilitare il processo di internazionalizzazione. Assopellettieri, attraverso la digitalizzazione di Mipel e l’iniziativa Miss Bag si propone inoltre come soluzione per dare la possibilità di intercettare mercati».
«Avete un grande compito, fare scelte che traghetteranno questo settore strategico nel futuro che merita. Abbiamo un patrimonio incredibile che è nelle vostre mani, nelle vostre teste, nel lavoro che sapete ispirare con i vostri collaboratori – ha detto in apertura il vice sindaco Cristina Giachi portando i saluti del Comune di Firenze».
«Tra Assopellettieri e ICE-Agenzia è forte più che mai lo spirito di sistema che concretizza le proposte portandole fino in fondo e garantendone la realizzazione – ha spiegato il presidente di ICE-Agenzia, Carlo Ferro -. ICE-Agenzia e Maeci continuano ad accelerare i servizi utili alle piccole medie imprese e confermano le nuove edizioni degli eventi fieristici di settembre/ottobre in Italia. Prosegue ma rafforzato, l’incoming di buyer internazionali da Paesi prevalentemente intra UE. Nuovo è l’evento Silent Mipel Showroom, una versione post Covid del tradizionale Mipel showroom che si svolgerà in un centro espositivo nel cuore commerciale di Seoul in grado di collegarsi alla fiera virtuale e alla vendita online dei prodotti. Non da ultimo va menzionata la piattaforma B2B che metterà in contatto le imprese con gli operatori dei mercati esteri, assicurando incontri da remoto, esposizioni autonome e business work».
«Il patto per l’export, recentemente siglato dal Ministro Di Maio, si basa su sei pilastri specifici declinati principalmente su due concetti: rafforzare il Made in Italy sui mercati internazionali e aumentare l’internazionalizzazione dell’intero distretto economico italiano. Si tratta di comunicazione, formazione, e-commerce, sistema fieristico, promozione integrata e finanza agevolata. Quest’ultima è il cuore pulsante della riforma: abbiamo stanziato 900 milioni di euro, di cui 300 a fondo perduto. Il 70% delle risorse è destinato a piccole e medie imprese – ha detto, Manlio Di Stefano Sottosegretario di Stato per gli Affari Esteri e la Cooperazione Internazionale».
«Lo scenario internazionale è complesso ma deve essere interpretato come un’opportunità di ripartenza e copertura di posizioni competitive incrementali rispetto al passato – ha spiegato Mauro Alfonso A.D. Simest Spa -. Il nostro ruolo è quello di agevolare le imprese nel percorso di internazionalizzazione sia con investimenti diretti all’estero che con la gestione di fondi statali come il Fondo 394. Abbiamo fatto delle evoluzioni di questo strumento che va a incidere su 7 misure fondamentali. La prima è relativa alla partecipazione a fiere e mostre riservata alle PMI, per cui l’importo finanziabile è fino a un massimo di 150mila euro; la seconda propone programmi di inserimento su mercati extra EU finanziando l’apertura di strutture commerciali permanenti, l’importo massimo finanziabile sia per le Pmi che per le aziende di qualsiasi dimensione è stato elevato da 2 milioni e mezzo 4 milioni di euro. Gli studi di fattibilità sono un altro strumento finanziabile purché collegati a investimenti esteri: l’importo massimo è fino a 200mila euro per gli investimenti commerciali e 350mila per investimenti produttivi. Abbiamo poi la possibilità di finanziare programmi di assistenza tecnica con i quali sosteniamo la formazione del personale nelle iniziative di investimento estero, fino a un massimo di 300mila euro. Il temporary export manager e il temporary digital export manager sono figure che possono essere finanziate con il Fondo 394, fino a un massimo di 150 mila euro. Anche in tema di e-commerce possiamo contribuire supportando le aziende attraverso l’utilizzo di marketplace o piattaforme proprie fino a un massimo di 450 mila euro. L’ultimo strumento è la patrimonializzazione delle PMI esportatrici, il cui tetto massimo finanziabile è stato elevato da 400 a 800 mila euro. Siamo in grado di svolgere velocemente le procedure per l’assegnazione e dare risposta in una 30ina di giorni, bypassando le garanzie del sistema del credito e potendo accedere a un tasso dell’0,085%. È possibile inoltre fare ricorso a una quota di finanziamento a fondo perduto. Inoltre, vogliamo proporre al settore pelletteria, per la partecipazione a mostre e fiere e per il Mipel, una serie di misure tra cui: finanziamento agevolato fino al 100% con durata di 4 anni, di cui il primo di preammortamento, allo 0,085%; il 50% dei costi relativi alla partecipazione concesso a fondo perduto; importante novità è che si potrà finanziare l’adesione a fiere internazionali che si svolgono in Italia. La partecipazione a fiere è quindi un impegno accessibile a tutti gli operatori».
«Le istituzioni devono fornire il necessario supporto, perché il sistema produttivo manifatturiero della conceria e della pelletteria deve essere fortemente sostenuto. Le risorse che arrivano dall’Europa devono essere tradotte in progetti da portare avanti insieme, ritengo sia necessario attrezzare in Regione una vera task force in questo senso. Deve crearsi un’importante sinergia tra Associazione e Regione, per avere progetti pronti nel momento in cui arriveranno i fondi – è stato il commento del Presidente del Consiglio regionale della Toscana Eugenio Giani».
«Uno degli assett che ha Assopellettieri e nessun altro ha è la fiera di pelletteria più importante del mondo, il Mipel, che nel 2021 festeggia 60 anni – ha detto Andrea Calistri, vicepresidente di Assopellettieri e delegato per il Distretto Toscano -. E a settembre la fiera ci sarà, insieme ai colleghi di Lineapelle e Micam, con un modello completamente nuovo per accompagnare le imprese italiane verso un mercato potenzialmente globale. Abbiamo già iniziato a lavorare a una piattaforma multitasking con un format totalmente innovativo anche dal punto di vista della visitabilità della fiera: rendendola ‘open’ 365 giorni l’anno grazie alla digitalizzazione del sistema fieristico. Inoltre a settembre verrà lanciata l’iniziativa Miss Bag: una borsa icona che tutti i pellettieri che partecipano a Mipel saranno chiamati a interpretare secondo il proprio stile, permettendo così anche alle imprese che non sviluppano normalmente un prodotto di dare vita a qualcosa di proprio da esporre in tutto il mondo».
«In ottica di digitalizzazione delle imprese, sono tre le considerazioni su cui riflettere – ha detto Paola Castellacci A.D. di Adiacent Spa -. La prima è la necessità di integrazione dei canali digitali, affinché dialoghino in maniera sistematica nel quotidiano con l’offline; la seconda è l’e-commerce che abbiamo visto crescere in maniera rapida ed esponenziale in questo periodo di lockdown con 2 milioni di nuovi clienti su settori e fasce d’età precedentemente assenti (+55% rispetto al 2019): dobbiamo quindi valutare quali vantaggi possono trarre le aziende da questi numeri; il terzo tema è la globalizzazione, da reinterpretare in ottica di export digitale in tutto il mondo. Il digitale deve veramente essere centrale a partire dalla formazione, anche portando in azienda nuove figure che lavorano sul settore».
«Servono interventi urgenti e massicci per garantire la sostenibilità economica di una filiera che è sempre stata un vanto del nostro Paese – ha detto l’eurodeputata Simona Bonafè -. Servono politiche e misure innovative di vasta portata, serve un intervento pubblico nazionale ed europeo di dimensioni mai viste prima e un impegno straordinario di cittadini e imprese. A livello europeo è stato varato il più grosso piano di ripresa della storia dell’Unione Europea, un piano da 750 miliardi di cui 390 di sussidi diretti. Di questi, 208 miliardi andranno in investimenti strategici nel nostro Paese: ritengo che i due ambiti in cui investire siano la sostenibilità e il digitale che toccheranno ogni componente dell’economia, della società e dell’industria. E questo richiederà il passaggio dall’attuale produzione lineare all’economia circolare. E il distretto della pelletteria l’ha capito da tempo».
Photo by: Ducci Cesare Fotografia (www.duccifotografia.it )
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