Baby K a Grazia: «Le donne ce la possono fare da sole»
«L’Italia è un Paese meraviglioso, eppure non capisco perché ci sia un innato senso di malizia, per cui ogni novità all’inizio viene vissuta con perplessità. Mi spiace che questa diffidenza sia sempre più rivolta alle donne, ma al giorno d’oggi, in cui qualsiasi fenomeno culturale e tecnologico nasce e muore velocemente, è solo il tempo a determinare chi ha valore e chi no». A raccontarsi a Grazia, il magazine diretto da Silvia Grilli, è Baby K, la popstar sotto i riflettori anche per il successo del nuovo singolo Non mi basta più, in cui duetta con l’imprenditrice digitale Chiara Ferragni.
«Penso che la nostra sia un’unione davvero significativa, per quello che rappresentiamo entrambe nei nostri ambienti, e molto diversa dalle altre. Tutto questo dà forza ulteriore e valore aggiunto a una collaborazione al femminile. Siamo una coppia potente e che trasmette un bel messaggio: le donne come sempre ce la possono fare da sole, con la propria tenacia, grinta, capacità e forza. E se queste donne si uniscono, diventano ancora più forti». La solidarietà femminile esiste? «Assolutamente. Quando si tratta di donne forti, indipendenti, già sicure di quello che sono, di quello che fanno e di che cosa hanno raggiunto».
Entrambe sono accumunate dalla diffidenza suscitata nel pubblico agli esordi: «Io stimo molto Chiara per tutto quello che ha fatto. È la donna più influente nella moda, ha fama internazionale. Ha zittito tutti, non si può negare. E anche io, nel mio piccolo, ho raggiunto traguardi importanti nella musica. La gente mi ha capita», commenta la cantante a Grazia, in edicola questa settimana con un numero straordinario dedicato alla scoperta delle meraviglie del nostro Paese, dalle bellezze artistiche ai viaggi, dalla moda alle interviste a celebrities Made in Italy come Baby K, Levante, Francesco Sarcina, Chiara Galiazzo e molte altre ancora.
Nel panorama musicale italiano Baby K è un’anticipatrice, anche per la contaminazione tra mondi e per il forte messaggio di autoaffermazione femminile. «Quando qualcuno lo riconosce mi sento appagata, compresa. Ma anche quando non succede, penso che almeno sto facendo qualcosa di nuovo, fedele al mio ruolo creativo». Tra i progetti per l’estate, niente vacanze: «Lavorerò, in una casa vicino a Milano, con dei produttori musicali», conclude l’artista.
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