Visit Oakland: Il Richiamo della foresta di Jack London

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Visit Oakland: Il Richiamo della foresta di Jack London

In questo periodo in cui il mondo si è fermato possiamo viaggiare attraverso le storie di libri e film su grandi e piccoli schermi, in attesa di poterci muovere nuovamente. Ad aiutarci a farlo c’è “Il richiamo della foresta”, l’ultimo film ispirato all’omonimo romanzo di Jack London, il cittadino più famoso di Oakland.

Lo scorso novembre si è celebrato il centenario delle morte di Jack London. E proprio adesso, nelle sale cinematografiche lo si ricorda, attraverso il riadattamento cinematografico del suo primo romanzo “Il richiamo della foresta”, pubblicato nel 1903 che lo ha reso uno degli autori più famosi della sua epoca.

Il film-e quindi lo stesso libro- è ambientato in California, a fine ’800, dove Buck, un cane di razza abituato al clima mite e tranquillo degli Stati Uniti, vive nella fattoria di un giudice. Rapito per essere venduto come cane da slitta per i cercatori d’oro del Klondike, Buck si ritrova in Alaska, rinchiuso in gabbia e addestrato a seguire la dura legge «della zanna e del bastone». Poco più tardi viene acquistato da un francese che consegna la posta negli avamposti dei cercatori d’oro, entra in una muta di cani e in poco tempo, coraggioso e possente, ne diventa il capo. Quando però il postino perde il lavoro, viene acquistato da un feroce viaggiatore in cerca di fortuna. Salvato dall’eremita John Thornton, Buck trova finalmente un amico con il quale spingersi nelle profondità delle terre selvagge. Qui sentirà sempre più forte Il richiamo della foresta, lo slancio verso la libertà e il contrasto tra natura ed educazione, e si unirà a un branco di lupi, senza però dimenticare l’affetto per il suo anziano padrone.

La cosa interessante di questo film è che la vita avventurosa di Buck ricorda in qualche modo la vita dello stesso autore. I primi anni della vita di Jack London infatti, furono un susseguirsi di avventure, momenti intensi di scrittura e lavori alquanto pericolosi. La sua giovinezza movimentata la passò a Oakland, quando la madre sposò quello che sarebbe diventato il suo patrigno e dopo i primi tempi in cui girarono molto, si stabilirono proprio nella baia californiana.

Altre similitudini con la storia del suo personaggio a quattro zampe le troviamo nel periodo in cui London andò in cerca di fortuna proprio come i cercatori d’oro del Klondike, in Alaska. Invece di trovare l’oro però, trovò ispirazione per due dei suoi romanzi più famosi: Il Richiamo della Foresta e Zanna Bianca.

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E proprio a Oakland si può anche avere un assaggio della sua esperienza nel Klondike entrando nella sua capanna nella Jack London Square. Entrarci rende perfettamente l’idea di privazione e semplicità vissuta dallo scrittore durante gli anni vissuti come un cercatore d’oro. Un altro dei luoghi simbolo della vita dello scrittore è il pub Heinold’s, ancora in attività, che si trova proprio nella Jack London Square. Il pub è conosciuto infatti anche come “Jack London’s Rendezvous”, considerando che fu d’ispirazione per molte scene dei suoi due romanzi: Il richiamo della foresta e  il Lupo di mare. Infine non possiamo non concludere questo breve approfondimento su London senza menzionare la piazza che deve il suo nome proprio a lui; la Jack London Square, che offre vari tipi di intrattenimento sia al coperto che all’aperto: si può fare shopping, mangiare un boccone tra le barche ormeggiate oppure rilassarsi all’ombra degli alberi in piazza.

 

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