I nonni: una ricerca BVA Doxa per Nonno Nanni

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I nonni: una ricerca BVA Doxa per Nonno Nanni

I nonni, si sa, sono pazienti e tolleranti, disponibili per qualsiasi gioco e con la genetica tendenza ad accontentare, complici, ogni richiesta dei nipotini: davvero non ci sono compagni migliori! Figure sempre più centrali nell’organizzazione quotidiana delle giovani famiglie con figli, dal 2005 è stata dedicata loro una ricorrenza speciale: il 2 ottobre, data che celebra la Festa dei nonni.

A fotografare l’attuale panorama sociale è una ricerca condotta da BVA Doxa per l’azienda Nonno Nanni, in occasione di questa festa.

Condotta con interviste telefoniche a partire da un campione nazionale di individui con età compresa tra i 55 e gli 85 anni, la ricerca “Il ruolo sociale dei nonni nella famiglia di oggi’ evidenzia che l’86% degli intervistati ha almeno un nipote tra 0-14 anni. Oltre 17.000.000 di nonni in Italia, con una media di 2,5 nipoti, svolgono un’importante funzione di supporto all’interno del nucleo parentale.

Risorsa quotidiana

Il 74% dei nonni collabora sistematicamente alla gestione e all’educazione dei nipoti, complice la vicinanza abitativa. L’impegno, motivato principalmente dall’assenza dei genitori per doveri lavorativi (78%), si concentra soprattutto nel momento dei pasti e durante la fascia pomeridiana. Il supporto riguarda, oltre la preparazione di pranzi e cene (31%), piccoli lavori domestici e di manutenzione (28%) e una contenuta spesa quotidiana per i generi di prima necessità (25%). Dai dati raccolti risulta che il tempo dedicato ai nipoti è in media circa 5 ore al giorno.

È emerso, inoltre, che un nonno su quattro diventa anche un sostegno economico per la famiglia, fornito soprattutto al bisogno, mentre un 26% la supporta in modo costante e sistematico. In media, i nonni spendono per i nipoti 46 euro mensili.

Tempo di qualità

Il tempo trascorso insieme ai nipoti si divide in modo quasi omogeneo tra ‘attività ludiche’ (48%) e ‘attività necessarie e non rimandabili’ (52%), come seguire i compiti a casa, accompagnarli nei loro impegni quotidiani, andare a prenderli a scuola. Quando stanno insieme, nonni e nipoti si divertono (70%), soprattutto con giochi educativi (37%), carte (22%), costruzioni (21%); il 55% guarda la tv insieme ai bambini. Ma non solo, secondo il rapporto, i nonni mostrano un profondo desiderio di condividere attività, passioni e interessi con i nipoti e sono attenti alla loro crescita interiore e intellettiva. Il tempo trascorso insieme vuole essere un tempo ‘di qualità’: il 51% ‘parla con loro’ (57% tra chi ha nipoti di oltre 10 anni), il 39% ‘leggono insieme’, e il 34% ‘fa passeggiate con i nipoti’ (soprattutto con i più piccoli 0-2anni).

È quanto conferma la dott.ssa Elena Urso, pedagogista: “I nonni e nipoti sono accomunati dalla stessa dimensione esistenziale: condividono dei ritmi simili, una simile scansione del tempo, hanno la capacità di ascoltare e il bisogno di essere ascoltati. I nonni hanno ritrovato un tempo vitale liberato da frenesie imposte dall’esterno a favore di una rinnovata sintonia con un tempo interiore, espresso in gesti e riti quotidiani, conosciuti e rassicuranti. E questo è proprio il ritmo naturale dei bambini, che non conoscono la necessità di orari e incombenze dettate dall’esterno, ma seguono un tempo interiore: il tempo del gioco, dell’esplorazione, il tempo del sé. In questa profonda condivisione di un tempo intimo, nonni e nipoti fanno l’esperienza di una relazione che è educativa sì, ma in modo spontaneo e libero”.

Piacere della condivisione

È una relazione, quella tra nonni e nipoti, che si basa sulla reciprocità, sull’affetto e sulla complicità.

I nonni si sentono un importante punto di riferimento per i nipoti (39%), ma al tempo stesso ne condividono anche gli interessi e sono presenti nella loro vita di tutti i giorni (35%).

Secondo la dott.ssa Urso “tra nonni e nipoti esiste un rapporto autentico, scevro da sovrastrutture o finalità recondite. Si basa sul piacere reciproco di stare insieme e condividere esperienze e sentimenti. Spesso i nonni sono i confidenti privilegiati dei bambini: ad essi i nipoti affidano piccoli segreti o piccole paure, perché sanno di poter contare su un ascolto disinteressato e accogliente. I bambini si espongono, perché sanno che saranno protetti. Sanno soprattutto che loro e le loro confidenze sono al sicuro e che i nonni sono dalla loro parte”.

C’è uno scambio vicendevole: i nonni non puntano solo sull’affetto (34%), ma sul trasferimento di quelli che ritengono valori fondamentali come il rispetto per gli altri (29%) e la disciplina (28%).

D’altro canto, anche i nonni si aspettano dai nipoti compagnia e gioia di vivere. Tra l’altro, più i nonni sono anziani (oltre 75 anni) e più i nipoti sono grandi, tra gli 11 e i 14 anni, e più cresce il ruolo attivo di quest’ultimi nei confronti dei senior.

Occuparsi dei nipoti diventa, quindi, per la quasi totalità dei nonni, un piacere, non un dovere.

Maestri di vita

Nella relazione emerge in modo predominante la funzione educativa rivestita dai nonni. L’80% si riconosce in questo ruolo di “maestro di vita” nel trasferire i valori che la vita ha insegnato (70%), nell’essere un esempio con i propri comportamenti (65%), nonché nel passaggio di alcune fondamentali regole di buona educazione (59%).

Sottolinea la dott.ssa Urso: “Lontani dalla pressione di educare a tutti costi, i nonni educano in modo naturale: nel loro esserci ed essere naturalmente da esempio. Se il ruolo normativo è delegato ai genitori, loro possono trasmettere ai bambini valori, regole e comportamenti attraverso la relazione stessa; semplicemente stando insieme, ascoltandosi, raccontando”.

L’impegno si concentra anche sulla trasmissione di un’esperienza acquisita: si tramanda ai nipoti ciò che si sa fare meglio (56%), si raccontano aneddoti e storie del passato (52%). Ma soprattutto nel proprio racconto di vita, i nonni cercano di insegnare il ‘valore dell’esperienza’ (52%), ricordando sempre che pure loro sono stati giovani (34%).

Il ‘rispetto’ è la parola chiave che affiora dal loro insegnamento: rispetto per i genitori (53%), per gli altri (47%) e anche per sé stessi (16%).

Esiste una condivisione della linea educativa impartita dai genitori. I nonni si fanno alleati con i propri figli nel ruolo di educatori. Tuttavia, un 17% riconosce in loro troppo permissivismo, in particolare quando si concede un utilizzo prolungato delle nuove tecnologie.

La ricerca è stata fortemente voluta dall’azienda di formaggi freschi Nonno Nanni che, da alcuni anni, si fa sempre più promotore di iniziative in favore dei nonni, proprio in occasione della loro festa.

Quest’anno la nostra azienda ha deciso di essere concretamente più vicini ai nonni più soli e fragili, facendo sì che la loro festa non sia un semplice festeggiamento, ma un’occasione utile per sostenerli e mettere in luce quanto sia fondamentale il loro ruolo nella famiglia. – afferma Silvia Lazzarin, nipote di Nonno Nanni. Con l’operazione “Grazie nonni” – continua Silvia – devolveremo un contributo a «Filo D’Argento», della Fondazione AUSER, l’associazione di volontariato e di promozione sociale che, ogni giorno, si impegna attivamente per favorire l’invecchiamento attivo dei senior all’interno della società. Non solo, organizzeremo una giornata di festa “Tutti in piazza” a Milano sabato 5 ottobre in cui potranno liberamente partecipare tutti i nonni con i propri nipoti”.

 

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