Geometrie sconnesse palpiti geometrici
“Geometrie sconnesse palpiti geometrici” è il titolo della mostra promossa dal 22 settembre 2019 al 12 gennaio 2020 dedicata a Marisa Merz, l’artista che celebra ciò che è intimo, effimero e poetico.
Marisa Merz (Torino 1926-2019), unica esponente femminile del Gruppo dell’Arte Povera e fra le più significative protagoniste della scena artistica italiana degli anni Sessanta, viene proposta a Lugano, negli spazi della Collezione Giancarlo e Danna Olgiati, con un progetto espositivo di quarantacinque opere.
<<Diverse ragioni ci hanno condotto alla decisione di proporre e organizzare una mostra dedicata a Marisa Merz – dichiarano i coniugi Giancarlo e Danna Olgiati – In primis è un’artista ben documentata nella nostra Collezione: ci innamorammo di una testina realizzata negli anni Settanta e successivamente, dopo la morte del suo amatissimo marito, Mario Merz (1925-2003), di un autoritratto dolente integrato nel profilo pietroso del suo sposo. Importante è la collaborazione della Fondazione Merz per la realizzazione di questa mostra, arricchita dalla curatela della Presidente, Beatrice Merz (1960), figlia di Marisa e Mario. Grazie alla Fondazione e alla nostra attiva partecipazione si sono resi possibili prestigiosi prestiti da parte della Fondazione stessa, del Kunst Museum Winterthur, oltre che di gallerie e collezionisti privati, in prevalenza svizzeri. La mostra è infine frutto del proficuo rapporto instauratosi con il MASI, del cui circuito museale la Collezione è parte. Ringraziamo quindi il direttore Tobia Bezzola, che nella convinzione dell’importanza della relazione fra collezionismo pubblico e privato, ha da subito accolto con entusiasmo il nostro progetto.>>
L’esposizione, che copre più di cinquant’anni di ricerca, si apre con alcuni capisaldi della produzione dell’artista.
Opere iconiche come “Senza titolo” del 1975 documentano gli esiti più alti dell’indagine sul filo di rame, mezzo espressivo che le permette di esplorare i confini tra disegno e scultura. La grande installazione in fili di rame lavorati a maglia, realizzata nel 1979 e da allora mai più esposta, testimonia il carattere compiutamente ambientale.
Il titolo della mostra: “Geometrie sconnesse palpiti geometrici” – frase autografa dell’artista, appuntata su una parete della sua casa-studio – funge da guida all’universo segreto di Marisa Merz.
Beatrice, la figlia, afferma nell’introduzione in catalogo: << Il percorso della mostra è disegnato per permettere alle singole opere di intrattenere un dialogo serrato tra loro, creando, così, un campo di forza scandito da una successione di volti sconosciuti e trasfigurati, ma profondamente reali; volti o figure che sono eseguiti attraverso la sovrapposizione di segni e materie, in un ritmo quasi ossessivo.>>
Beatrice Merz spiega anche: << Il sentimento iniziale con cui è nata la Fondazione Merz a Torino è stato il forte desiderio di opporsi al concetto di arte come monumento. Con lo stesso spirito oggi abbiamo deciso di uscire dai confini e dare vita a un gemellaggio “naturale” tra due paesi limitrofi – grazie alla costituzione in Svizzera di una nuova Fondazione Merz – che mira ad allargare il proprio orizzonte non solo attraverso momenti espositivi e culturali tra l’Italia e la Svizzera, ma anche in ambiti geografici. La scelta di affiancare queste due nazioni è inoltre scaturita proprio dalle caratteristiche dei due Paesi: entrambi centri di produzione e di cultura. L’arte rappresenta la libertà di pensiero senza confini.>>
Una confidenza di Marisa: << Quando andavo a scuola, il momento che non ho mai più dimenticato è stato quando mi hanno insegnato il baco da seta. Pensavo sempre a quello, che da bruco diventa farfalla. E non ho mai più potuto togliermelo dalla testa. Come venivano fuori il filo di seta e la farfalla. In un ciclo perpetuo, dall’uovo alla larva al bozzolo alla crisalide alla farfalla all’uovo: forme fragili e resistenti, architettate dal bruco tessitore come involucri protettivi a ordire intelaiature complesse di materiale flessibile.>>
Geometrie sconnesse palpiti geometrici – Marisa Merz
22 settembre 2019 – 12 gennaio 2020
Collezione Giancarlo e Danna Olgiati, in collaborazione con la Fondazione Merz
Lugano, Riva Caccia 1 – CH 6900 Lugano
+41 (0)91 921 46 32 (venerdì – domenica, periodo d’apertura)
www.collezioneolgiati.ch – www.masilugano.ch
Orari: venerdì – domenica 11.00 -18.00
Ingresso gratuito
Catalogo bilingue, italiano/inglese, testi di Beatrice Merz, Ester Coen e Douglas Fogle
Mousse Publishing, Milano
Judith Maffeis Sala
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