BIWA – Best Italian Wine Awards 2019
BIWA – Best Italian Wine Awards è nato 8 anni fa, nel 2012. Luca Gardini e Andrea Grignaffini ebbero l’idea di creare un evento che celebrasse la qualità e l’unicità dei vini italiani e che pertanto, premiasse, ogni anno, una selezione delle 50 migliori etichette del Paese.
La classifica, che nasce dall’assaggio alla cieca di oltre 450 vini provenienti da ogni parte d’Italia, è inserita in Wine Searcher dal 2016 e si è conquistata un ruolo di tutto rispetto nel settore, sia a livello nazionale sia internazionale.
Quest’anno, il 1° classificato è ancora Sassicaia, il vino italiano più iconico e più celebrato del mondo e il riconoscimento è andato alla Tenuta San Guido (Toscana) per il suo Bolgheri rosso Sassicaia DOC 2016.
Il 2° classificato è il Barolo della Burlotto (Piemonte), un Barolo Monvigliero DOCG 2015.
Il 3° classificato è Terminum Gewurztraminer vendemmia tardiva – passito – DOC del 2016 della Cantina Tramin (Alto Adige).
Seguono gli altri 47 vini, assolutamente meritevoli, i cui viticoltori ne sono giustamente fieri.
Il comparto del vino rappresenta una componente di primo piano per il settore agroalimentare nazionale. Alcuni dati sintetici ne evidenziano con chiarezza l’importanza e il valore strategico all’interno dell’economia agricola italiana e del made in Italy alimentare.
La coltivazione della vite da vino è fortemente diffusa, dati significativi emergono per le esportazioni, in particolare, i vini confezionati rossi e rosati Dop, a seguire quelli confezionati rossi e rosati Igp ed i vini bianchi Igp.
Il numero che conferma è di circa sei miliardi di euro, un saldo positivo 2019 della bilancia commerciale del settore vitivinicolo italiano.
La giuria dell’edizione 2019 di BIWA comprende 11 palati di altissimo livello, oltre ai due ideatori, si annoverano Luca Gardini, Wine Killer, primo italiano entrato in Wine Searcher, fra i primi quattro critici a livello mondiale; Kenichi Ohashi (Giappone) l’unico Master of Wine giapponese, Sake Expert Assessor e Master of Sake, Amaya Cervera (Spagna) fondatrice del sito internet spanishwinelover.com e wine journalist con un’esperienza di oltre 15 anni, Tim Atkin (Inghilterra) Wine Writer tra i più premiati al mondo e Master of Wine con oltre 25 anni di esperienza, Christy Canterbury (Stati Uniti) giornalista, giudice formatrice e Master of Wine, Lu Yang (Cina) il sommelier più influente della Grande Cina, primo Master Sommelier del Paese, Othmar Kiem fondatore del Gourmet Club Alto Adige, corrispondente per l’Italia di Falstaff, Luciano Ferrari, capo redattore del Corriere della Sera e firma della rubrica Corriere DiVini, Antonio Paolini esperto critico enogastronomico e degustatore, co-fondatore della testata Vinodabere, coordinatore Guide food Gambero Rosso e firma di alcune fra le maggiori testate di settore, Pierluigi Bergonzi, vice direttore de La Gazzetta dello Sport, fondatore della Rubrica “Gazza Golosa” e Sommelier.
Nuovo ingresso in giuria quest’anno per Eros Teboni Miglior Sommelier al Mondo WSA 2018 e Andrea Gori, Sommelier, giornalista pubblicista, scrittore e ristoratore da quattro generazioni a Firenze con la Trattoria da Burde, fondatore di Dissapore Network e Intravino.
L’obiettivo di BIWA Best Italian Wine Awards è mettere in luce e raccontare le eccellenze italiane del settore vitivinicolo. Gli Awards sono premi speciali fuori classifica che vengono assegnati alle aziende, i vini e il sommelier che hanno fatto la differenza e si sono distinti nel corso dell’anno.
L’evento per la premiazione dei 50 vini classificati si è svolto al Centro Congressi Fondazione Cariplo a Milano, il 16 settembre 2019. Sono stati consegnati anche gli Awards, premi speciali assegnati alle aziende, le etichette e i professionisti del settore che hanno meritato una menzione.
L’evento è stato sostenuto da ICE – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane e da altri partner commerciali.
La manifestazione ha ottenuto il patrocinio del Mipaaf – Ministero delle Politiche Agricole alimentari e forestali.
Il brindisi è stato celebrato con lo champagne Thiénot.
Il Gruppo Finarte, nato nel 1959 per iniziativa del banchiere milanese Gian Marco Manusardi, una casa d’aste del settore di opere d’arte, ha deciso, dopo 60, anni di entrare nel mondo del vino con le aste di vini pregiati e distillati. A novembre 2019 è attesa l’asta orientata su proposte di collezioni di pregiate cantine nazionali e internazionali.
BIWA Best Italian Wine Awards 2019
www.biwawards.it @biwawards #BIWA2019
Judith Maffeis Sala
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