“Il giovane Picasso”. La grande arte al cinema

IL GIOVANE PICASSO

“Il giovane Picasso”. La grande arte al cinema

Quando si legge o si cita “Picasso” o “Pablo”, ci si riferisce ad uno dei più famosi, dei più grandi artisti di tutti i tempi della Storia dell’Arte. Un volto noto, opere divenute icone mondiali, un’artista fra i più prolifici, sino alla sua morte, avvenuta all’età di 91 anni a Mougins in Francia, l’8 aprile 1973.

Molti film hanno raccontato gli anni del suo maggiore successo: l’arte, gli affari e l’ampia cerchia di amici. Ma dove è cominciato tutto questo? Che cosa ha reso Picasso quel che è stato?

Il docu-film “Il giovane Picasso” esplora i suoi inizi per scoprire da dove si scatenò la scintilla del genio che era solito ricordare: <<A quattro anni dipingevo come Raffaello, poi ho impiegato una vita per imparare a dipingere come un bambino>>.

Il film “Il giovane Picasso” conduce lo spettatore nella fase iniziale della vita di Pablo Ruiz, proveniente dal sud della Spagna, la cui predisposizione all’arte fu subito riconosciuta dal padre, Josè Ruiz, professore di disegno e dallo zio, i quali, economicamente, lo aiutarono a sviluppare il suo genio.  Dopo le prime esperienze, Pablo decise di scegliere il cognome della madre: Picasso.

Il film indaga il ruolo fondamentale che ebbero le città di Màlaga, Barcellona e Parigi. La prima è la città in cui nacque, il 25 ottobre 1881, e dove si appassionò all’arte. Pablo aveva otto anni, quando dipinse il suo primo quadro, la rappresentazione della corrida. A Barcellona cominciò la Scuola di Belle Arti e ne contrastò subito l’Accademismo, innamorandosi invece dell’architettura della città e dell’eclettismo di Gaudì.

Dopo alcuni soggiorni a Madrid, dove frequentò l’ “Academia Real di San Fernando”, Picasso ritornò a Barcellona, attratto dall’ambiente stimolante del Caffè “Els Quatre Gats”, simbolo del Modernismo architettonico catalano e luogo d’incontro privilegiato dei giovani artisti e intellettuali della città. Il suo stile si evolverà sino al “Simbolismo” che prelude il “Periodo Blu”. Attratto dai “Preraffaellisti”, Pablo vorrebbe recarsi a Londra ma si fermerà a Parigi, dove le conoscenze e gli incontri con artisti e collezionisti saranno fondamentali per la sua attività artistica. L’artista è proteso nell’atto di vedere, conoscere, amare il mondo: che cosa chiedeva il pubblico all’arte e agli artisti? Forse opere di immediata lettura. Per Pablo il vero significato della pittura fu una <<Forza di magia che si interpone fra noi e l’universo ostile>>.

Il film si sofferma in particolare sul “Periodo Blu” e quello “Rosa”, si conclude nella città simbolo di New York, al “Museum of Modern Art”, dove uno dei capolavori di Picasso è esposto sin dagli anni trenta: “Les Demoiselles d’Avignon”.

Malén Gual, curatrice senior al “Museu Picaso de Barcelona” afferma: <<Questo film mostra la solida formazione artistica di Picasso e quali straordinari dipinti produsse sin dalla giovane età. Ho lavorato per decenni su Picasso e sono stata sempre rapita e fortemente emozionata nel vedere i suoi lavori e dalla sua stessa appassionante storia ora svelata sul grande schermo>>.

Pablo Picasso è chiaramente descritto come il genio, il pittore che ha rivoluzionato l’Arte Contemporanea, capace di reinterpretare la realtà percepita coi cinque sensi in immagini più profonde, a volte disturbanti e incomprensibili.

In due anni di lavorazione al docu-film, grazie a numerose testimonianze fra cui quella del nipote, Olivier Widmaier Picasso, il regista britannico Phil Grabsky ha raccontato l’importante periodo dell’età giovane sino a quello di Parigi, luogo essenziale di formazione e dell’inizio di notorietà.

Realizzato in stretta collaborazione con cinque grandi musei europei, situati nelle città fulcro della vita dell’artista, sono esplicativi: il “Museo Picasso e la Fundacion Picasso-Museo Casa Natal di Malaga”; il “Museo Picasso de Barcelona”, dove è conservata la più ampia collezione dei suoi primi lavori; il “Museo Nacional d’Art de Catalunya”, sempre a Barcellona e il “Musée National Picasso de Paris”, nella città che Picasso chiamò “Casa”. Il film offre scorci unici all’interno dei capolavori, intervallati da approfondimenti di storici dell’arte e curatori e dalla lettura di lettere ad amici e amanti del pittore.

Il film “Il giovane Picasso” fa parte del progetto “La Grande Arte al Cinema” della Nexo Digital, che fa vivere sullo schermo tutta la ricchezza delle Mostre , degli Artisti, dei Musei, i più importanti del mondo. Sono entrati in scena: Picasso, Tintoretto, Gauguin, Caravaggio, Degas e i Capolavori del Prado.  Un viaggio esclusivo nelle opere degli artisti più famosi e più amati, raccontati attraverso il grande schermo.

“Il giovane Picasso”

Regia: Phil Grabsky

Distribuzione esclusiva per l’Italia: Nexo Digital con i media partner Radio Capital, Sky Arte e MYmovies.it

Genere: docu-film

Durata: 90 min

Nelle sale solo il 6 – 7 – 8 maggio 2019

Biglietti: su nexodigital.it

 

Judith Maffeis Sala

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