Continua la sfida al Mieloma Multiplo
La sfida al Mieloma Multiplo, una forma aggressiva di tumore del sangue, passa per la Lombardia, dove si stimano 800 nuovi casi ogni anno: in Regione la ricerca in questo campo è al top e non si ferma mai, grazie all’impegno dei Centri, sostenuto anche da finanziamenti europei.
Grazie alla ricerca oggi la sopravvivenza dei pazienti è aumentata, la qualità di vita migliorata e il Mieloma Multiplo sta perdendo terreno. Ma è fondamentale non abbassare la guardia: la sfida continua e adesso ci sono armi in più per combatterla, come la terapia di mantenimento dopo il trapianto di cellule staminali, che aiutano i pazienti a guadagnare tempo di vita libero dalla malattia, allontanando le ricadute.
Fa leva sulla metafora della scherma l’invito rivolto a tutti i cittadini da Mieloma Ti Sfido, campagna di sensibilizzazione promossa da AIL – Associazione Italiana contro le Leucemie-Linfomi e Mieloma Onlus insieme a La Lampada di Aladino con il contributo non condizionante di Celgene e il coinvolgimento di due “paladini” d’eccezione: Aldo Montano, medaglia d’oro nella sciabola ai Giochi Olimpici di Atene 2004, ed Elisa Di Francisca, due ori nel fioretto alle Olimpiadi di Londra 2012.
La campagna, dopo Roma, ha fatto tappa a Milano con l’installazione itinerante I Duellanti, allestita fino al 7 febbraio scorso in Piazza XXV Aprile, con il patrocinio di Regione Lombardia e Comune di Milano, per veicolare ai cittadini il messaggio chiave, sintetizzato nell’hashtag ufficiale #iotisfido: unirsi alla sfida contro il Mieloma Multiplo, aiutare i pazienti a non cadere, perché i progressi delle terapie possono incoraggiarli nel loro percorso di cura.
«Il Mieloma Multiplo è un tumore del sangue molto aggressivo, che ha un impatto importante sulla qualità di vita dei pazienti. È una patologia ancora poco conosciuta, spesso diagnosticata non tempestivamente per il carattere aspecifico dei suoi sintomi», dichiara Sergio Amadori, Presidente AIL. «Aumentare in generale la conoscenza di questo tumore ematologico per migliorare la consapevolezza e la qualità di vita dei pazienti è fondamentale. È altrettanto importante dare ai pazienti un messaggio di speranza ed essere al loro fianco per incoraggiarli a continuare a combattere senza mai abbassare la guardia. In tal senso, campagne come Mieloma Ti Sfido hanno un valore aggiunto proprio perché raggiungono in modo capillare il territorio nazionale».
Il Mieloma Multiplo è il secondo tumore del sangue per diffusione dopo i linfomi non-Hodgkin; colpisce prevalentemente le persone anziane – l’età mediana alla diagnosi è 70 anni – ed è caratterizzato dall’alternanza tra periodi di remissione, ottenuti grazie all’efficacia delle attuali terapie, e comparsa di recidive che hanno un impatto pesante sia sul piano fisico che su quello psicologico.
«In Italia si registrano ogni anno circa 6.000 nuove diagnosi di Mieloma Multiplo; in Lombardia pur in mancanza di un Registro regionale possiamo stimare circa 800 nuove diagnosi di Mieloma Multiplo all’anno», afferma Paolo Corradini, Professore di Ematologia all’Università degli Studi di Milano, Direttore della Divisione di Ematologia, Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori di Milano e Presidente SIE (Società Italiana di Ematologia). «Sta cambiando la prevalenza, vale a dire il numero di persone affette dalla patologia: mentre una volta la sopravvivenza mediana era di 3 anni, adesso nel giovane è di 8 o più anni, di conseguenza la popolazione con MM sta aumentando molto perché i pazienti vivono di più. Un altro cambiamento decisivo è legato all’arrivo delle nuove terapie, più mirate e meno tossiche, che hanno prolungato la durata della remissione della malattia anche prima di una ricaduta. La più importante conseguenza dei progressi terapeutici ottenuti con i nuovi farmaci è il netto miglioramento della qualità di vita dei pazienti».
Negli ultimi anni la gestione del Mieloma Multiplo è decisamente cambiata, non tanto relativamente al trapianto di cellule staminali autologhe, procedura ben consolidata da decenni e considerata terapia di scelta per i pazienti in età e condizioni ottimali, quanto piuttosto per la disponibilità e i risultati delle terapie che precedono e seguono il trapianto.
«Per i pazienti che vengono sottoposti al trapianto autologo di cellule staminali ematiche, ci sono nuove opportunità come quella di arrivare al trapianto con minore quantità di malattia e questo riveste una grande importanza», spiega Luca Baldini, Direttore UOC di Ematologia, Direttore Scuola di specializzazione in ematologia, Dipartimento di Oncologia e Emato-oncologia dell’Università degli Studi di Milano, Fondazione IRCCS Cà Granda, Ospedale Maggiore Policlinico Milano. «Oggi disponiamo anche di terapie di mantenimento con farmaci assunti per via orale che riescono ad ottenere una ulteriore stabilizzazione dei risultati che si ottengono con l’autotrapianto di midollo osseo, prolungando così la durata della risposta a quest’ultimo. Per quei pazienti non candidabili al trapianto disponiamo di farmaci come gli immunomodulatori per via orale, che hanno modesta tossicità e risposte che si attestano attorno ai 4-5 anni. La scelta della terapia subito dopo la diagnosi è molto importante perché, nonostante oggi si disponga di molte linee terapeutiche, i risultati maggiori si ottengono nelle prime due-tre linee di trattamento».
L’innovazione nella ricerca e nella cura del Mieloma Multiplo avanza a grandi passi con l’obiettivo di trovare una cura definitiva per questa patologia: in questa sfida Celgene è da sempre in prima linea.
«La storia di Celgene nasce con la ricerca nel Mieloma Multiplo. In oltre 30 anni abbiamo cambiato il paradigma di trattamento della malattia grazie agli immunomodulatori orali, che rappresentano il cardine attorno al quale ruota l’algoritmo terapeutico per tutte le fasi della malattia. Di recente abbiamo scritto un nuovo capitolo per i pazienti sottoposti a trapianto, che prima non avevano a disposizione altre opzioni terapeutiche, e il nostro impegno nella ricerca continua senza sosta – commenta Francesca Russo, Direttore Medico di Celgene Italia – la nostra vicinanza ai pazienti è concreta anche grazie al supporto a campagne di valore come Mieloma Ti Sfido che aumentano consapevolezza e conoscenza, con ricadute positive per l’intero Sistema».
Oggi i pazienti con Mieloma Multiplo sono sempre meno soli nel loro percorso di cura grazie al lavoro di medici, infermieri e ricercatori, alle campagne di sensibilizzazione e anche grazie all’impegno di associazioni che offrono supporto, come La Lampada di Aladino.
«Ai pazienti con Mieloma Multiplo La Lampada di Aladino offre, attraverso un lavoro d’équipe multidisciplinare, un supporto completo e individualizzato – sottolinea il Presidente Davide Petruzzelli – il nostro obiettivo primario è la qualità di vita della persona in fase acuta e post acuta di malattia. Dopo un colloquio di orientamento, ai pazienti che accedono alla nostra struttura offriamo informazioni generali e anche approfondite sulla loro malattia, un empowerment per una migliore gestione delle terapie e un supporto psicologico vero e proprio tarato sulle esigenze personali, un supporto nutrizionale e clinico con particolare riguardo agli effetti collaterali, oltre a iniziative per il trasporto e l’accompagnamento, la tutela dei diritti e molto altro».
Dopo la prima tappa di Roma nel 2018 e questa seconda tappa a Milano, l’installazione “I Duellanti” potrà essere ammirata nelle piazze di Napoli, Bari, Palermo, Bologna e Torino.
Stefania Bortolotti
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