Cellulite? Andiamole contro! – seconda puntata

cellulite

Cellulite? Andiamole contro! – seconda puntata

 La cellulite, l’odiata pelle a “buccia d’arancia” si deve contrastare tutto l’anno.

Riprendiamo da dove avevamo lasciato nella prima puntata:

Icoone, Carbossiterapia, Mesoterapia, Pressoterapia e la tecnica LPG sono metodiche che contribuiscono ad attenuare gli inestetismi in modo visibile e duraturo, assicurando risultati soddisfacenti in tempi più o meno brevi in base all’entità del problema da contrastare, ma prima vediamo i quattro “stadi” della cellulite.

Cellulite: i quattro “stadi” per riconoscerla

Cellulite edematosa (primo stadio)

E’ caratterizzata dalla presenza di gonfiore causato dalla ritenzione di liquidi nel tessuto connettivo e di accumulo di grasso e acqua nelle cellule. La cute è ancora tesa ed elastica e se viene compressa non rimane alcun segno né si avverte alcun dolore neppure dopo la palpazione.

Cellulite fibrosa (al secondo stadio)

Si assiste alla formazione del tessuto fibrotico a causa del cattivo drenaggio delle scorie accumulate e della scarsa ossigenazione dei tessuti. Ancora la cellulite non duole, ma la pelle – seppure ancora liscia – comincia ad assumere un colorito spento e si presenta “a buccia d’arancia” se viene stretta fra le dita.

Cellulite sclerotica (al terzo e quarto stadio)

Il tessuto connettivo si indurisce ulteriormente e si formano i primi macro noduli che conferiscono alla pelle l’aspetto a “buccia d’arancia” visibile senza sollecitazioni.

Cellulite al quarto stadio

Le zone cellulitiche si presentano isolate dal tessuto circostante. I macro noduli danno origine ad avvallamenti e protuberanze dolorose; la cute alla palpazione è dura e dolorante. E’ la più difficile da trattare; nella gran parte dei casi interessa le cosce ed i glutei, ma può presentarsi anche su polpacci e caviglie.

Icoone, il “tecno massaggio” anticellulite

Dottoressa Paola Caminiti

“E’ il tessuto connettivo il “bersaglio principale se si vuole contrastare la cellulite, ridurre gli accumuli adiposi o restituire tono alla pelle rilassata” – sottolinea la Dottoressa Paola Caminiti, Medico Estetico e Medico Chirurgo Nutrizionista a Saronno (VA). E’ proprio in questo tessuto – posto sotto il derma – che passano i vasi sanguigni e linfatici, si trovano le cellule di grasso e sono presenti i fibroblasti, cioè le cellule attive che producono collagene e danno struttura alla pelle del corpo”.

Come si effettua

Icoone è un apparecchio capace di stimolare in modo non traumatico i tessuti sotto il derma, favorendo il drenaggio dei liquidi, la riduzione del grasso ed un aumento del tono cutaneo. Un sistema di stimolazione meccanica composto da un manipolo con due rulli forati che, scorrendo sul corpo, “aspirano” la pelle in tanti punti, provocando migliaia di micro trazioni nello stesso momento.

I risultati dopo il trattamento

Già dalla prima seduta si avverte un senso di benessere e di “leggerezza”, mentre dopo solo due-tre trattamenti si nota un miglioramento del corpo. Per ottenere il massimo degli effetti, è ottimale un ciclo di dieci sedute (due-tre alla settimana).

Carbossiterapia, migliora la circolazione sanguigna

“Questa tecnica – puntualizza la Dottoressa Caminiti – consiste nell’iniettare, sottocute o nel derma, anidride carbonica medicale, un gas in grado di esercitare due azioni benefich”e:

  • stimola la motilità dei vasi, così il sangue scorre con più facilità, la circolazione migliora e il drenaggio di liquidi e tossine aumenta;
  • aumenta l’ossigenazione, i tessuti ricevono più nutrimento, le tossine e le scorie vengono smaltite più in fretta, il gonfiore si riduce e la pelle risulta più “sana”.

Una metodica molto utile contro la cellulite, le “coulotte de cheval” ed in presenza di ritenzione idrica associata a scarsa tonicità muscolare.

“Per quanto riguarda la “culotte de cheval”- dice la Dottoressa Paola Caminiti –  una soluzione è associare la Carbossiterapia ad una dieta proteica o chetogenetica”. Il medico usa questa metodica per provocare la lipolisi dell’adiposità localizzata (sciogliere i grassi), la dieta proteica utilizza i grassi in eccesso come fonte di energia preservando la massa magra. Le due azioni combinate permettono di bruciare velocemente i grassi sciolti con la Carbossiterapia prima di mobilizzare quelli in altre sedi: ecco spiegato perché si riducono le adiposità localizzate.

Come si effettua

Il medico inserisce sotto pelle, a circa un cm. di profondità, minuscoli aghi, attraverso i quali viene insufflata l’anidride carbonica (il corpo produce naturalmente CO2), che per alcuni secondi gonfia la parte. Il rigonfiamento si riassorbe spontaneamente in pochi attimi.

I risultati dopo il trattamento

Oltre a migliorare il microcircolo ed ossigenare il sangue, questa metodica è in grado di stimolare i fibroblasti, le cellule che danno sostegno e compattezza alla pelle, così come il collagene, sostanza che dona tono e distensione. Il protocollo previsto è di una seduta a cadenza settimanale per un totale di dieci sedute. 

Mesoterapia, l’infiltrazione di sostanze medicamentose sull’area cellulitica 

mesoterapia“E’ una tecnica medicale – specifica la Dottoressa Paola Caminiti – che consiste nell’iniettare sottocute o per via intradermica, attraverso aghi sottilissimi, piccole quantità di farmaci in soluzione omeopatica, quindi non aggressivi per l’organismo, che servono a sciogliere i grassi, proteggere le pareti capillari e stimolare il metabolismo”. L’applicazione in “loco” permette di curare la cellulite proprio come una malattia. In base al “mix” di farmaci che viene utilizzato, oltre a migliorare la circolazione, questa tecnica ha diversi benefici poiché ha effetti lipolitici e di conseguenza anche dimagranti, drenanti (gambe gonfie e doloranti, stasi linfatica e ritenzione idrica) ed antiinfiammatori.

“La Mesoterapia – prosegue la Dottoressa Paola Caminiti – la si può abbinare agli ultrasuoni (onde sonore meccaniche non percepibili dall’orecchio umano) che stimolano gli adipociti a metabolizzare i grassi e ad espellerli seguendo le vie metaboliche. È bene associare al trattamento una dieta ipocalorica, ricca di frutta e verdura ed un’adeguata attività fisica che aiuterà a mantenere i risultati nel tempo”.

Come si effettua

Dopo aver deterso la zona da trattare, il medico esegue con un ago molto sottile molteplici iniezioni sia direttamente sull’inestetismo sia seguendo i punti dell’agopuntura. La tecnica consente un rilascio lento e graduale della soluzione e ha un’azione curativa prolungata nel tempo (fino a sei-otto ore). L’azione dei farmaci ed il modo di somministrazione, consentono di stimolare la capacità di autoguarigione e la circolazione.

I risultati dopo il trattamento

Si manifestano in modo graduale, ma già dopo due-tre settimane la pelle a “buccia d’arancia” inizia a distendersi, è più tonica, la circolazione migliore ed i tessuti adiposi più sottili. Il protocollo prevede dieci sedute, una volta alla settimana, due volte all’anno.

Pressoterapia, una tecnica per cosce, braccia e addome

“Si tratta di una metodica che sfrutta l’effetto pressorio sulla parte interessata, osserva la Dottoressa Paola Caminiti. Mediante un’apparecchiatura che produce aria, la cui pressione, stabilita dal medico non deve mai superare la pressione diastolica cardiaca, attraverso un sistema di micro condutture veicola ad appositi indumenti (bracciali, calzoni ecc.) la pressione che si intende esercitare sulla zona interessata, allo scopo di drenare il ristagno linfatico e facilitare il ritorno venoso. Agisce sul sistema linfatico e su quello circolatorio, stimolandoli ad essere più attivi. Per questo, è particolarmente indicato in presenza di stasi venosa e linfatica, gonfiore, problemi di circolazione, ritenzione idrica”.

Come si effettua

Il paziente è invitato ad indossare gli applicatori e a stendersi su un lettino, in modo che l’operatore possa azionare il macchinario. La seduta dura circa 30 minuti.

La Tecnica LPG o Lipomassaggio

Questa tecnica lavora sul massaggio meccanico del tessuto connettivo ed è stata inventata dal francese Louis Paul Guitay, da lì il nome LPG. Utilizzando l’aria nelle fasi di aspirazione e compressione per mezzo di una testa di lavoro contenente due rulli mobili automaticamente permette di fare trazione sui tessuti ed eseguire le manovre fisioterapiche richieste. I rulli utilizzati sono stati studiati  per lavorare nel profondo del tessuto, eliminando le fibrosità che causano la caratteristica pelle a buccia d’arancia.  La circolazione sanguigna viene stimolata, in modo da favorire l’eliminazione dei ristagni e del gonfiore.

I risultati dopo il trattamento

“La pelle è più soda già dalla prima seduta, commenta la Dottoressa Caminiti, mentre dopo sei i risultati sono visibili e addirittura “misurabili”. Almeno dieci sedute ottimizzano il ciclo del trattamento”.

Per concludere

Cinque metodiche, Icoone, Carbossiterapia, Mesoterapia, Pressoterapia e la tecnica LPG efficaci per risolvere il problema dei “buchetti” nelle cosce e nei glutei ed allontanare dalle gambe la malefica “buccia d’arancia”…

Info: Dottoressa Paola Caminiti –  Medico Estetico e Medico Chirurgo Nutrizionista – Via Don Marzorati, 5/A – Saronno (VA) – Tel. 0296702380  cell. 3319404440 – E-mail: info@caminitimedicalspa.it – www.caminitipaolamedicalspa.com

 

Stefania Bortolotti

 

 

Condividi