VII edizione del Campus “La mano del bambino”

VII edizione del Campus “La mano del bambino”

Torna sabato 22 settembre dalle 9.00 alle 17.00 presso l’Istituto Buon Pastore in via San Vittore, 29 a Milano l’appuntamento con il Campus “La mano del bambino”, una giornata in cui chirurghi, psicologi e terapisti incontreranno, giocheranno e si confronteranno con i bambini colpiti da malformazioni congenite alle mani (da 0 a 14 anni) e con i loro genitori. Le mie Mani. Tanti giochi per i più piccoli ma anche per i grandicelli è il titolo scelto per l’edizione di quest’anno.

La partecipazione all’evento, organizzato dall’Associazione La Mano del Bambino, è completamente gratuita e pensata per offrire consigli e informazioni sulle patologie della mano nel bambino, con il coinvolgimento attivo dei piccoli pazienti oggi guariti. Grazie ai giovani volontari e al personale dell’Ospedale San Giuseppe (Gruppo MultiMedica) – medici, operatori, fisioterapisti e psicologi – i bambini saranno impegnati in giochi e attività ricreative mentre i loro famigliari parteciperanno a una serie di incontri didattici con gli specialisti. Nel pomeriggio, inoltre, i più piccoli potranno scatenarsi con la baby dance e con i Vigili del Fuoco permanenti del Comando Provinciale di Milano che li coinvolgeranno raccontando la loro attività quotidiana, le priorità e le dinamiche del mestiere, con dimostrazioni pratiche.

Saranno tanti gli ospiti d’eccezione: tra questi il maratoneta Luca Zanardini, che parteciperà con l’Associazione “La Mano del Bambino” alla Milano Marathon 2019: “È un onore per me partecipare a questo Campus e far divertire i bambini colpiti ahimè da importanti patologie agli arti. Non solo: l’anno prossimo parteciperò nuovamente alla Milano Marathon per essere al fianco dell’Associazione che promuove campagne d’informazione dedicate a fare chiarezza sulle malformazioni che interessano le mani e sull’importanza della loro diagnosi tempestiva”.

Tra gli ospiti 2018 anche il musicista Alex Battini de Barreiro, che è tornato a suonare dopo aver subìto, a luglio, un’artroplastica in sospensione con trapianto di tendini per una rizoartrosi. “Sono stato invitato dal professor Pajardi e dall’Associazione all’edizione 2018 del Campus e ho accettato con piacere. Penso che dal punto di vista umano fare qualcosa per alleggerire dei bambini con anche gravi problemi e malformazioni alle mani sia stupendo. Cercherò di portare la mia esperienza di ex paziente come esempio di fiducia e speranza. Offrirò un’esibizione musicale, una performance per intrattenere grandi e piccini, oltre a momenti di dialogo per raccontare la mia storia”.

Arrivare alla settima edizione del Campus e registrare ancora così tante partecipazioni, ci fa capire che il lavoro che facciamo è fondamentale per questi bambini e per le loro famiglie – afferma Elisabetta Palleroni, Responsabile dell’Associazione La Mano del Bambino -. La maggior parte di loro torna anno dopo anno, per passare una giornata insieme e per ascoltare i consigli dei terapisti: i bambini si divertono, giocano e quelli guariti sono un esempio per tutti gli altri. Al termine della giornata i bambini riceveranno in regalo, come gli anni precedenti, una piantina con la scritta “prenditi cura di me”, affinchè non trascurino le proprie mani e si accorgano di quanto sono importanti anche per la sopravvivenza di un altro essere vivente. L’iniziativa è resa possibile grazie ai tanti sponsor che ci accompagnano durante tutto l’anno e che desidero ringraziare uno per uno: Istituto Buon Pastore, A Cena con Srl, BF, FaroMedia, LBB, Campari, pasticceria Sugar, cartoleria Il Pennino, Corsini, Gioydea e Nord Cancelleria”.

Le malformazioni della mano colpiscono in media 1 bimbo su 1500 nati. Possono essere di diversa entità e gravità, dai casi in cui mancano tutte o quasi tutte le dita a quelli in cui sono presenti delle eccedenze.

Le malformazioni della mano sono molteplici: le più comuni sono l’unione di due o più dita (sindattilia), la presenza di dita  soprannumerarie (polidattilia), l’assenza di una o più dita (agenesia), la deformazione in posizione piegata delle dita (camptodattilia), la deviazione laterale delle dita (clinodattilia), la presenza di dita più corte del normale (brachidattilia) – spiega il Professor Giorgio Pajardi, direttore dell’UOC di Chirurgia e Riabilitazione della Mano dell’Ospedale San Giuseppe, Gruppo MultiMedica, Università degli Studi di Milano -. Per una corretta gestione, è assolutamente necessaria la diagnosi alla nascita e l’intervento sulla patologia malformativa il più precocemente possibile. L’atto chirurgico, pur fondamentale in termini anatomici e ricostruttivi, è soltanto una tappa del lungo cammino terapeutico. La fisioterapia, sotto la guida di un terapista della mano pediatrico, è fondamentale per insegnare al bambino ad utilizzare la ‘nuova’ mano”.

L’Associazione La Mano del bambino

L’Associazione La Mano del Bambino è nata nel 2008 per colmare una lacuna importante d’informazione sulle patologie della mano nei più piccoli. La maggior parte dei bambini, tutt’oggi, o non arriva mai a un inquadramento corretto della propria patologia o giunge alla diagnosi tardivamente. L’Associazione promuove attività formative e informative per trasmettere un messaggio ben preciso: la cura tempestiva delle malformazioni della mano può favorire il recupero integrale dell’arto.

Per maggiori informazioni visitate il sito www.manobambino.org o scrivete a info@manobambino.org.

 

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