Berlucchi protagonista a Identità Golose
Al via il 3 marzo Identità Golose (Mi.Co. Fieramilanocity, 3/5 marzo), il congresso di alta cucina dove Berlucchi attenderà gli ospiti nella sua lounge total black.
Oltre all’assaggio continuato di ’61 Brut, Satèn e Rosé, l’area Berlucchi si trasformerà ogni giorno dalle 12:30 alle 14:30 in un’oasi del gusto dove sperimentare abbinamenti curiosi a ’61 Nature 2010. L’ultimo nato di casa Berlucchi è un Franciacorta non dosato, affinato oltre 5 anni sui lieviti, che unisce la “croccantezza” dello Chardonnay alla mineralità del Pinot Nero.
La personalità volitiva di Nature sarà valorizzata sabato 3 marzo dall’incontro con il pregiato salmone selvaggio affumicato di Alaska SeaFood.
Secondo round domenica 4, quando Nature sarà servito con il delizioso culatello di Zibello Spigaroli in tre diverse stagionature: 15, 24 e 36 mesi.
Si chiuderà in bellezza lunedì 5 con Roscioli e il suo “inno alla romanità”: sedano croccante di pane di Lariano con fiore di zucca ripieno di coda alla vaccinara e salsa cacio e pepe.
Tre accostamenti impegnativi, quindi, che ’61 Nature dimostrerà di sostenere con grinta ed eleganza.
Nature ha ottenuto sin da subito attenzione da parte della critica enologica e degli appassionati: il pas dosé è una tipologia che in Franciacorta, complice il microclima mite, può essere creata senza particolari criticità mantenendo integre freschezza ed equilibrio. Ed è un modo di essere Franciacorta amato da un crescente numero di enoappassionati sempre più colti e curiosi.
Guido Berlucchi & C.
Con oltre 500 ettari di vigneto in conversione biologica e 4 milioni di bottiglie prodotte all’anno, la Guido Berlucchi a Borgonato di Corte Franca, Brescia, è leader nella produzione del Franciacorta.
Guidata da Franco Ziliani e dai figli Arturo, Paolo e Cristina, l’azienda coltiva da oltre mezzo secolo un sogno diventato realtà nel 1961, quando Ziliani, enologo, con Guido Berlucchi e Giorgio Lanciani creò il primo metodo classico della Franciacorta. Quel vino contribuì a modificare le sorti del territorio, dando vita a una DOCG che rappresenta oggi un fenomeno enologico internazionale. L’azienda continua la sua opera pionieristica nel vigneto, con la conversione totale ai dettami del biologico, e in cantina, dove accoglie, oltre all’affascinante porzione scavata nel XVII Secolo, l’impianto di spremitura qualitativa più efficiente nel mondo del metodo classico. Guido Berlucchi produce 4 linee di Franciacorta: Palazzo Lana Riserva, Cellarius Millesimato, Berlucchi ’61 e Cuvée Imperiale. Alla società fanno capo i marchi Antica Fratta, a Monticelli Brusati, Brescia, e Tenuta Caccia al Piano, a Bolgheri, Livorno.
Alaska Seafood
ASMI (Alaska Seafood Marketing Institute), l’Istituzione che si occupa di diffondere e rappresentare il mondo della pesca in Alaska, avrà anche in questa decima edizione di Identità Golose uno stand in cui verrà allestita un’esposizione di quelli che vengono definiti “i gioielli del Pacifico”. Oltre al Salmone rigorosamente selvaggio nelle sue cinque varietà (Reale, rosso, Argentato, Keta e Rosa) “in vetrina” anche il Carbonaro, l’Ikura (il caviale di salmone), la Granseola Artica, il Pollock e il Granchio Reale. Chi si fermerà allo stand, oltre a ricevere notizie e informazioni sul Paese della Pesca sostenibile per eccellenza, l’Alaska, potrà degustare deliziosi assaggi di salmone affumicato e di Ikura. L’Alaska è l’unico Paese degli Stati Uniti ad avere, per Costituzione, l’obbligo della sostenibilità e, proprio il salmone ne è un esempio significativo. Selvaggio, Naturale e Sostenibile, tutto il suo ciclo vitale avviene in acque pulitissime e in un habitat ideale per i pesci selvaggi. Peculiarità che sono alla base delle sue carni sode e saporite, oltre che più magre di quelle del salmone non selvaggio.
Spigaroli
Fare salumi per gli Spigaroli è sempre stata una prerogativa. Farli come si facevano una volta è l’obbligo morale dell’azienda. I salumi Spigaroli possono ritenersi unici. Assaggiandoli, si capisce subito da dove vengono e chi li ha fatti. Il culatello di Suino Nero Antica Corte Pallavicina è la massima espressione della salumeria tradizionale della Bassa Parmense. Il taglio è quello posteriore nella coscia del maiale, intero senza pelle e senza osso salato per soli 6 giorni, messo in vescica, immagliato e posto a stagionare per almeno 30 mesi. Il taglio acquista ancor più prestigio grazie a un maiale, il Nero di Parma, allevato all’aperto in un bosco di querce e pioppi a pochi metri dalle rive del fiume Po. I cereali per la sua alimentazione sono coltivati unicamente in azienda. La lenta stagionatura avviene nelle antiche cantine del castello, in un ambiente senza controlli di temperatura e umidità. Le muffe che si sviluppano sulla superficie del culatello maturano la carne e donano profumi inconfondibili e delicati, la fetta è rossa e con una perfetta marezzatura intramuscolare che lo mantiene morbido anche dopo lunghi periodi di stagionatura, la dolcezza e il profumo lo rendono un salume unico.
Roscioli
La famiglia Roscioli lavora nel mondo dell’accoglienza e dell’enogastronomia da quattro generazioni. Tutto è iniziato con il forno in Via dei Chiavari, poi le situazione si sono sviluppate e nel 2002 Alessandro e Pierluigi hanno trasformato la pizzicheria di famiglia in una raffinata e polifunzionale bottega gourmet con cucina, accompagnata da una cantina con una ricca e importante offerta di vini italiani e internazionali fra cui scegliere. Gastronomia polifunzionale, ristorante atipico e wine bar ricco e variegato. Tanti aspetti in un unico luogo, dove regna il piacere. Da Roscioli la cucina è incentrata sul grande rispetto della materia e si presenta con un menù dai piatti della tradizione e idee extra moenia. 300 tipologie di formaggi, 150 varietà di salumi, 2.800 etichette di vino e una ricca selezione di conserve, salse, mostarde, sott’olii, paste, oli e aceti, non solo italiane, da portar via o da gustare comodamente seduti ai tavoli del Ristorante. Un grande banco gastronomia, con esposti i prodotti selezionati con cura e dedizione con il passare degli anni. Alle pareti mensole ricche di prodotti di alta qualità, rarità difficili da trovare ma anche grandi produzioni storiche, conosciute e apprezzate da tutti. Quattro diversi spazi per il ristorante, ognuno dei quali caratterizzato da situazioni singolari collegate fra loro. I tavoli di fronte alla vetrina della gastronomia, il bancone e due sale, una al piano terra e l’altra al piano inferiore.
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