Al via “Puliamo le spiagge”. P&G e Carrefour insieme a sostegno di Legambiente per la sensibilizzazione sull’inquinamento del mare

Puliamo le spiagge

Al via “Puliamo le spiagge”. P&G e Carrefour insieme a sostegno di Legambiente per la sensibilizzazione sull’inquinamento del mare

Ha preso il via la campagna dedicata al marine litter promossa da Procter & Gamble e Carrefour Italia a sostegno di Legambiente per sensibilizzare i consumatori sui rischi dell’inquinamento marino e contribuire alla pulizia di 20 spiagge italiane.

Il marine litter, l’inquinamento marino, è un’emergenza globale. Ogni anno negli oceani finiscono tra 8 e 12 milioni di tonnellate di rifiuti costituiti principalmente da plastica: un intero camion al minuto. Per questo Procter & Gamble, da sempre attenta alla tutela ambientale, scende in campo con Carrefour Italia per sostenere Legambiente nella pulizia delle spiagge italiane.

Buste di plastica, reti, tappi e scatole di latta, sigarette, bottiglie, cotton fioc, stoviglie: sono solo alcuni dei rifiuti che ogni anno si trovano sulle spiagge, oltre a quelli che galleggiano in mezzo al mare come le microplastiche e a quelli che si depositano sul fondale. Una vera e propria “zuppa di plastica”, come è stata definita dai ricercatori. L’indagine Beach litter 2017 di Legambiente, infatti, dipinge una situazione critica: su 62 spiagge italiane e in un’area monitorata pari a quasi 170 piscine olimpioniche sono stati trovati una media di 670 rifiuti ogni 100 metri di spiaggia.

Se non si interverrà in maniera decisa, secondo le più recenti proiezioni scientifiche, nel 2050 in mare ci saranno più rifiuti di plastica che pesci. E il Mediterraneo è una delle aree più colpite al mondo: secondo i dati dell’Unep, l’Agenzia delle Nazioni Unite per la protezione dell’ambiente, ogni giorno finiscono in mare 731 tonnellate di rifiuti. Una minaccia per tartarughe, mammiferi e uccelli marini, invertebrati e pesci, ossia tutti gli esseri viventi che vivono in contatto con l’ecosistema marino e che nei rifiuti possono rimanere intrappolati, feriti, intossicati o soffocati. Senza contare le conseguenze negative sull’intera catena alimentare e sulle attività economiche con danni meccanici a imbarcazioni e attrezzature da pesca, agli stock ittici, alti costi per la pulizia di mare e spiagge e impatti negativi sul turismo.

Una situazione non più tollerabile e di fronte alla quale P&G ha deciso di dare un supporto concreto impegnandosi con Carrefour Italia al fianco di Legambiente per favorire una presa di coscienza collettiva sull’emergenza del marine litter, stimolare l’adozione di comportamenti più sostenibili e produrre un cambiamento concreto attivando un’azione di pulizia in 10 spiagge italiane.

Fino al 30 settembre 2018, acquistando in un unico scontrino almeno 3 prodotti P&G e caricandolo sull’apposita sezione del sito www.puliamolespiagge.it, per ogni scontrino inserito P&G donerà 3€ a  Legambiente Onlus per la pulizia delle spiagge. L’iniziativa è valida presso tutti i punti vendita Carrefour, Carrefour Market, Carrefour Express il sito www.carrefour.it.

Inoltre, fino al 31 marzo, collegandosi al sito www.puliamolespiagge.it si può scegliere la propria spiaggia preferita tra le 20 presentate come candidate e le 10 spiagge che otterranno più voti nel corso dell’estate saranno pulite dai volontari di Legambiente.

Le 20 spiagge proposte sono:

Lido di Classe (RA) – Riserva Naturale Statale “Duna costiera ravennate e foce del torrente Bevano “, Spiaggia a nord del “Lido di Volano”, Comacchio (Fe), Spiaggia di San Nicolò al Lido di Venezia , Spiaggia della Brussa, Valle Vecchia – Caorle (VE), Spiaggia della Maddalusa, San Leone – Agrigento,   Spiaggia di Punta Barcarello, Palermo, Oasi dunale, Capaccio (Sa), La spiaggia della Chiaia, Forio D’Ischia (Na), Oasi dei Variconi, Castel Volturno (CE) , Spiaggia di Siponto, Manfredonia, Spiaggia di Genova Voltri (GE), Spiaggia di Vernazzola, Genova – Sturla, Spiaggia di Giorgino oltre il Porto Canale, Cagliari, Spiaggia di Giorgino al Villaggio Pescatori, Cagliari, Spiaggia di Solanas, Sinnai (CA), Spiaggia delle Capanne, Principina a Mare – Grosseto, Spiaggia di Ricortola, Marina di Massa, Lido dei Pini, Anzio, Spiaggia di Capocotta, Roma, Spiaggia di Capo Bruzzano, Scogliera di Africo –  Bianco (RC).

Paolo Grue P&G, Flavia Marè Carrefour, Stefano Ciafani Legambiente
Paolo Grue P&G, Flavia Marè Carrefour, Stefano Ciafani Legambiente

“Proteggere il pianeta è una responsabilità e un’opportunità. Ci impegniamo ogni giorno per creare prodotti o migliorare quelli esistenti in tutti gli aspetti, dallo sviluppo alla produzione, alla fase d’utilizzo, allo smaltimento, per consentire ai consumatori di compiere scelte più sostenibili salvaguardando l’ambiente e garantendo tramite programmi di responsabilità sociale e ambientale, migliori condizioni di vita per tutti – ha dichiarato Paolo Grue, Direttore Commerciale di P&G Italia. La plastica in mare e sulle spiagge è una vera e propria emergenza. I numeri sono impressionanti e le conseguenze drammatiche anche perché i rifiuti non scompaiono. Per questo P&G ha ritenuto importante collaborare in questo progetto con Carrefour Italia in una campagna di sensibilizzazione e in un intervento concreto che coinvolge anche i clienti dei punti vendita a favore di Legambiente, realtà da sempre in prima linea nella battaglia contro l’inquinamento. Lavorare in partnership è infatti fondamentale e garantisce un valore aggiunto a qualsiasi iniziativa”.

“La condizione attuale dell’ambiente impone a tutti noi, come singoli e come imprese, di considerare attentamente l’impatto delle nostre azioni e abitudini sul nostro pianeta. Carrefour pone da sempre al centro delle sue strategie i temi della sostenibilità e del rispetto ambientale, per questo abbiamo aderito con entusiasmo all’iniziativa che ci vede a fianco di P&G a sostegno di Legambiente per la pulizia delle spiagge, un tema di primaria importanza per l’Italia, vista la sua conformazione geografica. Attraverso la capillarità dei nostri punti vendita ci poniamo l’obiettivo di sensibilizzare il maggior numero di clienti possibile. Tutti i grandi cambiamenti passano dalle piccole azioni quotidiane” – ha affermato Flavia Marè responsabile Assicurazione Qualità e Coordinatrice Corporate Social Responsibility Carrefour Italia.

“Possiamo fare moltissimo per ridurre il problema dei rifiuti in plastica nei mari, sulle spiagge come nei laghi e nei fiumi. Il primo passo è comprendere che il rifiuto che arriva nel mare è un rifiuto mal gestito sulla terraferma e di conseguenza occorre agire proprio su questa filiera, potenziando le politiche di prevenzione e la ricerca scientifica e raccogliendo la sfida dell’economia circolare – ha dichiarato il direttore generale di Legambiente Stefano Ciafani -. E moltissimo possiamo fare noi cittadini attraverso scelte e comportamenti maggiormente consapevoli e sostenibili. Per questo siamo felici di inaugurare oggi la collaborazione con Procter & Gamble, tra le prime aziende ad aver rinunciato all’uso delle microplastiche nei prodotti cosmetici, ben prima dell’entrata in vigore delle legge italiana che costringerà tutto il mondo della chimica ad adeguarsi entro il 2020 e già da tempo orientata verso scelte imprenditoriali sostenibili, e con Carrefour, impegnata a promuovere comportamenti virtuosi nei suoi punti vendita attraverso messaggi mirati alla raccolta differenziata, al riciclo dei rifiuti e al risparmio delle risorse”.

Procter & Gamble

I prodotti P&G sono utilizzati da quasi 5 miliardi di persone al mondo. La Procter & Gamble possiede uno dei piu’ importanti portafogli di marchi di qualita’ tra i quali: Dash®, Lenor®, Mastro Lindo®, Swiffer®, Viakal®, AZ®, Kukident®, Oral B®, Olaz®, Pantene®, Head&Shoulders®, Gillette®, Venus®, Braun®. P&G opera in 70 paesi nel mondo ed in Italia è presente dal 1956. Per maggiori informazioni www.pg.com.

Il Gruppo Carrefour, primo distributore europeo al servizio degli italiani

Il Gruppo Carrefour, primo distributore in Europa e secondo nel Mondo, con una cifra d’affari pari a 4,85 Mld euro (2016), opera in Italia con 1.068 punti vendita suddivisi in 54 Ipermercati Carrefour (di cui 2 franchising), 406 Supermercati Carrefour Market (di cui 223 diretti e 183 franchising), 592 punti vendita di prossimità Carrefour Express (di cui 180 diretti e 412 franchising) , 13 Cash and Carry (Docks Market e GrossIper) e 3 punti vendita Supeco.

Carrefour presente in 18 regioni, impiega in Italia oltre 20.000 collaboratori impegnati quotidianamente nell’offrire i migliori servizi ai clienti, ed è una delle realtà della distribuzione più capillari sul territorio italiano.

Innovazione, convenienza, servizi e valorizzazione delle eccellenze enogastronomiche del territorio italiano sono i principali punti di forza di Carrefour Italia, che ha sviluppato una gamma di prodotti a marchio con oltre 3.000 referenze, coprendo così tutte le categorie merceologiche.

In un’ottica di differenziazione e di sempre maggiore attenzione alla qualità, alla convenienza e alla completezza dell’offerta, Carrefour Italia ha sviluppato alcuni servizi extra core business quali, ad esempio, Carrefour Banca con 30 sportelli operativi, 5 autolavaggi e 24 stazioni di carburante gestite dal Gruppo. Per maggiori informazioni www.carrefour.it.

IL MARINE LITTER – Per approfondire

Il problema principale dell’inquinamento marino è dovuto a plastiche e microplastiche. Gli effetti sono dannosissimi sugli animali, sugli esseri umani e sull’ecosistema. Le specie che hanno subito danni a causa dei rifiuti marini dal 1997 al 2012 sono passate da 247 a 663, aumentando del 40%. I rifiuti in plastica sono responsabili dell’88% degli eventi registrati e circa il 15% delle specie vittime di aggrovigliamento e ingerimento di rifiuti marini è sulla Lista Rossa delle specie minacciate dell’IUCN, l’unione mondiale per la conservazione della natura.

Vista la loro dimensione minima, queste particelle entrano facilmente in contatto con gli organismi marini attraverso le branchie, l’ingestione o gli apparati filtratori e diventano vettori per sostanze tossiche che vengono trasportate all’interno degli organismi stessi. L’ingestione di microplastiche può causare danni a livello di individuo ma anche di popolazione e comunità, compromettendo il funzionamento di interi ecosistemi. Le principali fonti di microplastiche comprendono pneumatici che le rilasciano per abrasione sull’asfalto, tessuti sintetici le cui fibre raggiungono i mari tramite lo scarico delle lavatrici, rivestimenti marini, segnaletica stradale e altre vernici in generale, prodotti per la cura personale, pellets di plastica e polveri urbane.

Legambiente ha rinvenuto la presenza di microparticelle di plastica in tutti i campioni prelevati durante il monitoraggio in mare con Goletta Verde e nelle piccole isole di alcuni arcipelaghi italiani. PlasticsEurope nel suo rapporto Plastics the Facts 2016 ha evidenziato come nel 2015 la produzione globale di materiali plastici ammontasse a 322 milioni di tonnellate, un valore raggiunto con un incremento in dieci anni pari al 40%. Una produzione che, per il 18%, era incentrata in Europa. Nel nostro continente la domanda di plastica era pari a 49 milioni di tonnellate (+2,5%

rispetto al 2014), il 70% veniva da solo sei Paesi: tra questi al secondo posto c’era l’Italia con il 14,3%, dietro alla Germania (24,6%).

Il riciclo

Nel 2014, il 30% dei rifiuti plastici post consumo è stata avviato a riciclo, il 40% ai processi di recupero energetico e un altro 30% è stato portato in discarica (ancora la soluzione preferita in molti Stati europei). Studi dimostrano che se nei comuni italiani il riciclo dei rifiuti aumentasse, nel mar Mediterraneo ci sarebbe una riduzione dei rifiuti marini del 7,4% (e un ricavo sui costi di 35,16 milioni di euro all’anno). Oltre la metà dei rifiuti, infatti, raggiunge le spiagge perché non viene gestita correttamente a terra. La cattiva gestione dei rifiuti a monte è, dunque, la causa principale del continuo afflusso dei rifiuti in mare.

Nel 2017 Legambiente è stata tra i principali promotori dell’appello per l’approvazione della proposta di legge per la messa al bando delle microplastiche nei cosmetici. Queste microplastiche, infatti, non vengono trattenute dai sistemi di depurazione e finiscono così direttamente in mare. L’approvazione, a fine dicembre, in Commissione Bilancio dell’emendamento che prevede lo stop dal 2020 all’uso delle microplastiche nei cosmetici, rappresenta davvero una bella notizia per l’ambiente e la conferma della leadership dell’Italia nel contrastare il marine litter.

 

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