“L’uomo sul treno – The commuter”, un thriller psicologico ad alta velocità
Mistero, suspense, azione: questi gli ingredienti di “L’uomo sul treno – The commuter”, un film diretto da Jaume Collet-Serra (maestro moderno della suspense e del brivido) con Liam Neeson (Io vi troverò), Vera Farmiga (L’evocazione – The Conjuring), Patrick Wilson (The Conjuring) e distribuito in Italia da Eagle Pictures.
Il film racconta la storia di Michael (Liam Neeson), un uomo d’affari ex agente dell’FBI che ogni giorno prende lo stesso treno per andare e tornare dal lavoro. Un giorno viene avvicinato da una donna misteriosa, sedicente psicologa, che lo sfida a fare un gioco: deve scoprire quale passeggero del treno le ha rubato qualcosa e ha bisogno di aiuto per ritrovarla. Se lui accetta di aiutarla, sarà riccamente ricompensato. Michael è intrigato e accetta la sfida, ma si trova presto coinvolto in una pericolosa cospirazione criminale in cui è in gioco la sua stessa vita e quella di tutti i passeggeri.
Tutto il film si svolge dentro un treno, nell’arco della corsa di 120 minuti. Una storia con un fondale che non cambia quasi mai durante tutto il film, eppure è resa visivamente interessante.
E’ un un enigmatico thriller dove tutti sono sospettati, un thriller d’azione esplosivo, quasi hitchcockiano, sulla convulsa ricerca da parte di un uomo per evitare un disastro su un affollato treno pendolare. La sceneggiatura si è rivelata irresistibile, sia per la regia sia per il celebre attore, non solo per l’elettrizzante azione e l’emozionante suspense, ma anche per il dilemma morale che il protagonista si trova ad affrontare, con tutte le conseguenze che provoca su di lui, sui passeggeri del treno e sulla sua famiglia a casa.
Nelle sale italiane dal 25 gennaio.
Silva Valier
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