Psoriasi: effetti positivi della fangobalneoterapia delle Terme di Cervia
In Italia 2,5 milioni di persone – il 2,8% della popolazione – sperimentano il disagio, fisico e psicologico, arrecato dalla psoriasi, una malattia infiammatoria cronica della cute, che nel 2014 l’OMS ha riconosciuto come non trasmissibile grave e che necessita di una maggiore sensibilizzazione pubblica, includendola nell’agenda della salute globale. Per loro ci sono ottime notizie: arrivano infatti dall’Emilia-Romagna conferme sul piano scientifico in merito agli effetti positivi del Fango Liman e dell’Acqua Madre Salsobromoiodica delle Terme di Cervia, grazie a uno studio condotto dalla struttura termale in collaborazione con l’Unità Operativa di Dermatologia e l’Unità Operativa di Biostatistica dell’Azienda USL della Romagna, con l’autorizzazione del Comitato Etico USL della Romagna.
A presentare i dati il dottor Andrea Flamigni, Direttore Sanitario delle Terme di Cervia, durante il 65° Congresso Nazionale di Medicina Termale AMIITTF, a Salsomaggiore Terme, il 24 giugno: 91 i partecipanti al test (con un solo abbandono per intolleranza al protocollo di trattamento completo), divisi in un gruppo di controllo e uno sperimentale, che hanno testato – in 18 sedute – la fangobalneoterapia nel reparto elioterapico delle Terme di Cervia. I primi hanno provato semplice fango argilloso, mentre i secondi il Fango Liman della salina di Cervia, l’unico in Italia paragonabile, come efficacia terapeutica, a quello famoso del Mar Morto. Sono stati cosparsi di limo, si sono asciugati al sole del solarium (elioterapia) e, dopo la doccia, si sono immersi in una vasca per la balneoterapia con l’Acqua Madre salsobromoiodica, antinfiammatoria e antisettica, stimolatrice del sistema immunitario.
Grazie al trattamento il gruppo sperimentale ha ottenuto dei benefici significativi: il periodo di remissione dalla malattia si è allungato di circa il doppio (su un monitoraggio di 6 mesi) e si sono registrate meno recidive. Altro risultato importante, la diminuzione del consumo dei farmaci per uso topico e sistemico, cortisonici e non cortisonici, con conseguente beneficio degli organi drenanti, come fegato e reni (si parla in questo caso di wash-out metabolico). Un dato decisamente degno di nota, considerando le comorbidità che si verificano con una certa frequenza in associazione alla psoriasi, come l’artrite – che trova sollievo grazie ai trattamenti termali – e i problemi al fegato, ai reni e all’apparato cardiovascolare. Efficace la sinergia fra le cure termali con le materie prime e i trattamenti farmacologici opportunamente utilizzati nelle varie fasi della malattia: in fase acuta c’è l’indicazione al trattamento farmacologico, mentre nel periodo di remissione è altamente efficace, per allungare il periodo di remissione, la terapia termale alle Terme di Cervia.
Esiste poi un fattore psicologico importante legato al benessere: il distacco dalla quotidianità e l’immersione nella natura amplificano gli effetti della cura e, insieme ai trattamenti, aiutano a far fronte a una patologia spesso fonte di disagio sociale.
Il bilancio è anche economico. Questa patologia necessita di cure costanti per tutta la vita: la spesa farmacologica media di un paziente si aggira sugli 8 mila euro annui. La cura naturale termale abbatte notevolmente i costi per chi è affetto dalla psoriasi. Meno farmaci significa meno spese anche per la collettività: ogni anno in Italia il SSN destina circa 39 milioni di euro per il ricovero di pazienti psoriasici e 3,5 milioni di euro per le consultazioni specialistiche.
www.terme.org – www.curarepsoriasi.com
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