Dispositivi medici e fotoprotezione
L’estate entra nel vivo e i dermatologi rinnovano l’invito a non sottovalutare i possibili rischi per la pelle associati all’esposizione al sole. L’attenzione non deve essere solo rivolta al melanoma, ma anche a patologie meno conosciute come la cheratosi attinica, una lesione tumorale della pelle causata dall’esposizione ripetuta negli anni e non protetta ai raggi ultravioletti del sole, che colpisce milioni di persone in Italia e nel mondo. L’età è un fattore di rischio importante: dopo i 50-60 anni i casi aumentano progressivamente. Anche il tipo di pelle influenza il rischio di avere cheratosi attinica, con una maggiore probabilità per chi ha la pelle più chiara e tende più spesso a scottarsi al sole. “A proposito di cheratosi attinica uno studio, pubblicato recentemente sulla rivista Annales de Dermatologie et de Vénéréologie, e condotto dall’Università di Farmacia di Nantes ha dimostrato la superiorità del dispositivo medico Actinica® in termini di efficacia e fotostabilità”, commenta Ketty Peris, Direttore dell’Istituto di Dermatologia Università Cattolica del Sacro Cuore Policlinico Gemelli di Roma. Lo studio, condotto in vitro con l’aiuto di uno spettrometro a sfera di integrazione, ha comparato varie formulazioni di protezioni solari topiche cosmetiche vs dispositivi medici. La specificità di questo dispositivo medico è stata testata oltre che da test in vitro anche da studi condotti sulle categorie più a rischio come persone che avevano subito un trapianto d’organo immunodepressi dimostrando di prevenire efficacemente la cheratosi attinica rispetto ai solari cosmetici. Per i soggetti a rischio è quindi consigliabile proteggersi con un dispositivo medico specifico: il rischio è infatti maggiore per i soggetti con il sistema immunitario compromesso (trapiantati, pazienti sottoposti a terapie con immunosoppressori, affetti da malattie reumatiche o da malattie infiammatorie croniche); persone fragili (anziani); soggetti con familiarità o che già presentano cheratosi attiniche o altri tipi di tumori cutanei non-melanoma e persone che trascorrono molto tempo all’aria aperta per motivi professionali o ludici”.
Actinica® rappresenta una novità assoluta nel mondo della fotoprotezione specifica nei pazienti a rischio. La sua formulazione contiene una combinazione di filtri UV chimici di ultima generazione, fotostabili con ampio spettro di assorbimento (UVA e UVB) e rientra nella categoria dei prodotti a protezione molto alta. Lo schema posologico e l’innovativo erogatore a dispenser consentono di applicare la corretta quantità di prodotto in modo semplice consentendo di evitare sprechi e contaminazioni di prodotto. Va ricordato che le cheratosi attiniche non vanno mai sottovalutate. L’osservazione diretta della pelle aiuta a riconoscere le lesioni a rischio di degenerazione. Per favorire la diagnosi tempestiva vengono suggerite regole, da tenere presenti non solo nel corso dell’estate ma in qualsiasi periodo dell’anno. La regola fondamentale, valida per tutte le patologie cutanee, è tenere sempre d’occhio la pelle specie se ci si espone, o ci si è esposti, con frequenza al sole. Non trascurare nessuna variazione della cute e osservare con attenzione ogni lesione sospetta. Il modo più efficace per farlo è l’autoesame della pelle da eseguire con l’ausilio di uno specchio e di una buona illuminazione. Volto, cuoio capelluto, collo, torace, mani e avambracci, gambe, le zone più coinvolte da osservare con attenzione. Le macchie che possono rappresentare un campanello di allarme per la cheratosi attinica sono quelle che appaiono rugose al tatto, quelle squamose o con crosta, quelle di colore rosa, rosso o marrone. È fondamentale rivolgersi al dermatologo in caso di lesioni sospette.
Galderma è un’azienda multinazionale fondata nel 1981, impegnata a fornire soluzioni innovative per rispondere alle esigenze dermatologiche dei pazienti e al servizio dei professionisti della salute in tutto il mondo.
Stefania Bortolotti
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