Lotta ad AIDS, Malaria e Tubercolosi

AIDS campagna

Lotta ad AIDS, Malaria e Tubercolosi

“L’Italia torni a essere un Paese leader nella lotta ad AIDS, malaria e tubercolosi, raddoppiando e portando da 100 a 200 milioni di euro il proprio contributo per il triennio 2017-19 al Fondo Globale, organismo multilaterale che proprio l’Italia ha contribuito a creare, finanziare e sviluppare, con l’obiettivo di eradicare tre malattie che mietono ancora troppe vittime nel mondo.” È questo l’accorato appello rivolto al Premier Matteo Renzi  dalla società civile nazionale e internazionale, nelle persone di James Whiting, Executive Director di Malaria No More UK, e Francesca Belli, Director di Action Italia, nel corso dell’incontro “2015, Malaria-Free Europe – 2030, Malaria-Free World”, organizzato nei giorni scorsi a Roma a Palazzo Madama grazie al sostegno e al personale impegno della Sen. Laura Bianconi, componente della Commissione Igiene e Sanità e Vicepresidente del Gruppo Area Popolare al Senato.

Il 25 aprile 2016 – Giornata mondiale contro la malaria – l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) ha dichiarato l’Europa “Malaria-Free”, prima al mondo ad avere raggiunto questo risultato, passando da 90.712 casi di malaria autoctona registrati nel 1995 a zero casi nel 2015. “Malaria-Free Europe è una pietra miliare nella storia della salute pubblica del mondo; ora tutti gli sforzi devono concentrarsi sull’eradicazione della malaria a livello mondiale e sulla lotta ad Aids e tubercolosi. Queste tre malattie, secondo l’Oms, contagiano ogni anno circa 300 milioni di persone, causando la morte di più di tre milioni di malati. La malaria risulta ancora oggi una delle principali cause di morte nei bambini sotto i cinque anni, provocando la morte di un bambino ogni due minuti. Con un impatto ancora devastante in molti paesi anche dal punto di vista economico: in alcuni paesi nei quali è endemica, la malaria costituisce oltre il 40% della spesa pubblica sanitaria e costa l’equivalente dell’1,3% del prodotto interno lordo. Il Fondo Globale è oggi un’istituzione leader nel finanziamento di interventi a favore della salute globale, finanziando il 57% dei finanziamenti internazionali per la tubercolosi, il 44% per la malaria e il 22% per la lotta all’AIDS; il Fondo raccoglie e investe oltre 3 miliardi di dollari all’anno per sostenere programmi gestiti da esperti locali in oltre 100 paesi, e ad oggi ha contribuito a salvare più di 17 milioni di vite umane”, ha spiegato Marco Simonelli, Policy Advisor di Friends of the Global Fund Europe, che ha anche apprezzato l’appello per un significativo rafforzamento dell’impegno italiano.

“Malaria No More UK è un’organizzazione internazionale – con sede a Londra – che si adopera per combattere una delle più importanti malattie letali, ma prevenibili del mondo. Favorisce il sostegno del settore pubblico, politico e privato alla lotta contro questa malattia e investe in programmi di forte impatto per salvare vite umane in Africa, dove avviene il 90% di tutte le morti per malaria. Malaria No More UK sostiene l’impegno del Fondo Globale che mira a risolvere l’emergenza congiunta di malaria, tubercolosi e AIDS” ha aggiunto Whiting.

Dalla data di creazione del Fondo Globale, l’Italia ha stanziato circa 1 miliardo di Euro (1.049.135.873 dollari),  investimento che non solo la pone all’ottavo posto tra i più importanti contribuenti alla causa, ma ha anche permesso di raggiungere traguardi importanti: assicurando una terapia anti-retrovirale contro l’AIDS a oltre 8,5 milioni di persone, fornendo diagnosi e cure contro la tubercolosi a 15 milioni di persone e distribuendo 600 milioni di zanzariere trattate con insetticida per proteggere le famiglie dalla malaria.

Il 16 settembre, Montreal, in Canada, ospiterà la Quinta conferenza per il Rifinanziamento del Fondo Globale, che si svolge ogni tre anni per raccogliere i fondi per l’organizzazione. Il Fondo Globale ha fissato un obiettivo di raccolta pari a 13 miliardi di dollari per il prossimo triennio. La conferenza di Montreal si prefigge di mobilitare ogni sforzo per porre fine, entro il 2030, alle epidemie di queste tre malattie. “È nostro obbligo, politico e morale, sostenere la richiesta della società civile per portare un contributo sempre più concreto dell’Italia all’attuale obiettivo del Fondo Globale di salvare altre 8 milioni di vite ed evitare 300 milioni di nuove infezioni entro il 2019”, ha dichiarato la Sen. Bianconi.

All’incontro hanno partecipato la Presidente e la Vicepresidente della Commissione Igiene e Sanità, Sen. Emilia Grazia De Biasi e Sen. Maria Rizzotti, oltre ai Senatori Luigi D’Ambrosio Lettieri e Luigi Gaetti, componenti della medesima commissione, che hanno dichiarato il proprio pieno appoggio all’iniziativa. Apprezzamento e interesse è stato espresso anche dal Presidente della Commissione Affari Esteri e Immigrazione, Sen. Pier Ferdinando Casini.

L’On. Lia Quartapelle, Segretario della Commissione Affari Esteri e Comunitari delle Camera dei Deputati, ha infine ricordato come la scorsa settimana, insieme ai colleghi Erasmo Palazzotto, Vice Presidente della  stessa Commissione, Pia Elda Locatelli e Chiara Braga abbia presentato a Montecitorio una risoluzione che impegna il Governo “a promuovere, accanto al rafforzato impegno finanziario, un ruolo politico più attivo dell’Italia in seno alla struttura di governo del Fondo Globale in sinergia con le priorità nazionali di politica estera e di cooperazione internazionale”, auspicando si instauri su questa iniziativa una proficua tra Camera e Senato.

 

Stefania Bortolotti

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