“La sposa bambina. Mi chiamo Nojoom, ho 10 anni e voglio il divorzio”
Khadija Al-Salami, prima donna yemenita a diventare regista e produttrice, è la regista del film La Sposa Bambina (titolo originale “I am Nojoom, Age 10 and Divorced”), che arriverà nei cinema italiani con Barter Entertainment il 12 maggio.
Vincitore del Premio Best Fiction al Dubai Film Festival, La Sposa Bambina racconta la storia di Nojoom (Reham Mohammed), una bambina yemenita che riesce a fuggire dal suo sposo aguzzino, ottenendo il divorzio all’età di 10 anni. Nojoom è stata costretta dalla sua famiglia a sposare un uomo 20 anni più grande di lei nel fiore della sua infanzia, obbligata a ogni sorta di violenza fisica e psicologica. Una pratica tristemente diffusa nello Yemen come in tanti altri Paesi del mondo quella del matrimonio tra una bambina e un adulto, considerata legittima e soddisfacente per la dote derivante. Un’usanza arcaica, figlia di ignoranza e povertà, a cui Nojoom si è opposta rifiutandosi di avere rapporti con l’uomo che la riporterà dai genitori. La bambina è riuscita a fuggire dalla sua famiglia, a frequentare la scuola e ad ottenere, la più giovane al mondo, il divorzio.
Basato su una storia vera, raccontata nel libro “I am Nujood, age 10 and divorced” di Nojoud Ali e della giornalista Delphine Minoui, è un film drammatico fortemente autobiografico poiché ripercorre il vissuto della stessa regista, Khadija Al Salami.
Una storia forte, una rivendicazione più che mai attuale sul grande schermo per salvare le bambine obbligate a diventare adulte troppo presto e per il loro diritto a vivere la loro vita liberamente. Una condanna contro la pratica delle spose bambine e allo stesso tempo un invito alla speranza e al rinnovamento dello Yemen.
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