AL VIA LA 5ª EDIZIONE DELLA SETTIMANA DEL GIOCO IN SCATOLA
“Che la Settimana del Gioco in Scatola abbia inizio!”. Così ha esclamato, sabato 21 novembre, il Sindaco della Città del Gioco in carica, Fiuggi. E lo ha fatto girando una clessidra gigante, l’emblema della gara di solidarietà più divertente e coinvolgente d’Italia. Protagonisti indiscussi dell’allegra manifestazione i giochi in scatola, l’unico mezzo che permetterà a tutti i Comuni in gara di collezionare ore e ore di gioco utili ad aggiudicarsi l’agognato titolo di Città del Gioco, dimostrando all’intera nazione che l’unione di una comunità è la sua forza. Si, perché il Comune più giocoso del Belpaese, cioè quello che più di tutti sarà in grado di coinvolgere e far divertire in modo sano i propri cittadini organizzando centinaia di eventi dedicati ai giochi in scatola, vincerà una maxi fornitura di giochi da devolvere in beneficenza.
Una delle novità più esaltanti della 5ª edizione della Settimana del Gioco in Scatola è rappresentata proprio dalla clessidra gigante: una vera e propria mascotte alta 2 metri in grado di contenere tanta di quella sabbia da tenere il tempo durante i 9 giorni di gioco previsti in tutto lo Stivale. E’ lei quindi a sancire l’inizio e la fine della competizione. Attualmente, la Città del Gioco in carica è Fiuggi che, con un record di ben oltre 3 mila ore di gioco (più di 130 giorni), lo scorso anno ha letteralmente sbaragliato l’agguerrita concorrenza di Gaeta e Pordenone, rispettivamente seconda e terza classificata. ‘e stata la città termale ad aprire le danze della Settimana del Gioco in Scatola 2015 con un evento sabato 21 novembre che ha coinvolto tutta la città e che ha lanciato la sfida agli altri comuni italiani. Al Primo Cittadino Fabrizio Martini l’onore e l’onere di girare la mega clessidra che ha dato il via ufficiale alla manifestazione e che giorno dopo giorno attraverserà la Penisola, facendo tappa in diverse città comprese Roma e Milano.
Dal 21 al 29 novembre 2015 tutti gli italiani avranno quindi il diritto/dovere di giocare come non mai e sfidarsi all’ultimo lancio di dadi non solo per far vincere la propria città, ma soprattutto per riscoprire il valore del tempo passato in compagnia di amici, parenti e concittadini. Far conquistare il titolo di Città del Gioco al proprio Comune è davvero molto semplice, oltre che divertente: basta giocare a più non posso e in ogni luogo possibile e immaginabile. Sono in tantissimi, tra grandi centri abitati e piccole città di tutta la penisola, ad aver raccolto la sfida lanciata negli ultimi cinque anni da Hasbro, il leader mondiale dei giochi di società. In appena cinque anni hanno giocato almeno 300 Comuni, grazie al supporto di circa 700 scuole, oratori, ludoteche, associazioni e pub, per un totale di almeno 150mila persone coinvolte, più di 35mila partite e ben 15mila ore di gioco. Quest’anno a contendersi il titolo sono più di 50 città, selezionate tra le più combattive e giocose delle edizioni precedenti, a cominciare da Gaeta, Palermo e Fiuggi, quelle che sino ad ora hanno conquistato il titolo di Città del Gioco, fino ad arrivare a Milano, Torino, Venezia, Roma, Napoli o Bari ad esempio, che hanno già risposto alla chiamata organizzando decine di eventi.
Le regole per partecipare sono chiarissime: non importa chi vince o chi perde, basta giocare con entusiasmo in ogni luogo previsto e il più possibile, fotografando ogni singola partita e condividendo gli scatti sia su Hasbrogaming.it, sia sulla pagina Facebook Hasbro Gaming e sul profilo Twitter @hasbrogaming utilizzando l’hashtag #SDG15 e accumulando così più punti possibili per far trionfare la propria città. A rendere ancora più emozionante la sfida ci sono addirittura le “prove speciali”, ideali per guadagnare un punteggio ancora più alto: una partita a Cluedo con un maggiordomo e un poliziotto entrambi in divisa, ad esempio, vale il doppio dei punti in termini di tempo di gioco (l’unità di misura della Settimana del Gioco in Scatola). Così come una sfida a Monopoly in una banca e con banconote vere coinvolgendo il direttore e gli impiegati, piuttosto che un match con L’Allegro Chirurgo in ospedale o a Forza 4 a testa in giù.
Una passione, quella per il gioco di società, che sembra finalmente aver portato il nostro Paese in Europa, raggiungendo i livelli di Francia, Germania e paesi nordici, dove la cultura del gioco in famiglia è molto più radicata. In Italia infatti, secondo gli studi condotti periodicamente da Pepita Onlus, il tempo dedicato al gioco è in costante aumento: si gioca da 3 a 4 volte a settimana, per un totale di oltre 160 ore in un anno, contro le appena 120 ore degli anni precedenti. D’altronde, la stragrande maggioranza delle famiglie italiane riconosce il valore educativo dei giochi in scatola in termini di socializzazione, sviluppo della creatività e delle capacità strategiche dei figli. Insomma, complice anche la Settimana del Gioco in Scatola, gli italiani sembrano sempre più propensi a radunarsi intorno al tabellone del loro gioco preferito, a maggior ragione se c’è da sostenere la propria città..
Il countdown su Hasbrogaming.it è ufficialmente partito: chissà quale città, tra le tante che hanno aderito, saprà vivere al meglio lo spirito dell’iniziativa più spassosa che ci sia.
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